Speeches and Statements

discorso del Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz, nella manifestazione per il 50º anniversario dei Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR), nell’ex Palazzo Presidenziale. L’Avana, Cuba, 28 settembre del 2010.

Date: 

28/09/2010
“La cerimonia è durata 1 ora e 12 minuti e non c’è molto sole. Ah! Se lo desiderate possiamo parlare  un pò (Esclamazioni di: "Sí!") Lo vedo dai primi  (Si riferisce  ad un gruppo di cederisti  che erano presenti nel 1960. Vi dicono che avrete Fidel per un bel pezzo). Bene, questo non importa, ci siete voi e questo è più importante (applausi).

In realtà ci sono molte cose ed io avevo promesso che avrei scritto, appena avessi avuto un poco di tempo, sul discorso nella ONU  per via della situazione che oggi è più che mai grave, come ho detto a Rabilero. Mentre ascoltavo  la bella canzone interpretata da Haila ho aggiunto al Coordinatore Nazionale: "È peggio adesso, il mondo è più minacciato."

Sono passati 50 anni di lotta e siamo stati testimoni di una lunga evoluzione e per questo parlavo dell’importanza di ricostruire quel discorso, anche se dovrò dividere l’analisi in tre o quattro parti.

È di 128 pagine, come il discorso  che pronunciai qui quel giorno in cui si fondò

l’organizzazione dei CDR, non una cosa preconcepita. Avevo pensato molto, avevo osservato i fatti e ci facevano orrore: ci avevano cacciato dall’hotel vicino alla ONU, cercarono di confiscare il nostro aereo, inventarono piani di ogni tipo, non ci ospitava più nessuno e allora andai ad Harem, dove mi ricevettero con calore, conobbi e conversai con Malcom X e altri leaders della comunità. Alloggiammo nell’hotel Teresa, che era di legno.

Lì mi vennero a visitare molti dei leaders, lì fu Jruschov, fu Nasser, furono i più  prestigiosi del Campo Socialista e del Terzo  Mondo, in una mostra di solidarietà. Dal "Theresa",

andavamo alla riunione della ONU. Calcolate le cose che uno aveva accumulato.

Allora  il 26, che era il mio turno, cominciai a parlare  tranquillamente e tranquillamente lo feci per più di sei ore (Risate e applausi), è così. Ma toccai,  toccai i punti uno ad uno (applausi), e se oggi potessimo  parlare di un pensiero, si dovrebbe andare a “La Storia mi assolverà”, quando la Moncada, dopo  la riunione citata della ONU, e finalmente, quella che ebbi qui  con il popolo il  giorno in cui si fondarono i Comitati di  Difesa della Rivoluzione; calcolate  50 anni di lotta. Non è  che uno aveva pianificato di creare una dottrina. Come poteva uno immaginare le atrocità che l’impero era capace di commettere ed i piani di attentati che avrebbe elaborato, ma sono stati tanto autosufficienti e stupidi che non hanno nemmeno avuto successo  (risate ed applausi).

Guardate, una volta che stavamo parlando da questa tribuna, segnala il balcone dell’ex Palazzo, credo che fu in un’occasione successiva, in uno di quegli appartamenti situati a destra, guardate che distanza, meno di 100 metri, c’era un gruppo di uomini con fucili  con mirino telescopico calibro 30.06, mitragliatrici, bazooka, non so quante armi, e stavano lì su quel balcone, ma non osarono sparare, vedete ! è così, loro avevano già preparato i loro piani da quell’incontro  (applausi).

Poi perchè parlare di tanti piani (dicono qualcosa), ma il tiro gli è andato a rovescio!

(risas ed applausi). Ah, ognuna di queste cose si trasforma in  uno strumento, in armi, in argomenti e per questo è molto importante nella battaglia delle idee che il pensiero continui a svilupparsi, è essenziale.

