Reflections

Il Governo Mondiale (Seconda parte)

“L’ABC del traffico della droga”

“L’oppio si coltiva in diverse regioni del mondo: in America del Sud, nel Triangolo d’Oro del Laos, del Myanmar e della Tailandia, in Afghanistan, in Pakistan ed in Asia centrale, in una zona conosciuta come la Mezza Luna d’Oro. La maggior parte dei papaveri da oppio cresce in una stretta zona montagnosa di circa seimila chilometri che va dal sud dell’Asia fino alla Turchia attraversando il Pakistan ed il Laos.”

“È quindi chiaro che i bilderberger non s’incaricano personalmente di trasportare la droga né di lavare i soldi dei profitti. Di questo s’incarica la CIA…”

“…Neil Clark segnala quanto segue: ‘Soros è arrabbiato non con gli obbiettivi di Bush ― estendere la Pax Americana e fare in modo che il mondo risulti più sicuro per i capitalisti globali come lui ―, bensì con la grossolana e la villana maniera utilizzata da Bush per ottenerlo’.”

“‘Il 'Piano Marshall' proposto per i Balcani è una illusione  […] Finanziato dalla Banca Mondiale e dalla Banca Europea di Sviluppo (EBRD), nonché da creditori privati, beneficerà principalmente le imprese minerarie, petrolifere e costruttrici e gonfierà il debito estero ben oltre l’inizio del terzo millennio ’.”

“L’intervento militare della NATO”

“Il consolidamento del potere della NATO nell’Europa meridionale e nel Mediterraneo costituisce anch’esso un passo verso l’ampliamento della sfera d’influenza geopolitica del Bilderberg oltre i Balcani, in direzione dell’area del Mar Caspio, dell’Asia Centrale e dell’Asia Occidentale.”

“Il fantasma di Travis”

“La prima settimana di novembre del 1999 ho ricevuto quella che all’inizio sembrava essere una cartolina inviata da Ladispoli, un piccolo paesino  del Lazio, vicino a Roma, sulla costa mediterranea.”

“Il 30 marzo 1980 era la data in cui abbiamo lasciato ufficialmente l’Unione Sovietica. Durante il nostro soggiorno in Italia, ci siamo stabiliti a Ladispoli, paesino che sarebbe stata la nostra casa fino all’anno successivo.”

“Sono uscito in strada. Piovigginava. Due bambini piccoli saltavano e sguazzavano felici di pozzanghera in pozzanghera, lasciando le impronte delle loro scarpe sul marciapiede. Ho attraversato la strada sotto i cumulonembi e ho aperto la porta del pub all’angolo di casa. 29 novembre 1999. Che cosa significava? Ho riletto il testo. ‘Mi sto divertendo. Magari tu fossi qui.’ Firmato: Fashoda. Chi diavolo è ‘sto tipo?”

“‘Fashoda non è una persona, ma un luogo!’ Potevo sentire come mi batteva forte il cuore. 29 novembre 1999 […] Sono improvvisamente trasalito. ‘Fashoda, Travis Read!!!’.”

“Travis era un mascalzone che avevo conosciuto nel 1996 durante la riunione del Club Bilderberg a King City. Era un ladro di poco conto, indisciplinato e detestabile […] Travis era propenso ad essere arrestato e, quasi con la stessa rapidità, ad essere rimesso in libertà.”

“Come ho saputo più tardi, Travis Read era diventato un delinquente per lavorare con i delinquenti.”

“Fu inviato in Sudan da contatti che lavoravano sia per la CIA che per la Polizia Nazionale canadese, la RCMP […] I dettagli del suo viaggio in Sudan non sono mai stati rivelati, ma come nel 1899, quel luogo abbandonato dalla mano di Dio attirava tutti i tipi più inappropriati per i motivi più appropriati.”

“‘Se Travis vuole vedermi, ‘sta storia si trasformerà in un bel guaio’, mi dissi.”

