Discursos e Intervenciones

Discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica di Cuba, Fidel Castro Ruz, in occasione della commemorazione del 53º anniversario dell’attacco alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, nella Piazza della Patria di Bayamo, Granma, il 26 luglio 2006

Fecha: 

26/07/2006


Cari compatrioti di Granma e di Cuba,



Dal 28 al 30 marzo 2002 sono stati inaugurati 4 importanti programmi della Rivoluzione in questa eroica provincia che oggi ci causa ammirazione e anche sorpresa per i progressi raggiunti (Esclamazioni).

Non sto esagerando, sebbene le cose che qui segnalo sono difficili da credere.

Il Programma d’Introduzione dell’Informatica nell’istruzione elementare, annunciato quattro anni fa in una scuola di Pilón –io direi in una piccola scuola di Pilón--, con solo 18 allievi e un computer collegato a un sistema fotovoltaico, beneficia oggi 74 374 allievi dell’elementare con 2 021 computer a disposizione.

Il Programma audiovisivo per l’istruzione elementare e media nella provincia conta oggi 7 460 televisori, 3 581 videoregistratori e 5 054 computer.  Sono elettrificate con celle fotovoltaiche –i cosiddetti pannelli solari-- 485 scuole dove prima non c’era elettricità –queste scuole non consumano nemmeno un centesimo in combustibile per disporre dell’elettricità necessaria agli apparecchi e all’illuminazione--; di cui 167 con un’iscrizione inferiore a 5 bambini, e altre 24 con un unico alunno e un maestro, tutto ciò per compiere il principio che non resti nemmeno un bambino senza scuola, non importa quanto isolato sia il luogo dove abita.

Il Corso di Formazione Integrale per Giovani si è inaugurato –una sera quattro anni fa qui a Granma, nella Città di Manzanillo-- con 12 124 studenti.  Oggi l’iscrizione è di 17 930 studenti, e 17 950 giovani diplomatisi in questi corsi si sono iscritti all’università in questo periodo.  Così, Granma raggiunge la cifra di 47 409 studenti nell’Istruzione Superiore, tre volte in più di quanti ne aveva l’intero paese nel 1959, all’epoca del trionfo della Rivoluzione. Le 39 lauree che si studiano hanno ampliato l’iscrizione grazie al programma dell’universalizzazione dell’istruzione superiore che conta 54 nuove sedi in tutti i comuni della provincia.

Il tasso di disoccupazione in Granma era allora del 10,7%, oggi si è ridotto fino al livello di pieno impiego, cioè, fino all’1,6% (Applausi).  Ricordo che poco prima si parlava di una disoccupazione del 17% a Granma o almeno a Manzanillo, cifra impressionante; molte fabbriche si erano fermate nel periodo speciale.

E’ stato inoltre inaugurato il Programma di Sale di Video per portare la televisione alle popolazioni contadine isolate.  In quel momento la provincia aveva 171 sale di questo tipo, ed erano molte, ne eravamo fieri; oggi ce ne sono 454, la maggior cifra del paese, che sono state visitate dai contadini più di 4 milioni di volte.

Queste installazioni, oltre ad avere una funzione ricreativa, sono diventate centri per la pratica e insegnamento degli scacchi  --per sviluppare i muscoli del cervello—(Risate), l’educazione sanitaria e altre importanti attività sociali; 364 di esse, con l’equipaggiamento e il personale competente, offrono servizi di riabilitazione alla comunità (Applausi).  Ricordo il giorno in cui è nata quest’idea; ci domandavamo se c’erano i locali, se erano solidi, se avevano l’elettricità, la televisione e le sedie; bastava un locale disponibile per portarvi l’equipaggiamento di cui aveva bisogno tanta gente che non poteva scendere dalla montagna o da un posto isolato come Media Luna, Niquero o Pilón per visitare un policlinico e ricevere lì il trattamento per qualsiasi lesione o altre necessità, che sono molto maggiori di quanto si può immaginare.  Sono in esecuzione 10 nuove sale di video.

E’ stato creato e inaugurato il Programma d’Istruzione di Arti Plastiche nell’Accademia “Carlos Enríquez”, in un edificio ristrutturato di Manzanillo, al quale si è aggiunta l’accademia di Arti Plastiche “Oswaldo Guayasamín” di Bayamo, di recente creazione.  Nei due centri si sono laureati 83 studenti complessivamente e la loro iscrizione attuale congiunta ‘e 171 studenti.

Allora si lavorava al Teatro di Manzanillo –chiuso per trent’anni--, ormai terminato e che ha offerto 580 funzioni per oltre 120 mila spettatori.

E’ stato stimolato il lavoro di formazione di bande di concerto ed è stata creata la scuola di questa specialità, unica del suo tipo nel paese, il che ha consentito che nessun comune della provincia mancasse di banda (Applausi). Sono state formate 10 bande nei tredici territori che non ne avevano; sono state create 2 bande infantili e 2 in prigione.

A partire dalle suddette idee, si sono sommati i carcerati ai corsi di formazione; di essi, 243 hanno ormai raggiunto la maturità e 140 si sono diplomati nei Giovani Club d’Informatica (Applausi).  Tutto ciò invece di violenza e droga, con le quali non si può rieducare nessuno, o sarebbe meglio dire educare perché colui che finisce in tale situazione è, come norma, qualcuno che non ricevuto educazione.  Educhiamo e vedremo come si riduce il numero di coloro che vanno a finire in prigione (Esclamazioni di: “Viva Fidel!”).

La provincia dispone ormai di 43 Giovani Club d’Informatica con 524 computer, e in essi hanno compiuti studi d’Informatica 59 473 studenti.  In aggiunta, saranno costruite 7 nuovi club d’informatica per questo programma.

Durante il periodo in analisi sono state costruite a Granma 614 opere della Battaglia di Idee e altre 4 grandi opere di ampio impatto sociale nel territorio, che sono le seguenti:

L’Acquedotto di Manzanillo, con l’installazione di 350 chilometri di tubature e più di 500 chilometri di connessioni, di cui beneficiano oltre 105 780 milioni di abitanti.  E’ non è ancora finito.  Ciò ci porta a riflettere cosa sia l’acqua, quanto costa l’acqua e quanto ingiustificato e irresponsabile sia sprecarla.

L’Anello Sud di Bayamo, con 6,7 chilometri d’autostrada e che consente alleviare l’accesso al centro della città e preservare meglio il patrimonio storico e urbanistico di Bayamo.   E ciò non è niente in confronto con quanto c’è ancora da fare a Bayamo.  Ma non ci siamo pentiti di quanto è stato fatto lungo la storia, e non ci sembra assurdo che un giorno gli abitanti di Bayamo abbiano incendiato la città anziché consegnarla al nemico (Esclamazioni di: “Viva Fidel!”)  E’ preferibile bruciarla e che non ci sia niente, perché sulla dignità si può costruire un mondo.