Vi dicevo  realmente, ed in  questi giorni ho scritto qualcosa che ci può aiutare a comprende meglio l’indole dell’impero, che è stato con motivo della visita dei giapponesi, un noto gruppo della pace del Giappone, il Peace Boat, così si chiama  un gruppo che da molto tempo visita Cuba. La signora che ha parlato a nome dei sopravvissuti aveva solo due anni quando avvenne l’attacco atomico a Hiroshima; ha fatto un’esposizione straordinaria che ha commosso  realmente tutti. Io ho pensato a tutto quello, perchè quando è stata mandata in onda la trasmissione dell’incontro nel Palazzo delle

Convenzioni, per televisione, non c’era  traduzione  simultanea, ossia quando si fa la traduzione  simultanea, il lavoro si fa da una  cabina, però lì eravamo attorno ad una tavola e le voci delle  interpreti, che erano molto vicine ai microfoni, si sovrapponevano alle mie parole, che non si potevano sentire bene. Desideravo che si conoscesse bene il dialogo fatto. Ho pubblicato tre Riflessioni con il contenuto di questo, che non sono molto lunghe.

Mi ha colpito quello che hanno raccontato.  Non è lo stesso leggerlo, che ascoltarlo da una persona che fa la storia di quello che hanno sofferto i sopravvissuti.

Leggendo un articolo su Truman, pubblicato nel Global Research, sono rimasto sorpreso – che fece  Truman? Fu colui che sostituì Roosevelt.

Roosevelt era un uomo con un’altra  etica, anche se rappresentava  un sistema

economico capitalista, trasformato già in un impero, che si stava sviluppando, anche se non era ancora giunto alla sua pienezza, marciava a grandi passi.

Roosevelt muore e resta là il Vice al fronte del paese.

Molte volte negli Stati Uniti  i candidati alla presidenza selezionano un vice di altre idee, in cerca di una certa unità; va uno di una certa tendenza detta di sinistra e sceglie un candidato della detta corrente di destra, e maggiormente in caso di guerra.

Fu così che Truman assunse la presidenza e fu lui ad ordinare di usare le due armi nucleari quando la guerra virtualmente era finita. I sovietici avevano già concluso  la loro battaglia a Berlino, il cuore del Terzo  Reich, e mediante enormi sforzi  inviarono le loro truppe in  Manciuria, dove avevano già combattuto prima.

I giapponesi avevano invaso quella regione della Cuba prima della seconda guerra mondiale. In quel territorio si scontrarono con le truppe sovietiche comandate precisamente da Zhukov, e furono sconfitti.

Dopo  l’invasione nazista nella  URSS, quando il Giappone entrò in guerra dopo l’attacco a Pearl Harbor, occupò di nuovo il territorio della Manciuria ed alla fine del conflitto, aveva  concentrato il grosso delle sue forze in questa regione. Quando le agguerrite truppe  sovietiche lanciarono l’attacco in un’incontenibile offensiva, l’impero giapponese cominciò a disgregarsi completamente: solo e senza alleati non aveva la minima possibilità  di resistere. Non esisteva alcuna necessità  d’usare l’arma atomica, e in questione di giorni  finiva la guerra; ma il governo degli Stati Uniti voleva usarle.

Avevano solo due bombe in quel momento : una di uranio e un’altra di plutonio. Due e nulla più, ma non le lanciarono  su un’installazione militare, ma su  città civili e  indifese. Ammazzarono più di cinquemila persone istantaneamente, ed altre  furono gravemente danneggiate. Per 65 anni hanno sofferto e sono morti coloro che non morirono nel primo istante.

Che fece  Truman? Scrisse un diario nel quale informava sulla sua attività quotidiana. Pronunciò  un discorso pubblico, per radio, per informare sul  lancio  della bomba, affermando testualmente: "Il mondo saprà che la prima bomba atomica è stata fatta cadere su una base militare di Hiroshima. Questo perchè  desideriamo in questo primo attacco evitare nella misura possibile l’assassinio di civili”.

Leggendo quelle pagine uno resta allibito quando pensa che quell’uomo aveva la sfacciataggine, l’indecenza, il cinismo di pubblicare che aveva utilizzato quella bomba contro una base militare ad Hiroshima ; ma quello non era tutto. Questo era quello che disse dopo il lancio della bomba di uranio. Tre giorni dopo fece lanciare quella di plutonio su Nagasaki.

Per ciascuno di questi materiali si parla di massa critica.

Non aspiro a che si comprenda molto di più d’immediato. La massa critica definisce  la quantità di materiale radioattivivo che  si accumula per far sì  che avvenga l’esplosione.

Una ha una tale quantità  di 52 chili di uranio arricchito.