“Devo ammettere che quando le cose si mettevano male, avevo sempre fiducia negli ex funzionari sovietici. Qualcosa d’intrinseco in loro faceva in modo che non si fidassero dell’Occidente e non si lasciavano comprare facilmente, esattamente il contrario di quanto volevano far credere i grandi giornali ed i comunicati stampa.”

“Non erano il tipo di persona che ti piacerebbe tradire. Sapevo che con loro ero in salvo. Mio nonno aveva rischiato la sua vita agli inizi degli anni 50 per salvare quelle dei genitori di questi uomini, agenti del KGB…”

“Il 27 novembre, nel tardo pomeriggio, il mio cellulare squillò. Era Travis. Era alloggiato in qualche buco alla periferia di Roma.”

“- In Piazza della Repubblica alle cinque e mezza del pomeriggio – lo interruppi.

“-Le regole le detto io - urlò Travis.”

“- La vuoi l’informazione o no? – chiese Travis.”

“-Non tanto da farmi uccidere – dissi freddamente.”

“Travis non si presentò all’appuntamento. Verso le otto e mezza di sera, ci recammo velocemente presso la sua residenza, se così possiamo chiamarla, pistola alla mano. Quell’antro con una sola camera era stato totalmente saccheggiato. Anche così, non c’erano tracce di lotta, né macchie di sangue, né il cadavere di Travis Read. Per quanto ne sappia, non si sentì più parlare di lui.”

“Ogni tanto, il fantasma di Travis salta fuori dagli angoli più profondi della mia memoria, un ricordo morbido della fragilità e fallibilità dello spirito umano.”

Estulin conclude così il capitolo 3.

“CAPITOLO 4”

“Bilderberg e la guerra segreta in Afghanistan”

“Le cause per cui scoppiano le guerre si radicano nell’ideologia riflessa nei libri di testo scolastici: le nazione vanno in guerra per periodi di tempo terribilmente lunghi basandosi su menzogne, come hanno dimostrato la Prima Guerra Mondiale e tutti i conflitti del XX secolo.

“Il famoso storico Edmund Morgan ha scritto quanto segue: ‘La storia non si ripete mai. Sembra così soltanto a coloro che non conoscono i dettagli.’”

“Il bacino del Mar Caspio e l’Asia Centrale sono le chiavi dell’energia nel XXI secolo. I due terzi delle riserve petrolifere si trovano in quella regione […] ‘L’America vuole che rimanga sotto il totale dominio statunitense’, afferma James Donan in un articolo pubblicato dalla rivista commerciale Oil & Gas Journal il 9 ottobre 2001.”

“‘…Madeleine Albright [l’allora segretaria di Stato dell’Amministrazione Clinton ed una delle persone responsabili della guerra in Cossovo] ha concluso che 'lavorare per modellare il futuro dell’area è una delle cose più appassionanti che possiamo fare'’, come informava nel 1998 la rivista Time nel suo numero di maggio.

“La guerra del Golfo ha permesso al Pentagono di stabilire numerose basi militari in Arabia Saudita, negli Emirati Arabi Uniti ed in altri luoghi.”

“Come ha documentato il professore Michel Chossudovsky in War and Globalization, l’alleanza GUUAM (Georgia, Ucraina, Uzbekistan, Azerbaigian, Moldavia) formata dalla NATO nel 1999, si trova sopra il nucleo fondamentale dei ricchi giacimenti di petrolio e di gas del Mar Caspio. All’interno del GUUAM è fondamentale la Georgia, uno Stato cliente degli Stati Uniti, dove Mikhail Saakashvili ha sostituito come presidente l’ex ministro degli Affari Esteri sovietico Eduard Shevardnadze, grazie ad un colpo di Stato arrangiato dagli americani e presentato come una spontanea rivolta popolare.”