Noi siamo stati bloccati, minacciati per oltre 50 anni, e possiamo dire ai vicini del Nord: “Mostrateci una foto, una mappa di un paese, di una provincia dove ci sia qualcosa di simile a ciò che gli abitanti di Granma hanno fatto in quattro anni” (Esclamazioni di: “Fidel, Fidel!”)

Il Drenaggio Nord della Città di Bayamo, prima tappa, che beneficia 33 794 abitanti con servizi idraulici e d’urbanizzazione e che nel futuro permetterà il trattamento di residuali di 80 mila persone.

E’ stato inaugurato il primo tratto ricostruito dell’autostrada Veguitas-Yara-Manzanillo, di 14,3 chilometri d’estensione, che era in stato critico.  Attualmente si lavora sul tratto Dátil – Universidad.

Sono state ricostruite 27 scuole, con un’iscrizione complessiva di oltre 14 229 studenti.

Sono finiti i lavori costruttivi in 8 policlinici che offrono servizi a 241 596 abitanti, e si lavora in altri 21 che offriranno servizi di prima qualità al resto degli abitanti della provincia, di cui 13 saranno conclusi nei prossimi 4 mesi e gli 8 restanti fra dieci mesi massimo (Applausi).

La provincia ha ricevuto inoltre numerosi impianti medici di alta tecnologia che hanno consentito l’aumento della qualità dell’attenzione sanitaria.

Gli 8 policlinici terminati a Granma, così come gli altri 165 conclusi nel paese, dispongono di nuovi servizi di ultrasuono, trombolisi, traumatologia, endoscopia –senza il quale non si possono vedere molti dei problemi dell’apparato digerente, sebbene si usi anche per altri fini, infatti, è tutta una specialità nella medicina-- e laboratori d’allergia.  Quanti asmatici, ad esempio, ci sono in qualsiasi provincia del nostro paese, un’isola, che si caratterizza dagli alti livelli d’umidità e da un indice elevato di casi di asma; ciò succede in Giappone, in Inghilterra, e in altri luoghi.  I servizi a cui facevamo riferimento erano disponibili soltanto negli ospedali fino al 2002.  In aggiunta, servizi di raggi X, regolazione mestruale, chirurgia minore, elettrocardiografia, optometria, oftalmologia, odontoiatria, di cui disponeva un ridotto numero di policlinici.  Così come il laboratorio clinico, questi servizi hanno oggi la più moderna tecnologia.  Offrono servizi 24 ore su 24.  Perché dovrebbero essere chiusi se il dolore, l’infarto, la malattia può colpire chiunque all’improvviso?  O dovremmo forse seguire una specie di norma sindacale come quelle applicabili a una fabbrica di automobili o a un cantiere navale?  Non possiamo mai dimenticare che negli ospedali e policlinici ci vanno gli esseri umani, uomini, donne, bambini, donne gravide, di ogni età e proclivi a qualunque problema di salute o incidente.

Vi posso assicurare che all’epoca dell’indio Hatuey nessuno moriva in incidente autostradale (Risate); e oggi muoiono persone perché in alcuni casi vengono assassinate, come nel caso del camionista che non troppo tempo fa, nell’autostrada Sud, prossimo a Guamá, guidava senza patente e chissà in quali condizioni e fece ribaltare il camion, uccidendo donne bambini e uomini.  Abbiamo visto le cronache.  Fa proprio male pensare che la colpa è stata di uno di quegli -per non dire uno dei tanti—irresponsabili!

Tutti voi ascoltate, quando potete farlo, ciò che sta succedendo a Cartagena, nei Giochi Centroamericani e dei Caraibi, e avrete ascoltato più d’una volta la notizia che il narratore sportivo Eddy Martin ha subito un grave incidente perché un autobus non ha rispettato il segnale di STOP.  Perché doveva succedere ciò?  Forse il nostro popolo, man mano che acquisterà maggiore educazione, maggiori conoscenze e maggiore coscienza, diventerà più severo a riguardo; forse una popolazione più educata riuscirà a ridurre al minimo tali casi.

Vi sto dicendo soltanto alcune cose; oggi, nemmeno se avessi a disposizione le nuvole tutto il tempo potrei spiegare in questa manifestazione quanto si sta facendo nell’ambito della lotta contro il delitto affinché non ci siano delinquenti nel nostro paese, consapevoli di quali sono i fenomeni culturali ed educativi, anche genetici, che inducono al delitto, oltre alla necessità di disciplina di tutto il popolo, dell’intera nazione e di tutta la società.

Il giorno in cui ci siano società veramente giuste nel mondo –e ne sta arrivando l’ora perché non c’è alternativa possibile--, quel giorno, con molta razionalità, si potrà fare uso di tutta la forza dell’educazione per creare e specialmente trasmettere valori.  Questo è un compito del maestro, del educatore, del professore, dalla scuola elementare fino ai cent’anni e più; perché credo che ci saranno alcune migliaia di cittadini di questo paese, ed è logico che ce ne siano sempre di più, che superino i cent’anni.  Comunque, non spaventatevi vicini del Nord, che non penso esercitare funzioni a quella età; perché, inoltre, quella che esercito non è dovuta alla mia volontà né tanto meno, non ho mai lottato a tale scopo.  Lotterò sì, tutta la mia vita, fino all’ultimo secondo, finché avrò uso di ragione, per fare qualcosa di buono, di utile, perché tutti abbiamo imparato ad essere migliori ad ogni anno che passa, tutti i rivoluzionari (Esclamazioni di: “Viva Fidel!”), e l’essere umano si nobilita quando fa qualcosa per gli altri (Esclamazioni di: “Viva il 26 luglio!”)

Oggi i policlinici dispongono della tecnologia e dei servizi che quattro anni fa avevano soltanto gli ospedali.

Perciò in tutti i comuni dove non c’erano ospedali sono stati stabiliti i servizi di terapia intensiva.  In questo momento ci sono 118 comuni che ce l’hanno, e continueranno gli studi, perché può darsi che sia conveniente ampliare i suddetti servizi a ogni policlinico, anche nei comuni più grandi dove ormai se ci sono gli ospedali.

All’Avana un comune può avere 100 000, 150 000 abitanti.  Non basterebbe un policlinico in ogni comune, che è stata la prima idea; ci potrebbero essere tre, cinque.