Nella natura non ne esistono 50 chili, è  un materiale molto scarso e disperso nelle miniere. Nelle bombe si collocano due quantità di uranio arricchito separate tra loro, ma unite da un meccanismo esplosivo convenzionale per  accrescere la massa critica necessaria per un’ esplosione atomica. Se invece di uranio si usa plutonio bastano 10 chili ugualmente raffinati per creare la massa critica che produce l’esplosione.  Questo è così ed esprime l’incredibile avanzare della scienza e delle conoscenze della natura, dello spazio e della materia.

Per quello che dichiarò poi dopo il lancio della bomba, si potrebbe dire bene questo barbaro non sapeva cos’era quell’arma, ma lui lo sapeva meglio di tutti quello che era, perchè appare nel diario che scriveva  e che si legge in un quotidiano,  oggi è uscita la terza parte, dove spiega che è stata sviluppata un’altra bomba più terribile  di quelle mai concepite.  Parla dell’era in cui questo non era immaginabile in un epoca di tempi remoti, quando si parlava di cose orribili.

Qualcuno di voi per caso ha una copia del giornale Granma,  già che si sta parlando del tema’ Lo si può incontrare’? Io ho gli occhiali  e posso leggere ancora le piccole lettere del giornale...  Voi vedrete quello che scrisse Truman sulla bomba il 25 luglio, 12 giorni prima di lanciarla.  Non c’e’nemmeno un giornale? Ha così pochi lettori Granma ?

Gli danno un giornale.

Me ne hanno portato uno vecchio! (risate) Gli spiegano che ce ne sono uno di ieri e uno del giorno.

Ha! Era quello di ieri, ero io quello che si sbagliava  (risate )  ascoltate quello che disse il signor Truman che che deve stare in qualche posto dell’inferno, m’immagino (risate).

Abbiamo scoperto la bomba più terribile nella storia del mondo, potrebbe essere la distruzione del mondo predetta nell’era della valle dell’Eufrate dopo l’Arca di Noè... quest’arma la useranno contro il Giappone ... noi la useremo con il proposito di usare come mete  gli obiettivi militari, i soldati ed i marinai e non le donne ed i bambini.

Anche  se i giapponesi sono selvaggi, spietati e fanatici, noi come leaders del mondo per l’assistenza sociale comune non possiamo far cadere questa terribile bomba sulla vecchia capitale o sulla nuova ... la meta sarà assolutamente militare ... può essere la cosa più terribile mai scoperta prima, ma può anche essere la più utile”.

“Lì vedete lo scheletro dell’anima di un imperialista. Il mondo lo deve sapere, deve conoscerle; perchè oggi – per questo parlavo con Rabilero - se voi guardate le teorie che hanno, i piani che hanno, le dottrine militari che applicano, davvero restate gelati. Per questo io, e non esagero, non è che la magnifico, ma è che l’unica possibilità sarebbe denunciare e denunciare. Unicamente se si  realizza l’esistenza nel mondo di un’opinione sufficientemente forte, si potrebbe impedire realmente la fine della specie . È una cosa matematicamente esatta.

A me sembra che sia bene, forse che si conoscano  alcune di queste idee su quello che è un’arma nucleare. Io ho visto alcune immagini su quello che è la massa critica, quello che significa il suo impiego come arma: ossia, prendere l’energia che muove l’universo per la guerra. Uno dice che a 100 gradi bolle l’acqua, e non lo si può discutere; a 600 si fonde l’alluminio; a 1500 – un po’ di più - il ferro; a 3000 praticamente tutti i metalli ed i materiali. Come sarà a 10.000? Che succederà a 100.000? Cosa accadrà al 1.000.000 di gradi? Insomma, attraverso l’esplosione atomica prodotta dalla massa critica, si potranno raggiungere milioni di gradi di calore.

Vedo che alcuni di voi usano occhiali oscuri. Credo che anche questi che uso io possono diventare più scuri. Con questi  vi vedo e posso anche leggere (nel Granma) che: “Fu senza dubbio il maggiore e più cinico assassinio della storia (applausi).

Me li levo, (si riferisce agli occhiali), questa è la prima volta che li uso. Voi ve li siete levati? Io mi ricordavo che gli stessi che realizzarono gli esperimenti iniziali nel territorio desertico degli Stati Uniti già da una buona distanza usavano gli occhialai neri, per evitare che il raggio di luce danneggiasse loro la vista, perchè sono fenomeni inimmaginabili per il concetto che abbiamo di quello che è il calore, di quello che è la luce.