“Secondo il Project Underground […] ex membri dei soviet, del KGB e del Politburo s’approfittano delle ricchezze del petrolio, insieme a «una formidabile schiera di importanti figure della Guerra Fredda, provenenti principalmente dal gabinetto di George [H. W.] Bush». I giocatori sono gli ex consiglieri di Reagan, di Bush e di Clinton, come James Baker III (ex segretario di Stato dell’Amministrazione di Bush padre), Dick Cheney (vicepresidente) e John Sununu (ex capo del Personale della Casa Bianca).”

“…Peter Sutherland (della British Petroleum), la regina Elisabetta II d’Inghilterra (principale azionista della British Petroleum, a capo del Comitato dei 300), stanno lottando per il controllo delle risorse petrolifere e dei corridoi degli oleodotti che escono dal bacino del Mar Caspio. Nel 1998, dopo la riunione segreta del Club Bilderberg in Scozia, ho informato, attraverso i media indipendenti, che la NATO, adempiendo gli ordini del Club che l’ha fondata, ha dato carta bianca alla Russia per bombardare la Cecenia, sapendo che in questo modo sarebbero aumentate ancora di più le ostilità fra questi due paesi, che si odiano da oltre trecento anni.”

“L’oleodotto afgano non era semplicemente un affare, bensì una componente chiave di un’agenda geostrategica più ampia: il totale controllo militare ed economico dell’Eurasia (Medio Oriente e le ex Repubbliche sovietiche dell’Asia Centrale). George Monbiot lo confermava sul Guardian del 23 ottobre 2001: ‘Il petrolio e il gas non hanno nessun valore se non si trasferiscono. L’unica strada che ha un senso sia politico, quanto economico, è attraverso l’Afghanistan...’.”

“Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, la compagnia petrolifera argentina Bridas, diretta dal suo ambizioso presidente Carlos Bulgheroni, fu la prima impresa a sfruttare i giacimenti petroliferi del Turkmenistan, dove si trovano alcune delle maggiori riserve di gas naturale del mondo […] l’Afghanistan è il percorso più breve in direzione del golfo per il trasporto delle risorse di gas del Turkmenistan e del Uzbekistan dall’Asia centrosettentionale e dall’Asia centroccidentale.”

“Con grande disappunto della Bridas, l’UNOCAL rivolse la sua offerta direttamente ai leader regionali. L’UNOCAL costituì il proprio consorzio concorrente, presieduto dagli Stati Uniti, sostenuto da Washington, che comprendeva la Delta Oil dell’Arabia Saudita, insieme al principe saudita Abdullah ed al re Fahd.”

“Secondo Ahmed Rashid, ‘la vera influenza dell’UNOCAL sui talebani si basava sul fatto che il progetto aveva la possibilità d’essere riconosciuto dagli Stati Uniti, una cosa che i talebani volevano assicurarsi a qualsiasi costo. […] Nella primavera del 1996, dirigenti dell’UNOCAL portarono il leader uzbeco, il generale Abdul Rashid Dostum (un assassino di massa, responsabile nel dicembre 2001 del massacro di Dasht-i-Leili, in cui centinaia di prigionieri talebani furono asfissiati intenzionalmente nei container metallici dei camion su cui erano trasportati dai soldati americani e dell’Alleanza del Nord verso la prigione di Kunduz, in Afghanistan), a Dallas per discutere il passaggio dell’oleodotto attraverso i suoi territori del nord, controllati dall’Alleanza del Nord.”

“La concorrenza tra l’UNOCAL e la Bridas, come la descrive Rashid, ‘cominciò a riflettere la concorrenza all’interno della famiglia reale saudita”. Nel 1997, funzionari talebani si recarono due volte a Washington ed a Buenos Aires per essere ricevuti dall’UNOCAL e dalla Bridas.”