Quanti ce ne sono nel comune Diez de Octubre?, questo comune ha oltre 200 000 abitanti.  Ce ne sono altre popolose città, Camaguey ne circa 400 000.  Tutte queste idee, quindi, dovranno essere perfezionate e tutti i servizi diventeranno più razionali; perché penso che dobbiamo fare cose sempre migliori, e quando crediamo di averle fatte perfette in un’area dobbiamo migliorarle in un’altra, restano sempre molte imperfezioni, restano e resteranno sempre cose da migliorare perché si rinnoveranno sempre le necessità.

Prima nessuno aveva bisogno di un telefono, nessuno aveva bisogno dell’elettricità.  Quando gli abitanti di Bayamo incendiarono la città, c’era unicamente un telegrafo e grazie al telegrafo Carlos Manuel de Céspedes conobbe che era stato rilasciato un ordine d’arresto.  L’elettricità non esisteva e l’illuminazione era a carburo, credo.  Tutti si coricavano presto anche, non c’erano campionati mondiali, né olimpiadi né tutte quelle cose che mantengono sveglie le persone fino a mezzanotte.  Quanto sarei felice se potesse andare a letto a quell’ora  (Risate ed esclamazioni di: “Viva la Rivoluzione! E Viva Fidel!”).

Poco fa nella provincia Granma sono stati rivitalizzati 10 saloni di chirurgia, 7 laboratori clinici, 5 sale di terapia intensiva ed è stato riparato e rinnovato l’equipaggiamento di sterilizzazione per gli ospedali generali, pediatrici e materni; le 16 ottiche che coprono tutti i comuni della provincia ricevono nuovo equipaggiamento.

Dei 28 600 lavoratori della sanità che compiono missione internazionalista in 71 paesi, 2 232 sono di Granma (Applausi).

Perché il nostro paese ha oggi il più alto indice di medici pro capite in tutto il mondo.

Purtroppo è molto triste sapere che l’Africa subsahariana, con quasi 700 milioni di abitanti, abbia soltanto 50 000 medici mentre Cuba, con 11,2 abitanti conta oltre 70 000, e nelle nostre università ci sono oltre 20 000 studenti di medicina, senza contare le decine di migliaia di studenti del Terzo Mondo, soprattutto dell’America Latina, che studiano nel nostro paese.  I medici del Terzo Mondo, una parte importante dei medici del Terzo Mondo si formano a Cuba!

E’ stata terminata la scuola provinciale d’arte, che aumenta l’iscrizione di studenti dell’istruzione artistica: nel 2000 c’erano soltanto due scuole d’arte con un’iscrizione di 202 alunni nel livello elementare; oggi contiamo 501 studenti di diverse provincie dell’oriente e centro del paese nei livelli elementare e medio e in 16 linee musicali.  Il prossimo corso si aprirà il livello medio in danza.

E’ stata riparata la scuola di istruttori d’arte, con capacità per 651 studenti.  Fino alla data odierna si sono diplomati 385 istruttori che lavorano in 210 scuole e insegnano più di 52 mila bambini in laboratori d’arte.  Quattro anni fa qui non c’era niente di tutto ciò poiché allora appena cominciava la Battaglia di Idee e i primi istruttori d’arti si sono diplomati quel giorno in cui ho avuto quell’elegante caduta a Villa Clara (Risate), stanno per compiersi due anni, me lo ricorso bene perché ho dovuto riabilitarmi moltissimo, cosa mi sarebbe successo senza un riabilitatore che mi facesse camminare e usare il braccio.?, forse non più con lo stesso punch di altri tempi, ma mi rimane il sinistro, che è un braccio molto simbolico (Risate ed esclamazioni di: “Viva Fidel!”).

Sono state costruite le Scuole Militari Camilo Cienfuegos di Bayamo e Manzanillo, ciascuna con 300 studenti.

Negli ultimi quattro anni si sono formati come lavoratori sociali nella provincia  3 151 giovani (Esclamazioni), che hanno partecipato in modo attivo in importanti compiti della Rivoluzione a Granma e in tutto il paese.

In realtà, Granma non ha bisogno di nessun piano di transizione yankee per alfabetizzare, vaccinare e badare alla salute della nostra popolazione (Esclamazioni di: “No!”), perché oggi abbiamo ciò che la popolazione degli Stati Uniti non ha, ciò che decine di milioni di statunitensi, più di 40 milioni, non hanno.  E vedremo cosa fanno dopo con tutti quei progressi spettacolari.  E non ho ancora citato alcuni dati; un po’ pazienza ancora e vedremo (Esclamazioni di: “Viva!”).

Bisognerebbe dire al signor Bush e ad altri che vanno in giro parlando d’un piano di transizione che vengano a Granma a vedere un vero programma d’educazione, un programma di salute, un programma di sviluppo dell’arte, della cultura.  Possono visitare qualunque luogo del paese, invitiamo loro a venire (Esclamazioni).

Tre anni dopo quelle indicazioni, in luglio 2005, un devastante uragano categoria 4 colpì la provincia Granma.  Gli impianti di rilevamento collassarono quando i venti raggiunsero i 238 chilometri/ora.  Si stimò che i venti possibilmente raggiunsero i 300 chilometri/ora.  I venti rasero al suolo, come un rasoio, aree intere di boschi nella parte sud della Maestra –ditelo a me che ho visto le fotografie del Comando di La Plata, non restò niente lì; ho visto i boschi tagliati, abbattuti, erano boschi vergini.  Non so per quale fenomeno avvenne ciò, forse il vento si concentrò a causa delle gole fatte dai fiumi tra le montagne, qualcosa dev’essere successo lì; io non potevo immaginare che un uragano potesse cagionare danni così terribili alla natura.  Credo che abbiano ricostruito alcune cose in quella zona; e perciò parlo della mia impressione, la zona appariva rasata, spianata, come una piantagione di canna da zucchero appena tagliata.  E tutto ciò avveniva mentre voi eravate impegnati nel portare avanti questo programma, avviatosi poco più di un anno fa.  L’uragano colpì con furia la provincia Granma, il che costrinse a deviare l’attenzione dalle principali opere e concentrarsi nella riparazione o costruzione di 43 600 abitazioni danneggiate, di cui 14 196 completamente distrutte, secondo stimati.  Ciò significava un danno di oltre il 90% del fondo abitativo dei comuni Pilón e Niquero, il 75% delle abitazioni di Media Luna e gli innumerevoli danni a strutture della sanità, l’istruzione e il commercio, tra cui 389 centri educativi, 119 consultori medici, 17 farmacie, 250 mercati, 630 chilometri di viali, 5 ponti, 101 sale di televisione, 3 strutture turistiche, centinaia di ettari coltivati e diversi impianti industriali.  Tutto ciò proprio durante lo svolgimento del programma, il cui esito ha portato la provincia a ricevere questo  riconoscimento della nazione.

