Fidel
Soldado de las Ideas
Il 6 gennaio del 1959 il popolo di Santa Clara ricevette il più grande regalo della sua storia, quella della libertà, portata da un giovane barbuto che pochi mesi prima si era ribellato nella Sierra e che in quel giorno entrava vittorioso e benedetto dalla storia nella città redenta dal Che.
Attivisti, leaders di organizzazioni popolari, accademici e ricercatori si sono dati appuntamento a L'Avana per riflettere sulle iniziative di lotta popolare nel corso del Dodicesimo Incontro internazionale dei paradigmi emancipatori.
L'appuntamento è stato dedicato all'attivista honduregna Berta Cáceres ed a leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro.
Il direttore Esecutivo del Servizio Mondiale delle Chiese, John McCoollogh ha insistito sulla necessità che gli Stati Uniti pongano fine al blocco economico e finanziario imposto a Cuba da quasi sessant'anni.
In dichiarazioni rilasciate alla stampa a L'Avana, il reverendo statunitense ha fatto riferimento al suo impegno perché il Congresso statunitense comprenda la necessità di togliere il Blocco ed esistano libertà di movimento tra i due paesi e migliori condizioni di vita.
La Carovana che portò la libertà a Cuba, 58 anni fa, è passata di nuovo per questa provincia, con migliaia di Fidel moltiplicati in ogni studente, nei combattenti, nel popolo, fedeli continuatori degli ideali rinnovatori nella costruzione della patria nuova.
Maikel Pérez Valdés, primo segretario dell’Unione dei Giovani Comunisti a Ciego de Ávila, nel suo discorso pronunciato come d’abitudine nell’intersezione della Carretera Central e la calle Maceo.
Difendere la Rivoluzione oggi e sempre è un impegno inviolabile stabilito con Fidel: questa è stata l’espressione generale delle persone riunite per ricevere i 58 giovani membri del contingente che ha ricordato il passaggio della Carovana della Libertà in questa provincia e il suo arrivo nel luogo allora sede del 7º Reggimento delle sbaragliate forze del tiranno Fulgencio Batista.
Come se navigasse in un mare di bambini che agitavano i loro fazzoletti azzurri, percorse oggi la Piazza della Rivoluzione lo yacht Granma, simbolo dell'inizio dell'ultima tappa delle lotte liberatrici di Cuba.
Imponente per il contenuto storico che l'accompagna, questa replica dello yacht, nel quale sono arrivati sulle coste dell'isola Fidel Castro ed un gruppo di 82 spedizionieri, sfilò circondato da una rappresentazione delle più giovani generazioni di cubani.
Il prossimo primo di gennaio, nell'ambito dei festeggiamenti per il 50° anniversario del trionfo della Rivoluzione Cubana, il popolo della provincia cubana di Santiago di Cuba renderà omaggio a Fidel Castro.
Migliaia di cittadini della provincia cubana di Santiago si recheranno in visita al cimitero di Santa Ifigenia, dove riposano le ceneri di Fidel, per rendere onore al leader storico della Rivoluzione, che ha lasciato in ereditá al popolo cubano la sua opera senza precedenti.
La deputata cilena Camila Vallejo ha dichiarato in Argentina che il leader della Rivoluzione cubana recentemente scomparso, Fidel Castro, è per tutti fonte d'ispirazione, un uomo di grandi principi che ha garantito diritti e dignità al suo popolo.
Durante il corso internazionale “America Latina: cittadinanza, diritti e uguaglianza”, la giovane politica cilena ha affermato in dichiarazioni esclusive rese a Prensa Latina che è ancora profondamente scossa dalla notizia della morte di Fidel.
Nella storia di Cuba il 1961 fu un anno trascendentale per la proclamazione del carattere socialista della Rivoluzione, la vittoria di Playa Girón, la nascita del Partito Comunista e la grande Campagna d’alfabetizzazione che sradicò l’analfabetismo dal nostro paese.
In occasione della Giornata dell'Educatore, istituita 55 anni fa al termine della Campagna di Alfabetizzazione, il Ministero dell'Educazione di Cuba oggi fa gli auguri a tutti i maestri cubani.
In un messaggio diretto ad educatori ed alfabetizzatori, il ministro dell'Educazione, Ena Elsa Velásquez, ha ricordato il giorno in cui Cuba fu proclamata territorio libero dall'Analfabetismo, sottolineando come il 22 di dicembre del 1961 si gettarono le basi della futura nazione.
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