“Ancora una volta, la violenza avrebbe cambiato il corso degli avvenimenti. Come risposta al bombardamento delle ambasciate statunitensi a Nairobi ed in Tanzania (attribuito a Osama bin Laden, anche se, secondo fonti d’intelligence francese, l’attentato fu un lavoro del Mossad israeliano), il presidente Bill Clinton lanciò il 20 agosto 1998 dei missili contro un negozio vuoto in Afghanistan ed in Sudan. L’Amministrazione, allora, ruppe i rapporti diplomatici con i talebani e le Nazioni Unite imposero delle sanzioni.”

“Durante il restante periodo della presidenza Clinton, non vi fu da parte degli Stati Uniti, né da parte delle Nazioni Unite, un riconoscimento ufficiale dell’Afghanistan. E nessun progresso rispetto al tema dell’oleodotto.

“Fu allora che George W. Bush entrò alla Casa Bianca.

“Durante gli ultimi mesi dell’Amministrazione Clinton, i talebani erano ufficialmente un gruppo terrorista. Dopo quasi un decennio di feroce concorrenza tra il consorzio UNOCAL-CentGas, sostenuto dagli Stati Uniti, e l’argentina Bridas, nessun’impresa aveva trovato un accordo per costruire un oleodotto in Afghanistan […] George W. Bush ristabilì i rapporti con i talebani. Non bisogna stupirsi, dato che nel 1998 e nel 2000, l’ex presidente George H. W. Bush si recò in Arabia Saudita a nome del gruppo privato Carlyle Group, l’undicesimo maggior contrattista della Difesa degli Stati Uniti, incontrandosi in privato con la famiglia reale saudita e con la famiglia di Osama bin Laden, in base a quanto riferito nell’edizione del 27 settembre 2001 del Wall Street Journal.”

“In uno degli episodi più surrealisti e kafkiani degli avvenimenti precedenti l’11-S, il Washington Post cita Milt Bearden, agente della CIA, che aiutò l’insediamento dei mujaheddin afgani, lamentando il fatto che gli Stati Uniti non si erano presi il tempo per capire i talebani quando affermò: ‘Non sentimmo quello che cercavano di dirci […]. Non parlavamo una lingua comune. Noi dicevamo 'consegnate Bin Laden'. Loro dicevano: 'Fate qualcosa per aiutarvi a consegnarlo ’. Però c’è molto altro.”

“Di fatto, i rapporti tra l’Amministrazione Bush e il ‘terrorista’ e leader di Al Qaeda, Osama bin Laden, non furono mai così buoni.”

“L’evidenza che la guerra in Afghanistan, dove l’avarizia multinazionale si mescola all’avarizia ed alla crudeltà dei grandi del petrolio (BP, Shell, Exxon, Mobil, Chevron, ecc.) è semplicemente irrefutabile. Spaventa pensare che un angolo abbandonato dalla mano di Dio, controllato dai terroristi, possa trasformarsi in un punto dove si fondono gli interessi dell’Amministrazione Bush, della Bridas, dell’UNOCAL, della CIA, dei talebani, dell’Enron, dell’Arabia Saudita, del Pakistan, dell’Iran, della Russia e dell’India.”

Con l’epigrafe Un cowboy alla Casa Bianca, Daniel Estulin segnala che:

“Bush formò il suo gabinetto con personaggi dell’industria dell’energia con stretti legami nell’Asia Centrale (Dick Cheney, della Halliburton; Richard Armitage, dell’UNOCAL; Condoleeza Rice, della Chevron) ed è arrivato al potere grazie alla generosità delle corporazioni con diritti acquisiti nella regione, come l’Enron.”

“La partecipazione della famiglia Bush nella politica petrolifera del Medio Oriente e dell’Asia Centrale ed i suoi profondi legami con la famiglia reale saudita e la famiglia Bin Laden esistono da generazioni.”

“Come i bilderberger crearono la guerra del Yom Kippur con l’obbiettivo d’internazionalizzare il petrolio.”