Appena l’uragano attraversava la provincia, arrivavano le prime risorse.  Lo stesso giorno cominciarono ad arrivare nella provincia 12 gruppi elettrogeni inviati dalla direzione della Rivoluzione per affrontare i severi danni nel settore elettrico.

Da allora la provincia ha ricevuto 215 331 tegole di zinco, 102 175 tegole di fibrocemento, 1 461 tonnellate d’acciaio e 14 661 tonnellate di cemento.  Ha ricevuto ugualmente 25 233 materassi per i danneggiati e 3 800 televisori.

Queste risorse hanno consentito la ricostruzione di 18 225 tetti danneggiati in modo parziale o totale e 1 307 abitazioni di quelle completamente abbattute dal vento.  Vi avverto che è uno dei più grandi sforzi realizzati dal paese; forse.  Restano ancora da ricostruire o riparare varie migliaia di abitazioni.

La provincia lavora inoltre in un gruppo di compiti strategici della Rivoluzione.

Nell’ambito della rivoluzione energetica, si è lavorato nell’installazione di gruppi elettrogeni d’emergenza che generano 7,9 megawatt, gruppi in sottostazioni rurali che generano 5,2 magawatt e batterie per otto gruppi ciascuna a Bayamo, che generano 30 megawatt.  La potenza installata a Granma in questo momento è di 43,1 megawatt.  Oggi la domanda complessiva della provincia oscilla tra 86 e 89 megawatt.  L’opera civile a Manzanillo per 16 gruppi elettrogeni è conclusa e la messa in moto di essi incrementerà la capacità di generazione di 30 megawatt.

Come parte della rivoluzione energetica si consegnarono 262 435 pentole elettriche multiproposito, la stessa quantità di fornelli, pentole elettriche per riso e riscaldatori elettrici per la stessa quantità di nuclei familiari.  Il 97% delle abitazioni elettrificate dispone di elettricità per cucinare, in una provincia dove il 93;5 delle famiglie cucinava con cherosene.

Sono disponibili nella provincia gli elettrodomestici necessari a completare il 100% dei nuclei compresi nella prima tappa, cioè, quelli con le condizioni elettriche richieste.

Si è iniziato di recente a Granma il programma di sostituzione dei frigoriferi ad alto consumo elettrico dovuto all’inefficienza e deterioramento degli stessi per le decine di anni in uso.  Fino adesso sono stati sostituiti circa 14 mila, poco più del 10%.  Si spera concluda la consegna nei prossimi otto mesi.  Forse prima, ma è meglio disporre di un riserva di tempo; ma, abbiate la sicurezza che Granma non sarà dimenticata (Applausi).  Abbiamo cominciato da Pinar del Río, che è la provincia sperimentale e ha prestato grandi servizi al paese.

Sono stati sostituiti centinaia di lampadine incandescenti con lampadine risparmiatrici, e non abbiamo ancora finito.

Sono stati sostituiti 114 957 ventilatori artigianali (alti consumatori d’elettricità) con ventilatori efficienti.

Sono stati consegnati 3 800 televisori con priorità alle famiglie colpite dall’uragano Dennis.

Sono stati costruiti 6 sili d’immagazzinaggio di alimenti e si lavora nell’esecuzione di altri 18, con una capacità complessiva di quasi 50 mila tonnellate.  Non ne avevamo nessuno qui; sono sili refrigerati modernissimi, in estremo economico e avranno i relativi mulini a martello.

Il Telecentro Comunale di Manzanillo ha cominciato a funzionare l’8 settembre 2004.  Due anni dopo se è inviato a modo di sperimento uno di essi a Granma, a Manzanillo. I risultati sono stati veramente splendidi, si è dimostrato che la gente voleva ascoltare notizie locali.  Ci sono poeti, scrittori, agricoltori, produttori, c’è molta gente di merito; ma, in genere, i notiziari nazionali non parlano di quanto avviene nei comuni.

Adesso quasi tutti i comuni, dipendendo da dove si trovino, avranno le propria stazione televisiva comunale (Applausi).  Valutate quanto può servire ciò all’educazione, all’istruzione, ci saranno programmi ricreativi, informativi; quanto può contribuire ciò alla lotta contro certi problemi.  Abbiamo decine di impianti di questo tipo; nel paese si realizza l’analisi di ogni comune per determinare dove installarli.  Una mostra del suo impatto sul popolo di Manzanillo è che nelle inchieste realizzate si è potuto comprovare che oltre l’80% della popolazione preferisce la sua programmazione proprio perché comunitaria.  Si trasmette 6 ore ogni giorno da lunedì a venerdì –è logico che vengano rispettate certe ore per la trasmissione di programmi di portata nazionale, per informare la popolazione e altri obiettivi.  A Niquero si costruisce uno con caratteristiche simili, che deve concludersi a metà agosto.

Si lavora nelle opere del Telecentro Provinciale, nei dintorni di Piazza della Patria, nella cui sede funzionerà anche il Telecentro Comunale di Bayamo.  Granma conta inoltre sulla Televisione Serrana, di cui beneficiano oltre 90 300 abitanti delle zone montuose.

Per portare il servizio della Televisione fino ai più isolati luoghi del territorio, sono stati installati 227 ricettori satellitari di televisione in scuole, sale di televisione, club sociali, e cliniche nelle zone di silenzio e 137 sono stati ubicati nelle abitazioni di Cabo Cruz, zona duramente colpita dal ciclone Dennis.

Il politecnico d’informatica “Rubén Bravo” ha un’iscrizione di 1 303 studenti.  L’opera è al 78% d’esecuzione e dovrà terminarsi in settembre del presente corso.

Attualmente Granma conta 553 studenti nell’Università delle Scienze Informatiche (UCI) (Applausi).  Questa è una delle migliori istituzioni che sia mai esistita, 553 studenti della provincia Granma studiano lì e hanno tutto quanto necessitano: i migliori mezzi educativi, i migliori professori.  Conta ormai 8 000 studenti, ne avrà 10 000 il prossimo corso.  Oltre a ciò si creeranno le mini-UCI in tutte le provincie, in modo che avremo alcune decine di facoltà in altre provincie del paese.

Questi ragazzi hanno lavorato nella Missione Milagro, hanno fatto tante altre cose e sono talenti spiegati; nessuno immagina ciò che riceverà il paese come frutto deelle suddette istituzioni, che certamente diventeranno anche fonte importantissima di guadagni per Cuba.

Per il prossimo corso si creerà in questa provincia, in maniera sperimentale, una facoltà della suddetta Università, con l’iscrizione di 300 studenti provenienti da Guantánamo, Santiago de Cuba, Holguín, Las Tunas e Granma, che sarà situata provvisoriamente nel Politecnico d’Informatica di Manzanillo. Per il corso 2007-2008 questa facoltà si trasferirà nelle strutture dell’odierna scuola tecnica generale Luis Milanés, a Bayamo.  

