Presidentessa argentina ha concluso la sua visita ufficiale a Cuba
La presidentessa argentina, Cristina Fernandez, ha terminato la sua visita ufficiale a Cuba con un incontro coi borsisti del suo paese che studiano scienze mediche alla scuola di medicina. L'agenda della mandataria ha incluso questo mercoledì una visita alla Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM), per poi andare in Venezuela, dove si incontrerà col suo omologo Hugo Chavez. La vigilia, la Fernandez ha difeso l'integrazione regionale come strumento del rinascere latinoamericano nell'epoca di cambiamento che vive il mondo.
La mandataria ha respinto le formule globalizzate ed omogenee, ed ha fatto un appello ai suoi colleghi latinoamericani perché approfittino una congiuntura mondiale che vuole idee ed azioni specifiche di ogni cultura. Ha assicurato che l'America Latina ha la speranza di una nuova realtà, grazie alla volontà politica di governi come quelli della Bolivia, Ecuador, Venezuela, Brasile, Paraguay ed Uruguay. Inoltre, ha considerato giusto il fatto della sua presenza in Cuba il giorno della presa di posizione di Barack Obama come presidente degli Stati Uniti, elezione che di per sé costituisce un cambiamento. Ha affermato che il mondo sperimenta dei cambiamenti vertiginosi, come il fallimento del capitalismo di mercato che chiede la costruzione di nuovi modelli di negoziazione e complementazione tra i paesi. Emerse inoltre lo sviluppo tecnologico e scientifico raggiunto da Cuba nonostante l’isola sia vittima di un bloqueo mai conosciuto prima nella storia, in allusione al bloqueo statunitense contro l'Isola.
La Fernandez ha puntualizzato che deve esistere tra i due stati una forte complementarità, cooperazione, integrazione e scambio tecnologico ed ha aggiunto che la sfida dei popoli emergenti, è creare un nuovo modello di commercio. Si è pronunciato per la necessità dell'integrazione, associazione e cooperazione Sud-Sud come elemento fondamentale per un mondo che sta cambiando ed alcuni non vogliono comprendere che è in forma definitiva. Ha affermato che la sua visita a Cuba vuole essere un’attestazione del nuovo mondo e dell'inizio di una nuova tappa nelle relazioni cubano-argentine. I nostri popoli sono ben identificati, non solo per la leggendaria figura di Ernesto Che Guevara-e può sembrare raro menzionarlo in un seminario di imprenditori - bensì per l'immenso affetto e simpatia che i due popoli hanno scambiato e continueranno a scambiarsi, ha concluso.