Mezzi cubani di stampa sottolinearono oggi un messaggio del presidente venezuelano, Hugo Chavez, che informò il suo paese che l'operazione alla quale è stato sottomesso qui risultò un grande successo e si trova in un buon stato di salute. “Sono soddisfatto, qui mi trattano molto bene, lo stesso Fidel mi ha detto che dovevo riposare. Fidel e Raul sono in attesa di tutti i dettagli”, assicurò il mandatario in un contatto telefonico con Telesur, come afferma una nota divulgata nel quotidiano Granma, Radio Rebelde e Radio Reloj.   
 
Fortunatamente Cuba ha uno dei sistemi della sanità più avanzati, non solo di questo continente bensì del mondo, cosicché mi sono ammalato in un buon posto, ha detto Chavez.   
 
Specificò che “ieri passai un giorno difficile, il primo giorno postoperatorio, perfino mi sono alzato e dovetti ritornare a letto per la nausea. Oggi, invece, sono stato più di un'ora fuori dal letto”.   
Offrendo dettagli della sua convalescenza ha detto che è stata una fortuna che non si è diffusa un'infezione da questo ascesso pelvico. Fortunatamente, la biopsia è negativa”.   
 
Puntualizzò che il suo ritorno dipenderà dall'evoluzione, è una lesione difficile e non bisogna affrettarsi. Io sto bene, in piene facoltà, se mi sentissi con le mie facoltà diminuite per continuare nel Governo io stesso prenderei la decisione di chiedere la sostituzione.   
 
Il capo dello Stato ringraziò il popolo venezuelano per le manifestazioni di appoggio, ed ha fatto un appello al risparmio elettrico, ed ad essere attenti ai sabotaggi, perché ci sono settori apolidi, dell'estrema destra, che possono prestarsi per qualunque cosa. Ugualmente, sottolineò le dimostrazioni di affetto del popolo cubano.   
 
Chavez istruì il cancelliere Nicolas Maduro che si trovava in un’intervista della giornalista Patricia Villegas sul set di Telesur, di accelerare tutti i programmi sociali in marcia in Venezuela.   
 
“Che niente si trattenga, tutto il contrario, acceleriamo”. Annunciò che ha conversato in varie opportunità durante il giorno di ieri col vicepresidente Elias Jaua ed anticipò all'opinione pubblica che ha appena promulgato la Legge di indebitamento ufficiale che uscirà oggi nella Gazzetta Ufficiale.   
 
“Tutto deve muoversi, tutte le missioni, sull’abitazione, sull’agricoltura, sulla produzione nazionale, sulla sanità, sull'educazione e sulla protezione alla famiglia”, ha affermato.   
 
“Per quelli che dicono che devo  lasciare la Presidenza, dovranno lavorare duramente per ottenerlo”, ha concluso.