“Vi dirò, in primo luogo, che sia nella seconda metà di questo secolo che nella prima o in un’altra epoca della storia, nessun piccolo Paese del Terzo Mondo, sottomesso anche al blocco dalla potenza economica più ricca della Terra, perseguitato, attaccato in svariate forme, ha fatto per lo sport né ha raggiunto i successi che, in un brevissimo tempo, ha fatto e ha raggiunto Cuba”.
Citas
"Quante vite sono andate perdute a causa della Legge di Aggiustamento Cubano durante i 33 anni che è stata in vigore! Vite di bambini innocenti, strappati dalle loro scuole e trascinati a tali pericoli da madri o padri irresponsabili, o forse ingannati da illusioni, o da vili campagne e canti di sirena generati dalla propaganda dei mass media del paese che d'altronde ci blocca e cerca di farci morire di fame e malattie".
"Senza la Legge di Aggiustamento non sarebbe sorto l'infamante e criminale contrabbando di esseri umani che oggi fa uso delle tecniche ideate dai trafficanti di droga, con veloci fuoriborda che con tre potenti motori non possono essere intercettati da nessun guardacoste".
"Lotteremo contro l'infame legge, infame e criminale legge. Non ci fermeremo finché sarà soppressa. Soltanto così saremo sicuri che migliaia di bambini non saranno sradicati in modo illegale dalla loro patria, strappati dalla loro scuola, né gli sarà cambiata l'identità e non saranno costretti ad affrontare dei rischi mortali o persino la morte. Insieme ai genitori e per vie legali e sicure, anche se ci rincresce, la Rivoluzione rispetterà il sacro diritto della patria potestà dei nostri cittadini, partire con i propri figli verso altri paesi, scegliere un'altra identità, un'altra educazione, un'altra cultura, un'altra bandiera".
“Non sono ammissibili condizioni di nessun tipo quando si tratta di principi inalienabili della nostra Patria. La forma di organizzazione politica di una nazione sovrana non può essere sottomessa a condizioni. Cuba non negozia né vende la sua Rivoluzione , che è costata il sangue e il sacrificio di molti dei suoi figli.”
“Non ci importa niente chi possa essere il prossimo capo di governo della superpotenza che ha imposto al mondo il suo sistema di potere egemonico e dominante. Nessuno di coloro che sperano di diventarlo ci ispira alcuna fiducia. E' inutile che investano del tempo innecessario in promesse e dichiarazioni contro Cuba per ottenere il voto di alcuni traditori che osarono persino di calpestare e bruciare delle bandiere nordamericane. Qualunque sia il nuovo Presidente degli Stati Uniti, dovrà sapere che qui c'è e ci sarà Cuba con le proprie idee, il proprio esempio e l'indomabile carattere ribelle del suo popolo”.
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