“…I membri del Bilderberg non lasciano nulla in sospeso. Non lavorano su un piano quinquennale. Pianificano a lungo termine. All’inizio degli anni settanta, prepararono un piano B, un piano di distribuzione del petrolio che comprendeva gli Stati Uniti ad altri undici importanti paesi industrializzati, stabilendo un meccanismo in base al quale Allen sostiene quanto segue: ‘Per la prima volta nella storia americana, nel caso in cui ci fosse stato  un altro embargo del petrolio del Medio Oriente, il petrolio prodotto all’interno degli Stati Uniti sarebbe stato diviso ed assegnato ’.”

Epilogo del capitolo 4.

“La ’prova’ del 1973, preparata dai membri del Bilderberg, dimostra chiaramente che il petrolio sarà utilizzato come arma di controllo. Quanto è accaduto nel 1973 mise in guardia ‘la popolazione americana e le fece vedere quale controllo potevano esercitare sulla nazione i governi stranieri e le corporazioni multinazionali’, scrive David A. Rivera in Final Warning: A History of the New World Order.”

Nel capitolo 5 s’affronta:

“MATRIX: i Database ed il Programma di Conoscenza Totale dell’Informazione”

“In generale risulta molto più facile raggiungere un accordo se non ci sono ascoltatori. Non è una questione di segretezza, ma della capacità d’agire in maniera più efficace.

NEIL KINNOCK

commissario dell’Unione Europea

e membro del Bilderberg



“Il programma di Conoscenza Totale dell’Informazione (Total Information Awareness, TIA) del Pentagono è un sistema che parte da una frase codificata e implica la dissoluzione graduale delle apprezzate libertà individuali americane, difese dalla Costituzione, in favore di uno Stato globale, totalitario. La maggior parte dei dettagli di questo gigantesco sistema di spionaggio continua ad essere un mistero. Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, il TIA è diventato una rete di sorveglianza che è ‘rappresentativa di una più grande tendenza apparsa negli Stati Uniti ed in Europa: il flusso apparentemente inesorabile verso una società sotto sorveglianza ’.”

“L’asse principale della rete di Sorveglianza Totale è una nuova e straordinaria modalità denominata «miniera di dati» o scoperta della conoscenza, che prevede l’estrazione automatizzata d’informazione predittiva nascosta partendo da database.”

“Mettendo in pratica una capacità incomparabile nel processare miliardi di registri al secondo, Accurint ha compilato il più grande registro di dati di contatto accessibile del mondo. Accurint rintraccia oltre 20.000 milioni di registri che vanno dai traslochi più recenti agli indirizzi più vecchi risalenti ad oltre 30 anni fa.”

“…quando furono richieste maggiori informazioni, i responsabili dell’impresa si rifiutarono di svelare i dettagli più specifici sulla natura e sulle fonti dei dati.”

“Secondo Christopher Calabrese, del Consiglio del Programma per la Tecnologia e la Libertà dell’Unione Americana delle Libertà Civili, ‘Matrix […] trasforma ogni statunitense in un sospetto’.”

“L’Associated Press ha svelato che nel gennaio del 2003 il governatore della Florida, Jebb Bush, informò il vicepresidente Dick Cheney, Tom Ridge, che da lì a poco avrebbe giurato in qualità di segretario del nuovo Dipartimento della Sicurezza Nazionale, e il direttore dell’FBI Robert Mueller, del progetto segreto che avrebbe dimostrato il modo in cui le Forze di Sicurezza potevano utilizzare un programma informatico per catturare i ‘terroristi’.”

“Iberia”

“Dall’altra parte, Iberia, la principale compagnia aerea spagnola, è stata accusata di cedere informazioni confidenziali sui suoi passeggeri al governo degli Stati Uniti…”

“‘Gli Stati Uniti obbligano le compagnia a fornire dati sui viaggiatori’, Andy Sullivan, Reuters, 17 marzo 2004.”

