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La solidarietà medica cubana è giunta a quasi un terzo dell’umanità

Sono 1 988 milioni le persone nel mondo, quasi un terzo dell’umanità che sono state assistite dal personale della Salute cubano durante i sei decenni di collaborazione medica offerta dall’Isola all’estero, ha scritto il dottor Jorge Delgado Bustillo, direttore dell’Unità Centrale di Cooperazione Medica (UCCM), in una pubblicazione del sito web del Ministero di Salute Pubblica (Minsap).
 
I professionisti  sanitari dell’Isola grande delle Antille, in 60 anni di cooperazione, hanno realizzato più di 14 500 000 operazioni chirurgiche, 4 470 000 parti e hanno salvato 8 700 000 vite, risultati che elevano il prestigio della medicina cubana nell’ambito internazionale,  segnala la nota del Minsap.
 
Attualmente  30 407 professionisti della salute di Cuba lavorano in 66 nazioni distribuiti nelle brigate mediche permanenti e altre del Contingente Henry Reeve.
 
Da quando è cominciata la pandemia della COVID-19, l’Isola ha inviato 56
Brigte mediche e circa  2 500 dottori in 30 paesi dell’America Latina e dei Caraibi, Europa, Asia, Africa e Medio Oriente, con l’obiettivo di combattere la propagazione e la mortalità del SARS-COV-2, mostrando eccellenti risultati e ottenendo riconoscimenti da parte della popolazione e del autorità di queste nazioni.
 
La collaborazione medica cubana è iniziata ufficialmente nel 1963, con l’invio di brigate sanitarie  nell’allora recentemente costituita  Repubblica dell’Algeria  Democratica e Popolare,  anche se tre anni prima Cuba aveva inviato un contingente di dottori nella città del Cile di Valdivia, per assistere i danneggiati da un devastante terremoto che colpì quella città australe.
 
Il 19 settembre del 2005, il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, costituì formalmente il Contingente Internazionale dei Medici Specializzati in Situazioni di Disastri e Gravi Epidemie, Henry Reeve, per offrire aiuti umanitari urgenti ai danneggiati dal passaggio dell’uragano Katrina  nel sud degli Stati Uniti.
 
Il governo di George Bush non accettò l’offerta del popolo cubano, con il costo di migliaia di vite umane che si potevano salvare nella città di Nuova Orleans.
 
Il Contingente Henry Reeve senza dubbio è stato presente nelle più complesse  situazioni d’emergenza sanitaria internazionale come nel caso dell’assistenza medica in Paquiistan dopo il terribile terremoto  del 2005, e ad Haiti dopo il catastrofico sisma e la successiva epidemia  di colera scatenata dopo il disastro naturale, e in Sierra Leona, Liberia e Guinea Conakry, durante l’epidemia di ebola, nel 2014. (GM/Granma Int.)

Fonte: 

Granma Internacional

Data: 

25/02/2021