Allora io credo che (sapere) non danneggerebbe il nostro paese al contrario,  darebbe cultura, darebbe la cultura che non hanno disgraziatamente i popoli; dobbiamo far sì che i popoli conoscano, perchè sarebbero motivati a lottare!  Che conoscano cos’è la massa critica, in che consiste, quanta energia è capace di creare, che fa l’impero con lei e qual’è la sua dottrina militare.

Non voglio estendermi e abbordare più temi, perchè sarebbe diversi, a partire dalle cose che uno vede.

Che ha detto alcuni giorni fa il piccolo cavaliere che sta lì alla presidenza degli Stati Uniti,  di repente uno si stupisce perchè può pensare che ci sarà un pochino più di decenza, ma poi scopre che disgraziatamente questa parola non esiste quasi, e non resta altra speranza che per lo  meno sia intelligente.

Si suppone che  non vogliano sacrificare il popolo degli Stati Uniti, perchè gli unici che lo minacciano sono loro,  che possono scatenare una guerra e tutto quello che fanno conduce alla guerra.

Non è la Russia, anche se si tratta attualmente di un paese capitalista; non è la Cina,  anche se hanno sviluppato questte armi come un istinto difensivo, ma non per conquistare altri paesi, ma gli yankee le sviluppano per mantenere il dominio sul pianeta.

È impossibile che il sistema capitalista possa durare. La sua tappa è già passata, non  è compatibile con l’esistenza di migliaia di milioni di esseri umani, le loro necessità vitali, l’inquinamento del medio ambiente, la fine delle risorse materiali, l’avanzare della scienza da un lato e la produttività spaventosa del lavoro dall’altro, che potrà essere cento o duecento volte maggiore di duecento anni fa.

Vi voglio citare un esempio: quando la compagna Haila cantava, l’ascoltavamo tutti. Se non esistessero le altoparlanti, voi laggiù non la potevate sentire  bene. Prima della radio si doveva andare  a teatro per ascoltare una bella voce e vedere le espressioni di una persona che accompagnava il suo canto  o lo spettacolo straordinario di un balletto come il nostro, che presto compirà un nuovo ed importante anniversario (applausi). Quando alcuni decenni fa sorse la radio, centinaia di migliaia di persone, anche milioni, potevano ascoltare una notizia, centinaia di migliaia di volte  in certe occasioni, e un programma  radio che trasmetteva un racconto di un famoso scrittore fu al punto di produrr una catastrofe tra le persone che credevano che si stava davvero producendo...

Ora con la televisione, se lei canta, in un’ora la possono vedere e ascoltare 3 milioni di cubani o 100 milioni possono vedere una partita di calcio,  mentre di una partita di calcio avevano notizia in pochi.  A volte quando giungeva una notizia e si pubblicava un giornale, questo giungeva al lettore se sapeva leggere. Se oggi c’è un televisore, lei si  deve rendere conto che lo sforzo fatto dell’artista lo stanno apprezzando milioni di persone. Non è lo stesso per tutte le attività, ma  la moltiplicazione della produttività avviene con molte???

Prima un uomo con un asinello trasportava 100- 150 Kg. per alcuni chilometri;  adesso un camion porta 20 – 50 tonnellate percorrendo a volte migliaia di chilometri ed anche un treno; con l’elettronica si sono moltiplicate ugualmente le possibilità.

La tecnica allontana l’uomo dal suo impiego e il capitalismo non apporta insegnamenti morali di sorte, non contiene nulla di etico, tutto è commerciale. Così non si può educare un popolo e molte volte trasforma in egoista, ambizioso o anche in un bandito le persone.

Abbiamo visto quello che è appena successo in Venezuela, è orribile. Ieri il presidente Chávez ha spiegato il mare di menzogne dell’apparato mediatico, smascherandole una  a una.

Ma lì in Venezuela l’impero s’impegna a creare un problema dove la Rivoluzione ha creato una coscienza,  partire come passò qui dalle cose che la Rivoluzione ha fatto per il popolo apportando diritti che il popolo non ha mai avuto e principalmente l’educazione.