L’apertura di questa Facoltà Regionale dell’UCI insieme a quelle che si creeranno a Ciego de Avila e Artemisa permetterà l’entrata all’istruzione superiore il prossimo corso di 1 050 giovani in più, diplomatisi negli istituti politecnici d’informatica di tutte le provincie del paese.

Ma la Rivoluzione non soltanto ha portato a termine una colossale opera sociale a Granma, tanto cara a noi che sbarcammo e lottammo durante quasi due anni nelle montagne di questa provincia di Cuba, oggi vincitrice dell’emulazione nazionale, come legittimo tributo a coloro che morirono quel 26 luglio 1953 nel Moncada o a Bayamo, perché furono Santiago e Bayamo i due obiettivi per iniziare la Rivoluzione (Esclamazioni).

In questa provincia si svolse il primo combattimento vittorioso.           Qui venne sconfitta l’ultima offensiva della tirannia, qui fu sul punto di collassare il suo apparato militare nel triangolo Santo Domingo-Las Mercedes-Arroyones nello sfocio del fiume Yara (Applausi).

A pochi chilometri da questa città di Bayamo, 180 uomini cerchiarono Guisa e durante 10 giorni combatterono contro il grosso delle migliori truppe di operazioni nemiche, colpendo e abbattendo i rinforzi guidati da carri armati medi e pesanti che, con l’appoggio continuo dell’aviazione, cercarono inutilmente d’evitare che Guisa cadesse nelle nostre mani (Esclamazioni).

Tutto il paese risponde con crescente entusiasmo a questi programmi.  Nell’emulazione per il 26 luglio, oltre allo straordinario trionfo di Granma e del suo Partito sotto la direzione del suo intelligente, bravo e rispettato dirigente Lázaro Expósito (Applausi ed esclamazioni di: “Viva il Partito!” e altre divise), le provincie di Camaguey, Villa Clara e Città dell’Avana (Applausi) ottennero la condizione di Notevoli, e Pinar del Río ricevette un riconoscimento per il suo apporto alla rivoluzione energetica e altri meriti (Applausi).

Dati inconfutabili dimostrano i progressi in tutto il paese.

Nel primo semestre del 2006 nacquero a Cuba 51 633 bambini, 11 per ogni mille abitanti; nel 99.9% dei casi il parto si realizzò in istituzioni della sanità.  Nel 1970 non si era raggiunto ancora tale percentuale, soltanto il 91,5% dei parti furono istituzionali.  Negli ultimi 20 anni, tra il 1986 e il 2006, il 99.9% di tutte le nascite avvennero in istituzioni della sanità con la garanzia d’attenzione specializzata.

Fino al 23 luglio del presente anno la mortalità infantile a Cuba è stata di 5,56 su ogni mille nati vivi.  Lo stesso giorno dell’anno scorso era di 6,4 su mille nati vivi.  La differenza dello 0,80% significa 86 bambini più in vita.

Il 27 aprile 1952 la rivista Bohemia pubblicava un tasso di mortalità infantile a Cuba di 118 su ogni mille nati vivi.

Il tasso attuale di mortalità infantile di 5,6 su mille nati vivi significa che su ogni mille bambini nati vivi 994 hanno raggiunto il primo anno di vita.

Nel 1970 su ogni mille nati vivi 956 raggiungevano i cinque anni.  Morivano 44.  Negli ultimi cinque anni, su ogni mille nascite 992 bambini hanno raggiunto i cinque anni.

Fino alla data odierna sette provincie: Matanzas, Villa Clara, Cienfuegos, Città dell’Avana, Camaguey, Holguín e Granma hanno 5 o meno di tasso di mortalità infantile. Holguín e Granma vantano i tassi più bassi, rispettivamente 4,08 e 4,0 .

Il tasso di mortalità infantile nella Città dell’Avana è di 4,5 su ogni mille bambini nati vivi.

Potremmo domandare al Bushecito (Risate), qual è il tasso di mortalità infantile nella capitale degli Stati Uniti.  Non lo conosco ma potremmo domandarglielo, o a New York, una città tanto famosa.

Quella Città dell’Avana che secondo loro ha bisogno di un programma di transizione e, ovviamente, di un programma di salute, ha un indice di mortalità infantile di 4,5 su ogni mille bambini nati vivi.

E’ conveniente ricordarlo perché continuano a dire menzogne, quindi, non possiamo perdere occasione di dire la verità e farli zittire.  Dobbiamo martellarli con la verità.

Con la verità si è fatta la Rivoluzione, con la verità si è raggiunto il trionfo, con la verità l’abbiamo difeso durante quasi 50 anni (Applausi ed esclamazioni di: “Viva laa Rivoluzione, viva Fidel!”).

Nel 1970, la mortalità infantile a causa di malformazioni congenite era di 3,8 su ogni mille bambini nati vivi. Erano trascorsi 11 anni di rivoluzione.  Certo, non c’erano molti medici, ricordate che c’erano 6 000 e ne hanno portati via 3 000.  C’era un’unica università, un solo ospedale docente.  Nel 2003, era di 1.9 su ogni mille bambini nati vivi, cioè, la metà. Nell’anno 2004 di 1.7, nel 2005 di 1.5 e fino a luglio 2006 è di 1.3 su ogni mille nati vivi (Applausi). Gli Stati Uniti, la Spagna, l’Italia, la Germania, il Portogallo, la Danimarca, la Finlandia, l’Olanda, hanno indici maggiori. La provincia di Granma vanta il tasso di mortalità infantile a causa di malformazioni congenite più basso del paese: 0,4 su ogni mille bambini nati vivi.

Tra i bambini nati nell’anno in corso con malformazioni congenite, 44 si sono salvati grazie a interventi chirurgici cardiovascolari e 35 per interventi chirurgici neonatali.

Sulla prospettiva di vita alla nascita

Negli anni 1950-1955, la speranza di vita a Cuba, alla nascita, era di 59,6 anni. All’epoca, l’insieme di paesi sviluppati aveva una prospettiva di vita di 66,1 anni, cioè, 6,5 anni di più di quelli nati a Cuba. Mezzo secolo è trascorso e Cuba vanta una prospettiva di vita alla nascita di 77,0 anni, superiore  in 1,2 anni di quella stimata nel quinquennio 2000-2005 per l’insieme dei paesi sviluppati, cioè 75,8 anni.  Non siamo ancora il paese con maggiore prospettiva di vita, ma oggi siamo al di sopra della media dei paesi sviluppati.  Senza dubbio, c’è bisogno di una “transizione”; ciò è troppo, veramente non si può sopportare (Applausi), è una violazione troppo crudele dei diritti umani e un imperdonabile crimine il fatto che oggi la prospettiva di vita nella nostra piccola isola bloccata sia di 1,2 anni superiore a quella dei paesi sviluppati.