“Allo stesso modo anche la NASA ha chiesto e ricevuto informazioni confidenziali sui dati dei passeggeri dei milioni di clienti della Northwest Airlines, con nomi, indirizzi, itinerari di viaggio e numeri delle carte di credito, con uno studio simile per una «miniera di dati» […] gli incidenti hanno provocato dozzine di litigi. Tutto ciò rappresentava inoltre una violazione della sua stessa politica.”

“‘La Northwest Airlines consegna alla NASA informazioni personali su milioni di passeggeri, la cessione viola la politica sulla privacy’, Electronic Privacy Information Center, 18 gennaio 2004.

“‘La Northwest Airlines cede dati sui passeggeri al governo, Jon Swartz, USA Today, 19 gennaio 2004.”

Un’epigrafe la dedica a:      

“Dettagli privati alla vista di tutti”

“Il commissario Almunia, il presidente Borrell e il presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, altro bilderberger abituale, sostennero una grande campagna a favore dell’approvazione dei diritti fondamentali, ipoteticamente consacrati dalla Costituzione Europea [...] Ciò che non hanno mai detto né Borrell, né Almunia, né Barroso al buon cittadino europeo è che in base all’articolo 51 tutti e ciascuno dei diritti possono essere sospesi se lo richiedono ‘­gli interessi dell’Unione’.”

“Tuttavia, c’è ancora molto da raccontare sulla vergognosa dimostrazione di tradimento da parte della Commissione Europea nei riguardi dei suoi stessi cittadini.”

“Controllo europeo delle telecomunicazioni: votazione nel Parlamento Europeo per accettare la raccolta dei dati e la sorveglianza da parte delle forze di sicurezza.

“La votazione sulla raccolta dei dati del 30 maggio 2002 (Nella precedente legislazione europea, i voti del PPE e PSE riunirono 526 eurodeputati su un totale di 626).

“Statewatch e Reporter senza Frontiere sono state le uniche organizzazioni che hanno informato di quelle che risultarono essere delle decisioni che danneggiano centinaia di milioni d’europei.”

“In linea di massima, la magniloquenza e la sfida dei socialisti sulle questioni del diritto nazionale e internazionale sono una farsa. L’alleanza dei gruppi del PPE e del PSE nel Parlamento Europeo ha dimostrato che sostengono le richieste dei governi della UE, invece d’agire in difesa della gente e difendere i diritti dei cittadini alla privacy e le libertà civili.”

“Javier Solana Madariaga, membro chiave del Gruppo di Bilderberg, ex segretario generale della NATO e segretario generale del Consiglio dell’Unione Europea/Alto Rappresentante per la Politica Comune sulla Sicurezza e sulla Difesa, con una decisione che la Federazione Internazionale dei Giornalisti semplicemente battezzò come «un colpo di Stato d’estate». Ricorda, lettore, che personaggi come Javier Solana non rappresentano il tuo interesse né gli interessi della Spagna.”

Estulin ha documentato tutto questo in 16 pagine.

Il suo libro comprende un epigrafe intitolata “Il mio finale”.

“La memoria creativa è l’avversario più sottile dello storico. La scusa di dimenticare governa e deforma tutto ciò che diciamo di ricordare apertamente. L’esistenza e il mondo sembrano giustificarsi solo come fenomeno estetico. Questo  implica non la vita per la vita, ma un contrasto acuto all’interpretazione morale dell’esistenza e del mondo.

“Amos Oz, probabilmente il più noto romanziere israeliano, ha fatto questa osservazione: ‘Lì dove la guerra si chiama pace; lì dove l’oppressione e la persecuzione si chiamano sicurezza, e l’assassinio, liberazione, l’inquinamento del linguaggio precede e prepara l’inquinamento della vita e della dignità. Alla fine, lo Stato, il regime, la classe o le idee restano intatti mentre si distrugge la vita umana’.”

