Violenza e sessualità centrano i dibattiti nel congresso cubano di Genere
Il I Congresso Ibero-cubano di Genere, Salute, Educazione e Sviluppo Umano continua oggi in questa capitale nel suo secondo giorno di sessioni, con lo sviluppo di relazioni collegate con la sessualità e la violenza.
Esperti spagnoli e cubani impartiranno delle conferenze sul tema e si realizzeranno vari tavoli coordinati, tra le quali sottolinea uno relazionato col Genere ed i mezzi di comunicazione, ed un altro sull’educazione e prevenzione dell’AIDS.
Durante la giornata inaugurale, Mariela Castro Espin, direttrice del Centro Nazionale di Educazione Sessuale (CENESEX), sottolineò la necessità di istituire l'educazione sessuale dentro le politiche di stato per ottenere uno sviluppo integrale della personalità.
L'esperta ha ricordato le principali tappe del processo per rendere istituzionale l'educazione sessuale a Cuba negli ultimi 50 anni, come elemento di politica sociale, come una valutazione delle sue principali sfide. Ha risaltato le caratteristiche del programma nazionale della specialità, il suo carattere multidisciplinare, la sua applicazione intersettoriale, il suo carattere storico, la sua prospettiva di genere e il suo referente scientifico, che gli permette di sviluppare l'educazione della sessualità senza elementi di discriminazione, nelle differenti tappe della vita e come parte della formazione integrale dell'individuo.
Ha spiegato inoltre quali sono le sfide attuali della politica cubana in questa sfera, tra i quali sottolinea l'implementazione di azioni fautrici del cambiamento di soggettività e condotte in uomini e donne, in ogni momento del loro ciclo vitale, nei differenti contesti sociali e geografici.
La strategia cubana di sviluppo integrale, come progetto socialista, è stato il supporto della politica nazionale di educazione sessuale. Ciò ha contribuito a debilitare le fondamenta della cultura patriarcale, ma non alla sua sparizione completa, ha affermato la Castro Espin.
Esperti spagnoli e cubani impartiranno delle conferenze sul tema e si realizzeranno vari tavoli coordinati, tra le quali sottolinea uno relazionato col Genere ed i mezzi di comunicazione, ed un altro sull’educazione e prevenzione dell’AIDS.
Durante la giornata inaugurale, Mariela Castro Espin, direttrice del Centro Nazionale di Educazione Sessuale (CENESEX), sottolineò la necessità di istituire l'educazione sessuale dentro le politiche di stato per ottenere uno sviluppo integrale della personalità.
L'esperta ha ricordato le principali tappe del processo per rendere istituzionale l'educazione sessuale a Cuba negli ultimi 50 anni, come elemento di politica sociale, come una valutazione delle sue principali sfide. Ha risaltato le caratteristiche del programma nazionale della specialità, il suo carattere multidisciplinare, la sua applicazione intersettoriale, il suo carattere storico, la sua prospettiva di genere e il suo referente scientifico, che gli permette di sviluppare l'educazione della sessualità senza elementi di discriminazione, nelle differenti tappe della vita e come parte della formazione integrale dell'individuo.
Ha spiegato inoltre quali sono le sfide attuali della politica cubana in questa sfera, tra i quali sottolinea l'implementazione di azioni fautrici del cambiamento di soggettività e condotte in uomini e donne, in ogni momento del loro ciclo vitale, nei differenti contesti sociali e geografici.
La strategia cubana di sviluppo integrale, come progetto socialista, è stato il supporto della politica nazionale di educazione sessuale. Ciò ha contribuito a debilitare le fondamenta della cultura patriarcale, ma non alla sua sparizione completa, ha affermato la Castro Espin.
Fonte:
Prensa Latina
Data:
10/06/2010