Nel 1970, la speranza di vita a Cuba era di 70,04 anni; oggi, trenta anni dopo, abbiamo raggiunto, come si è già detto, 77,0, il ché significa  6,96 anni in più in questo periodo. Nello stesso periodo i paesi sviluppati hanno aumentato solo 4,40 anni per una media annua di 0,15 anni, intanto quella di Cuba è stata di 0,22. E nessuno di essi era sottoposto al blocco né doveva sopportare un periodo speciale.

Oggi Cuba si trova tra i 25 paesi al mondo con la speranza di vita più alta.  In questi paesi risiede soltanto il 14% della popolazione mondiale, secondo stimati per il 2005.

Screening  attivo su menomazioni a Cuba

Parliamo adesso di una cosa molto seria.  Voi vi domanderete: “Ma non sono serie le cose che ha detto finora?”  Queste sono molto più serie, sulla salute.

A Cordoba ho parlato dello screening attivo. Ma cosa significa ciò?  La vera diagnosi dello stato di salute di una popolazione e il più grande progresso raggiunto per aumentare le prospettive di vita dell’essere umano attualmente.

Cuba è stato l’unico paese al mondo a dare un passo così profondo, quando si propose di studiare il numero totale di persone con menomazioni nel nostro paese.  Ciò è stato fatto anche qui, a Granma, e in modo speciale nelle montagne, a Rio Cauto, per individuare le cause del ritardo mentale: se era dovuto a qualche problema del suolo, ad alcuni problemi riferiti alle bibite alcoliche, la consanguineità o di altro tipo.

Sono stati individuati 366 864 casi con menomazioni fisiche:

Con ritardo mentale: 140,489, cioè 38,2%. 

Voi sapete che ci sono oltre 50 000 bambini in scuole speciali, che il ritardo mentale non è motivo di vergogna per nessuno, e in una società come la nostra un bambino con ritardo mentale deve andare a scuola, prepararsi e raggiungere il massimo di condizioni normali di vita. Nessuno ne ha colpa; forse alcuni genitori che non sono riusciti a capire ancora bene che durante la gravidanza non si devono consumare bibite alcoliche, ad esempio.  I genitori possono avere qualche colpa, ma il bambino non ne ha nessuna.  Ci sono bambini con ritardo mentale leggero, moderato, severo e profondo; è molto minore il numero di bambini con ritardo mentale profondo.

con menomazioni fisico - motorie: 92,506, cioè 25,2%

con menomazioni della vista: 46,455, cioè 12,6%

con menomazioni auditive. 23,620, cioè 6,4%

con menomazioni mentali: 36,969, cioè 10,05%

con insufficienza renale cronica: 1,831, cioè 0,50%

con menomazione mista: 25,094, cioè 6,8%

Ciò ci ha consentito di avviare un programma di salute senza paragone al mondo per tutti i menomati.

Screening attivo per individuare disturbi oftalmologici a Pinar del Rio.

Fino al 14 luglio 2006-07-29

A riguardo non si era informato niente perché ancora in processo.  Ne abbiamo parlato là, nella riunione del Mercosur, credo anche all’Università di Cordova.

Screening fatto a tutta la popolazione maggiore di 5 anni nella provincia di Pinar del Río –ne mancano alcuni.

Popolazione totale da valutare: 685,951

Popolazione studiata: 593,406

Percentuale di popolazione studiata: 86,5 % --quindi, il 13% è ancora da esaminare.

Diagnosi di cataratte:  42,753 pazienti, cioè 6,24% della popolazione totale.

E’ uno screening attivo, non è una semplice statistica di pazienti che sono andati a farsi visitare del dottore, come si è fatto storicamente: andare dal dottore, qualora ci fosse un dottore, un policlinico, un ospedale.

Diagnosi di glaucoma –una malattia seria--: 19,609 pazienti, cioè 2,86% della popolazione totale.

Diagnosi di pterigium: 43,875 pazienti, cioè 6,40% della popolazione totale

Diagnosi di retinopatia diabetica: 1,038 pazienti, cioè 0,16% della popolazione totale

Diagnosi di difetti rifrattivi, come miopia, astigmatismo e altri disturbi alla vista: 152,371 pazienti.  Ciò significa che il 22,22% della popolazione totale soffre di questo tipo di malattia.

Cos’è successo?  Ciò che era stato fatto con i menomati è stato fatto anche con i problemi alla vista con i risultati riferiti.  Si è applicato lo stesso metodo alla ricerca di altri casi.  Sentite:

Screening attivo per individuare l’insufficienza renale cronica

Voi sapete che la diagnosi tempestiva delle malattie renali è importante per evitare la dialisi e persino i trapianti.

Al comune Cerro, nella Città dell’Avana, laddove si è fatto lo screening attivo, di 26,629 persone a rischio di malattie renali, 13,098 paziente sono stati visitati nel loro domicilio.

Tutti loro sono stati sottoposti a prelievi d’orina con reattivo cubano specifico per individuare  precocemente  il danno nei vasi sanguigni.

Al municipio solo si aveva notizia di 168 pazienti che soffrivano d’insufficienza renale cronica

Del totale di 13,098 paziente a rischio, 1,608 risultarono positivi di danno renale, cioè 12,2% delle persone studiate.

Di essi: con meno di 4 anni: 98; da 5 a 14 anni: 30; da 15 a 24 anni: 30; da 25 a 59 anni: 532; e da 60 anni in poi: 918.

1,440 persone di un’aria del Cerro ignoravano di soffrire di una malattia renale.

Dei 1,608 diagnosticati con malattia renale 1,268 pazienti, cioè 78,8% erano in fase iniziale, quindi, in tempo per evitare l’insufficienza renale e le sue gravi conseguenze.

All’Isola de la Juventud, dove si è fatto anche lo screening, 77,338 persone sono state studiate, vale a dire, il 96,6% della popolazione totale, di cui 14,322 persone, cioè, il 18,5% soffrivano di danno renale. Di esse 13,460 sono in grado di evitare le conseguenze dell’insufficienza renale. Se la malattia non viene individuata precocemente le possibilità di danni sono alte.

Eccovi un esempio di quanto può significare per la popolazione lo screening attivo:

Nella provincia di Pinar del Río, dal 2 maggio 2006, 15 giorni dopo l’inizio dello screening attivo, fino al 22 luglio 2006 si è restituita o migliorata la visione a 6,650 pazienti che non erano stati diagnosticati (Applausi). Tutti sono stati intervenuti chirurgicamente di cataratta. Ecco, soltanto di cataratta, un problema che può risolversi, così come gli altri, ma questo è ancora più semplice. Tutte le persone diagnosticate riceveranno.