“Se la democrazia è il governo del popolo, gli obbiettivi segreti dei governi e dei sinistri gruppi di pressione sono incompatibili con la democrazia. La stessa idea di sfere d’influenza clandestine all’interno del governo che intraprendono campagne segrete contro l’umanità è, per tanto, estranea alla nozione di libertà e dev’essere combattuta con entusiastica determinazione, a meno che non desideriamo ripetere i funesti errori di un passato non così lontano.”

“In una società sempre più smembrata, esistono alcuni elementi che permettono di sottolineare ciò che condividiamo, ciò che abbiamo in comune, e permettono farlo direttamente, con drammatica intensità. La dignità umana e una genuina ansia di libertà che si comprende immediatamente in qualsiasi parte del mondo e non ha bisogno di traduzione, sono alcuni degli aspetti più preziosi della tradizione universale. Merita tutto il sostegno  che possa ricevere.

“Alla fine, se criticare gli aspetti arroganti, irriflessivi ed arbitrari della società totalitaria fa in modo che a volte ci sia chi si prenda gioco di te e t’etichetti come «anti-tutto», dovrei considerarlo come una onorevole distinzione. Graham Greene ha colpito nel segno quando ha detto che  «lo scrittore dev’essere pronto a cambiare fazione in qualsiasi momento. La sua missione è difendere le vittime e le vittime cambiano».

“DANIEL ESTULIN”

Al termine dedica otto pagine e mezze alla memoria di suo nonno.

“É stata l’ultima volta che lo vidi vivo. Un anziano di corporatura normale, novantasei anni d’età, seduto sul suo sgangherato divano, guardando attraverso i suoi  occhiali esagerati, incontrando il mio sguardo, però appena capace di riconoscere i miei occhi. Era vivo perché si muoveva e parlava, o piuttosto perché faceva uno sforzo inumano per unire le lettere, che si sparpagliavano nei luoghi più reconditi delle profondità della coscienza che le rimaneva e si negavano con testardaggine ad unirsi per formare composizioni coerenti. Negli ultimi mesi della sua lunga vita, mio nonno, un uomo che si esprimeva con chiarezza e a cui piaceva l’humour e la discussione, gli mancavano letteralmente le parole. In una specie d’atto di crudeltà finale, il cancro gli rubò il linguaggio, prima di rubargli la vita.

“Con in mano il mio biglietto aereo per ritornare in Spagna, passai da casa sua per salutarlo. Nella mia ultima visita non parlammo molto. Non trovavo le parole giuste. Ero senza fiato e facevo fatica a respirare perché sapevo che non lo avrei mai più rivisto. ‘Addio’ era una espressione troppo semplice e troppo atroce.

“Sul tavolo del soggiorno, appoggiata contro il muro, c’era una fotografia dei miei nonni, fatta poco dopo il loro arrivo in Canada nel 1983. Mia nonna era deceduta da poco più di un anno. Mi nonno, in quel momento malato grave, non si è mai più ripreso dalla perdita di chi aveva amato profondamente per oltre quaranta anni.”

“Cercando in tutti i modi di non scoppiare a piangere, continuo ricordando a stesso che queste pagine sono una rivendicazione dell’onestà contro la crudeltà e l’opportunismo. L’argomento principale non è la politica e non è nemmeno una critica aperta al totalitarismo, bensì il battito del cuore di un uomo, e per questo gli rendo omaggio. Perciò dovrebbe essere letto.

“La morte clinica di mio nonno fu constatata il 18 aprile 1995. Si suppone che fu l’ultimo pomeriggio che era stato se stesso, come disse Auden parlando del giorno in cui morì Yeats: ‘Si è trasformato nei suoi ammiratori.’ Lui si trasformò in un ricordo; scomparve nelle profondità del suo nome. È uno dei misteri della morte, che dovrebbe comportare una differenza minima per tutti, tranne che per i congiunti di quella persona.”