Guardate che la Rivoluzione ha cominciato prima dall’educazione e poi con la salute e così via,  è un altro popolo,  è un altro essere umano, è un altra vita che vale la pena vivere.

Quanti milioni di persone di persone ci sono che necessitano una sedia a rotelle o un apparecchio per udire o un’operazione agli occhi per non restare ciechi. Solo in Bolivia i nostro medici hanno operato di cataratta più di mezzo milione di persone (applauso) ossia le possibilità di fare bene sono straordinarie se si prepara il popolo, queste sono le idee quello che difendiamo, ma oggi non facciamo niente con pianificare idee, difendere e lottare per queste senza l’esistenza dell’umanità nella quale ogni essere umano è nato, ha avuto il privilegio di poter pensare, avere intelligenza, di conoscere la vita.

Nessuno degli altri esseri viventi conosce cose come queste di cui stiamo parlando e già che l’uomo ha avuto questo privilegio, il minimo che dovrebbe fare  dovrebbe essere salvare la specie. Perchè vogliono scarificare tutti i bambini e deve accadere quello che è accaduto alla signora sopravvissuta di Hiroshima, quando aveva due anni?

E non lo seppe sino ai suoi 38 anni, quando il padre le parlò, perchè dopo erano discriminati, nessuno sapeva quali erano gli effetti delle radiazioni e credevano che fossero contagiosi per gli altri.

Immaginatevi con la teoria che ha spiegato qui uno degli più importanti scienziati  sull’inverno nucleare. Cento bombe delle 25.000 che oggi esistono. Molto più potenti, creerebbero un inverno nucleare. La produzione di alimenti sparirebbe in poche settimane con i problemi che ci sono per il deterioramento del medio ambiente; nella pesca il super sfruttamento brutale; le acque molto inquinate; l’industria ha lanciato nei mari  e nei laghi enormi quantità di mercurio ed altri prodotti chimici. Ah! Mentre erano pochi gli abitanti del pianeta, la natura estesa permetteva loro di resistere. Il numero degli abitanti è già di più di 6000 milioni e si calcola che nel 2050 saranno 9000 milioni,  che devono mangiare, è la prima necessità.  Immaginiamo migliaia di milioni di persone, che anche se non sono state uccise direttamente da una delle 100 bombe, restano assolutamente sprovviste di alimenti e con temperature al di sotto del punto di congelazione. Non funzionerebbe niente e sarebbe un’agonia inconcepibile.

Sono cose dure ma le dobbiamo pensare, le dobbiamo dire.   

Che non si pensi che l’umanità è andata verso l’ecatombe senza che nessuno avvertisse, non si tratta di meriti per nessuno; nessuno sta lottando per una medaglia  o qualcosa di simile. È la razionalità elementare che obbliga. Ognuno di noi deve pensare a tutto questo,  avvertire di tutto questo.

È un dovere fare uno sforzo, perchè tutti hanno un padre, una madre, figli, tutti hanno persone che amano, ma inoltre le persone più generose amano il prossimo e si preoccupano per gli altri.  L’internazionalismo è lottare per coloro che sono sottoposti alla apartheid, alla schiavitù, alla fame.

Chiunque di noi ha vissuto distinte tappe, da quando non sapeva leggere e scrivere sino ad oggi, e sa come la coscienza si pò sviluppare. Allora noi  uomini tutti abbiamo acquistato un livello di conoscenza  e si deve lottare per questo, è quello che affermo, si deve lottare senza pretendere niente e mi pare che se a volte la gente si sforza per cose poco importanti, questo vale davvero la pena di uno sforzo  (applausi).

Perdonatemi se vi ho rubato alcuni minuti in più,  ma mi rallegro molto per aver potuto aggiungere queste cose.  

Dal pubblico gli dicono “Lei è il nostro Premio Nobel della Pace. perchè lo porta nel cuore, e lo ha dimostrato in questi cnquantanni!”  (applausi).

A che era abbiamo cominciato noi?

Gli dicono alle 9.07, sono stati 30 minuti.

Si? Allora guardate, non abbiamo compiuto neanche 30 minuti, (risate) ma me ne vado perchè comincia a fare caldo.

Esclamazioni di Viva! e Fidel! Fidel! Fidel! 
Versiones Taquigráficas - Consejo de Estado