Vi ho parlato soltanto della cataratta (Applausi), ma è un problema importante alla vista, sebbene molte persone non ne erano consapevoli che stavano perdendo la vista.  Erano nella tappa iniziale.  Il paese dispone oggi del capitale umano e dell’attrezzatura tecnica necessaria per farlo.

Lo screening attivo è diventato l’ultima parola nell’ambito della salute.  Sono incredibili questi dati, non si trovano da nessuna parte, semplicemente perché non era stato mai fatto prima.

Se Pinar del Río ha questa percentuale di cataratte, e Pinar del Río ha circa il 14% della popolazione del paese, bisognerà conoscere i dati d’altre provincie, conoscere la situazione oftalmologica a Granma, a Holguín e in tutti gli altri luoghi del paese.  Perché siamo riusciti a fare lo screening attivo a Pinar del Río? proprio perché abbiamo un edificio dove studiano 1 000 oftalmologi, a parte le centinaia che abbiamo oggi a Cuba, con tutto l’equipaggiamento e tutti i mezzi.  Ne abbiamo inviato 200 a Pinar del Río affinché realizzassero lo screening attivo, e subito dopo hanno cominciato a operare lì, in alcuni posti.

Immaginate adesso quanti problemi cardiaci non diagnosticati ci saranno, quanti casi di malattie tumorali in stato incipiente, che possono essere guariti.  A partire da tutto quanto è stato fatto, che abbiamo riferito qui e anche al Mercosur e all’università di Cordova, si potranno risolvere questi problemi.  E’ essenziale occuparsi del problema e lavorare intensamente.

Chissà cosa succederà nel resto dei paesi se non fanno questo, se non c’è che faccia questo lavoro, se tutto quanto c’è è medicina privata, se il neoliberismo ha liquidato la previdenza sociale, gli ospedali della previdenza sociali e gli ospedali pubblici per privatizzare la medicina.

Qualcuno di voi, compatrioti, crede che si possa risolvere il problema privatizzando la medicina? (Esclamazioni di: “No!”).

Ognuna delle suddette operazioni costa circa 1000 dollari, altri le fanno pagare a 1 500 o 2 000 dollari.  Una operazione di cataratta negli Stati Uniti può costare 5 000 o 6 000 dollari.  Il mondo non può pagare ciò e vi assicuro che il nostro paese sta acquistando capacità per operare milioni di persone, e dispone nel paese dell'attrezzatura necessaria.  Ci sono 30 centri che stanno operando, prima di conoscere questa terribile realtà, con un nuovo concetto; non basta avere policlinici, non basta avere medici, medici della famiglia, non basta averlo tutto se il cittadino non si rende conto, non conosce i sintomi, può avere tutto quanto si vuole ma è inevitabile lo screening attivo, il controllo sanitario attivo come concetto moderno, e ciò lo sostiene un paese che ha fatto un tremendo cambiamento sociale, visibile nei dati citati oggi.  Bisogna cambiare radicalmente il concetto dei servizi medici, proprio come ve lo dico.

Ciò è troppo vitale, quante persone muoiono ogni anno per mancanza di una diagnosi fatta in tempo, quanto si potrebbe prolungare la prospettiva di vita se continuiamo a fare ciò che facciamo per bambini.  Certamente sarà molto difficile ridurre a zero la mortalità infantile ma, senza dubbio, riusciremo ad abbassarla al di sotto dei livelli segnalati in tutte le provincie.  Parlo della mortalità di bambini che è scesa da 100, prima della Rivoluzione, a 5 attualmente, quindi, il percorso è stato notevole, del 95%.

Ritorneremo a parlare di tutte queste malattie ma è già stato posto il problema anche nell’ambito internazionale; vedremo se continueranno con le sciocchezze della “transizione” proprio quando il mondo deve invece rivoluzionarsi perché è l’unico modo di salvarsi.  Oggi ho parlato soltanto della salute, bisognerà parlare dell’inquinamento ambientale e della quantità colossale d’assurdità che questa specie sta commettendo, a causa del sistema economico sociale che è ormai anacronistico.  Il capitalismo e la sua fase sviluppata, che è l’imperialismo, sprecano in modo esagerato e hanno disegnato quest’ordine mondiale di fame e sofferenza.

Per fortuna possiamo capire e parlare di questi temi che voi ascoltate con enorme interesse, perché questo non è lo stesso del 1959; questo non è il popolo dell’epoca capitalista che non poteva capire niente di tutto ciò.  Morivano senza sapere leggere né scrivere, non c’era televisione, non c’era informazione né informatori obiettivi, come succede oggi in molti paesi del mondo che l’unica cosa che ascoltano e vedono è la pubblicità e nient’altro.

Come voi sapete, la nostra televisione, la nostra radio, la nostra stampa non fa pubblicità, possono realizzare campagne educative ma non commerciale.  E’ enorme la differenza!  Adesso risulta evidente che tutti i mezzi, tutti i meccanismi informativi al servizio del popolo possono offrire degli enormi benefici ai cittadini, al paese, alle famiglie, ai bambini.

Oggi ci sono paesi in Africa in cui la prospettiva di vita è di 38 o 39 anni.   

Si realizza un grande sforzo nell’ambito costruttivo per ristrutturare, attrezzare e adattare alle nuove concezioni gli stabilimenti sanitari nei comuni del paese.

173 policlinici sono stati terminati, di cui 33 nel primo semestre dell’anno in corso. Si lavora in altri 60 policlinici per ultimare i lavori nel 2006. In virtù delle ricerche segnalate sarebbe molto utile accelerare questo programma.  Sono convinto che tutti i compatrioti, ovunque si trovino, in virtù delle realtà di cui abbiamo parlato oggi, faranno uno sforzo maggiore, perché abbiamo l’equipaggiamento, il personale, abbiamo tutto per poter avanzare rapidamente in questo senso.

Tutti i comuni del paese hanno servizi di riabilitazione, rappresentati in 453 sale. Altre 44 sale saranno disponibili per un totale di 497. Ormai 2 557 000 pazienti beneficiano di questo servizio.

Posso assicurarvi che per i reparti di fisioterapia e riabilitazione sono stati già acquistate le attrezzature di punta e il personale tecnico riceve una formazione intensiva per offrire questo pregiato servizio (Applausi).

Vi racconto che nella brigata del “Henry Reeve” che arrivò nel Pakistan c’erano 400 fisioterapisti e riabilitatori provenienti da tutte le provincie di Cuba –ce ne sono anche di Granma perché li abbiamo chiesti a tutte le provincie--, ne abbiamo migliaia e stanno ricevendo sempre più apparecchi.  Sono apparecchi modernissimi.  Ad esempio:  idromassaggio per gli arti superiori, idromassaggio per gli arti inferiori, ecc.

