Fidel
Soldado de las Ideas
Non si tratta di una cifra esagerata, è viceversa prudente. Ci ho riflettuto abbastanza dopo la riunione del presidente Bush con i costruttori d’automobili nordamericani.
Questo lo scrivo in fretta ed un po’ tarde. Devo farlo per il forte accento con il quale ho analizzato il tema.
In una tavola rotonda trasmessa dalla televisione cubana in data 25 aprile 2003, ho rivelato che l’allora presidente del governo spagnolo José María Aznar, alleato della superpotenza in genocidi e massacri, aveva incontrato il presidente William Clinton il 13 aprile 1999, in un momento incerto della guerra contro la Iugoslavia, e gli aveva detto testualmente:
La Direzione Nazionale della UJC ha stabilito di rendere nota la seguente misura, una volta decisa la sua applicazione:
A Riad, Chávez l’ha detto con estrema chiarezza: la fattura del petrolio e del gas dei paesi in via di sviluppo raggiunge i mille miliardi di dollari. Ha proposto all’OPEC, che fu sul punto di essere sciolta prima che giungesse al potere il governo bolivariano – che l’ha presieduta e preservata per 8 anni – d’assumere il ruolo, mai realizzato, per cui fu creato il Fondo Monetario Internazionale.
Lo denunciai con largo anticipo il 5 agosto 2000, nella città di Pinar del Río, di fronte ad una folla di combattivi cittadini riunitesi per la tradizionale commemorazione del 26 Luglio, che quell’anno spettò per merito a quella provincia, a Villa Clara ed a Città dell’Avana.
Per caso sono venuto a sapere che l’OEA esisteva leggendo oggi un’informazione d’Internet con l’articolo di Georgina Saldierna, pubblicato a La Jornada intitolato “Scarta Insulza che Cuba possa essere riaccettata immediatamente dall’OEA”. Nessuno se ne ricordava. Guardate il carattere antidiluviano dell’argomento.
Queste linee saranno pubblicate domani 29 febbraio. Sono numerosi i compiti che avremo davanti a noi nei prossimi giorni. Lunedì 3 marzo darà inizio il X Incontro Internazionale di Economisti sulla Mondializzazione e le Questioni inerenti allo Sviluppo, incontri ai quali ho sempre partecipato e nei quali ho espresso diversi punti di vista. Tenendo conto degli eventi internazionali che hanno luogo, questo sarà senza dubbio di gran ripercussione per la presenza di prestigiosi economisti, tra cui alcuni Premi Nobel e due eminenti capi di Stato.
I medici e gli altri professionisti e tecnici della salute cubani costituiscono una forza eccezionale. Nessun paese ha una cosa simile. Come i soldati internazionalisti della nostra isola, si sono formati nel combattimento. Le loro missioni all’estero si attengono a rigorose norme etiche. Prestano gratuitamente o commercializzano i loro servizi, secondo le circostanze del paese ospite. Loro non sono esportabili.
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