“Come tutti noi, la gente muore come minimo due volte: fisicamente e concettualmente. Quando il cuore smette di battere ed inizia l’oblio. I più fortunati, i più grandi, sono coloro per cui la seconda morte è rinviata considerevolmente, forse indefinitamente […] Arrivarono telefonate da tutti i paesi e dagli angoli immaginabili del Pianeta, un tributo all’infinita ammirazione che lui, mio nonno, un ex agente del controspionaggio del KGB, suscitò in quelle persone in cui influì in vita.”

“Suo nonno era un soldato tra soldati. Difese per venticinque anni l’impero zarista, Alessandro II ed Alessandro III. Mio nonno ha seguito la tradizione militare della famiglia. Partecipò alla Rivoluzione, alla guerra civile russa ed alle guerre mondiali. Mentre difendeva Minsk nelle prime settimane della Seconda Guerra Mondiale, tutta la sua famiglia, undici fratelli e sorelle, suo padre, sua madre e una nonna di centoquattro anni d’età, furono sterminati dai nazisti a Karasy-Bazar, in Crimea.”

“La sua era realmente una vita. Non si limitava semplicemente a vivere.”  

“Mio nonno si era sposato una volta, nel 1930. Aveva avuto tre figli. In quel momento arrivò la guerra. Combatté in Bielorussia, difese Brest, però l'obbligarono a ritirarsi con quello che rimaneva dell'Armata Rossa, a causa dell’avanzata tedesca. Ad un certo momento, nel caos che ne risultò, perse le tracce della sua famiglia. Una madre e tre bambini di otto, cinque e tre anni, non potevano muoversi così velocemente come l'Armata Rossa o come i soldati nazisti. Furono catturati dai nazisti, inviati in un campo di concentramento e sterminati.  

“La Seconda Guerra Mondiale, come dimostro in questo libro e come ho evidenziato ampiamente nel mio primo libro sul Club Bilderberg, fu astutamente finanziata dai Rockefeller, dai Loeb e dai Warberg. Il principe Bernhard, fondatore del Club Bilderberg, era anch’egli implicato. Era un nazista. La famiglia reale britannica simpatizzava nella sua maggioranza con i nazisti, come la maggior parte dell'Eastern Establishment "liberale" degli Stati Uniti, l'impalcatura plutocratica che domina la vita economica, politica e sociale di quel paese. Hitler, la bestia, fu creata dagli stessi che oggi partecipano in gran segreto alle riunioni del Club Bilderberg, del CFR e della Commissione Trilaterale. La storia, per questa gente, è una lavagna in bianco in cui defecare contro l'angoscia degli altri. Qualcuno può incolparmi per disprezzare tanto il Bilderberg ed i suoi omologhi?”  

“Nel mio caso, mio nonno continua ad essere la mia pietra angolare – il compagno di viaggio - perfino dopo la morte. È tanto assente come presente.  

“Il tempo e lo spazio, i trucchi del mondo ferito dappertutto, il mucchio di residui che chiamiamo storia che rappresentano anche i suoi successi. Sono i suoi successi. Come il tempo, conservano la magia che lo fa scomparire.  

“Mi ricordo di lui soprattutto quando arriva il suo compleanno. Però per me quest’anno è diverso. L'età è un'accumulazione di vita e di perdita. L'età adulta è una serie di linee incrociate. Ho oltrepassato una soglia. D’ora in poi, sono solo…”  

Ho raccolto nella seconda parte di questa Riflessione moltissime delle righe finali del suo libro. Spiegano il suo disprezzo per l'odiosa istituzione del Club Bilderberg.  

È terribile pensare che le intelligenze ed i sentimenti dei bambini e dei giovani degli Stati Uniti siano mutilati in quel modo.  

Bisogna ora lottare per evitare che siano condotti ad un olocausto nucleare e recuperare il più possibile la loro salute fisica e mentale ed ideare le forme in cui gli esseri umani siano liberati per sempre da un destino così terribile.  



Fidel Castro Ruz
18 Agosto 2010
5 e 54 p.m.

Date: 

18/08/2010