In questo momento ne sono stati acquistati 600 per Cuba e 600 per Venezuela –ce ne sono alcuni là e altri qui (Applausi)-, apparecchi di elettromagnetismo, eccezionali, che producono delle vibrazioni; apparecchi di ogni tipo, sono circa 14 apparecchi per ogni set.

Da alcuni mesi –non avevamo parlato a riguardo—veniamo lavorando per la creazione dell’ospedale dell’atleta.  Offrirà servizi anche ad altre persone; ma i lanciatori di baseball ogni tanto hanno una lesione che impedisce loro di giocare, lo stesso succede con altri sportivi.

Poi c’è anche un’altra cosa, gli sportivi d’alto rendimento non si possono ritirare così semplicemente.  Nessuno ha ancora studiato bene gli effetti della pratica giornaliera di uno sport agonistico, come per esempio le corse di lunghe distanze, i pesi o tanti altri.

Gli sport sono molto attraenti.  Guardate il calcio, ha mobilitato il mondo intero; ma che si occupa seriamente dei problemi di salute degli sportivi?  Il nostro paese se ne occuperà e destinerà un ospedale alla ricerca in questo ambito.  Sono stati fatti i primi passi in questo campo e ce ne sono altri: la nutrizione dev’essere uno, la quantità di proteine, calorie, gli effetti del colesterolo, gli acidi grassi, gli alimenti.  Studieremo tutto ciò in modo approfondito e informeremo le conclusioni (Applausi)     

Reparti di terapia intensiva comunali

Un totale di 67,859 ha ricevuto trattamento, di cui 57,9% 39,309 pazienti si sono ricuperati senza bisogno di recarsi ad altri stabilimenti sanitari.

Poco meno della terza parte dei pazienti ha avuto bisogno di recarsi ad istituzioni ospedaliere fuori del loro comune (22 198 pazienti, cioè 32,7%)

Il numero di vite salvate nei nuovi reparti di terapia intensiva ammonta a 18,737 pazienti (Applausi) – ma quanto tempo fa sono state stabiliti i reparti di terapia intensiva?,  perché non si tratta soltanto della terapia intensiva ma anche dei servizi di cardiologia d’emergenza, l’elettrocardiogramma e il defibrillatore nel policlinico che è vicino alla casa dei cittadini nelle città, in campagna possono essere più lontani.  Voi sapete cosa significa ricevere attenzione medica immediata... A Cuba la prima causa di morte sono i problemi cardiaci e la maggioranza dei deceduti per questa causa muoiono durante il trasferimento, perché non ricevettero attenzione immediata, cioè in mezz’ora, o un’ora; a volte l’attenzione arriva dopo ora mezza o due ore, ma con i medicamenti pertinenti, che quando vengono applicati eliminano il coagulo, è altissimo il numero di persone che si salva se sono inoltre trattate da un professionista con esperienza e grazie anche a gli apparecchi che determinano la loro condizione--, considerando i pazienti che rischiavano di morire al momento di ricevere l’assistenza sanitaria al reparto intensivo comunale.

La sopravvivenza nei casi di asma bronchiale con broncospasmo moderato o severo è di 99,6%.  A volte una polmonite, un’asma crea una situazione irreversibile se non c’è l’apparecchia a portata di mano  (Applausi).

La sopravvivenza in politraumatismo o lesioni severe è di 97,1% sul totale cumulativo e aumenta a 98,1% nel primo semestre 2006

La sopravvivenza in malattie cerebrovascolari è di 95,5%

Dei 3,185 pazienti trattati per infarto acuto del miocardio, 1,439 hanno ricevuto il beneficio della trombolisi nei loro riparti intensivi comunali, cioè, 45,2%

Sono state terminate 166 basi comunali d’ambulanze ..che dispongono di tutti gli apparecchi necessari-- e sono state consegnate 402 ambulanze per casi di urgenza.

Non voglio dilungarmi, anche se potrei parlare di tante altre cose. Il sole si alza minuto a minuto e i suoi raggi possono diventare insopportabili. Oggi, 26 luglio, giorno della commemorazione dei combattimenti che ebbero luogo a Santiago e a Bayamo, alle 7 di sera inaugureremo nella città di Holguín il maggior sistema di gruppi elettrogeni sincronizzati del paese, più di 200 000 chilowatt, pari alla generazione di una termoelettrica come la Felton, costruito in solo 5 mesi, e allora avrò occasione di affrontare altri temi.

Prima di concludere, permettetemi di ripetere in questa sede quello che ho detto il 30 marzo 2002, alla Tribuna Aperta di Buey Arriba, quando abbiamo promesso le cose che oggi sono incoraggianti realtà a Granma.

Dissi allora:

“E’ stata una grande soddisfazione che questi quattro programmi si potessero avviare oggi alla provincia di Granma, una provincia con tanta storia e tanti meriti.

“Non possiamo dimenticare che in questa provincia, alla Demajagua, si iniziò la nostra prima guerra per l’indipendenza nel 1868.

“Non possiamo dimenticare che qui, in primo luogo ci fu la liberazione degli schiavi, azione rivoluzionaria di quel grande patriota che fu Carlos Manuel de Céspedes, che aveva avuto l’occasione di studiare e per questo poteva concepire e dirigere una rivoluzione. La sua coscienza lo portò, dal primo momento, a questo atto di giustizia elementare. Si recò a Bayamo, occupò la città, e a Bayamo si scrissero le gloriose pagine, le più gloriose pagine della storia della nostra patria.- Lì si cantò l’inno, quello che ci rende tanto fieri e che ci emoziona quando lo ascoltiamo.  Lì Máximo Gómez realizzò il primo combattimento al machete contro le forze coloniali che, provenienti da Santiago di Cuba, partivano da Baire verso Bayamo.  Lì scoprirono i cubani la loro arma numero uno: il machete, quel machete con cui lavoravano nelle piantagioni e dopo lo usavano alla cavalleria; machete e cavallo furono le loro armi fondamentali con le quali cominciarono a scrivere la storia gloriosa della nostra patria. Lì, a Dos Ríos, versò il suo sangue José Martí, apostolo dell’indipendenza, genio delle idee e delle idee più nobili mai concepite, Eroe Nazionale della nostra patria, le cui idee ispirarono la Generazione del Centenario e oggi ispirano e ispireranno sempre di più tutto il nostro popolo”

Evviva la Rivoluzione! (Esclamazioni di: “Evviva!”)

Patria o Morte!

Vinceremo!

(Ovazione)








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