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Presidente haitiano soddisfatto con i risultati del Vertice UNASUR

Il presidente haitiano, Renè Preval, è ritornato al suo devastato paese soddisfatto con gli accordi dell'Unione delle Nazioni Sud-Americane (UNASUR) per creare un fondo di 100 milioni di dollari ed una strategia di azioni per Haiti.

La distruzione della capitale di questo paese caraibico per il terremoto del 12 gennaio che ha causato più di 200 mila morti, centinaia di migliaia di feriti e più di un milione di danneggiati, è stata qualificata qui come la maggiore tragedia nella storia americana. 

La riunione straordinaria del blocco regionale, effettuata martedì in questa capitale su richiesta del mandatario ecuadoriano, Rafael Correa, come Presidente Pro Tempore dell’UNASUR, ha approvato un programma di 13 punti con le priorità date per il governo haitiano. 

“Sono estremamente soddisfatto perché siamo giunti a conclusioni molto concrete. So che ci sono contribuzioni che saranno più veloci delle altre perché questo è un lavoro gigantesco e non si può fare in due giorni”, ha segnalato Preval. 

Nella dichiarazione promossa all'unanimità, i Capi di Stato o di Governo, Cancellieri e rappresentanti dei 12 paesi della regione hanno sollecitato alla Banca Interamericana di Sviluppo (BID) un altro credito agevolato di 200 milioni di dollari per necessità urgenti di Haiti. 

I paesi sud-americani hanno deciso di soddisfare in maniera prioritaria ed immediata i tre assi esposti in questa riunione dal presidente haitiano, in quanto all'appoggio in infrastruttura ed energia, agricoltura per ottenere la sicurezza alimentare e la salute. 

I paesi dell’UNASUR invieranno, immediatamente, tende appropriate alle necessità che si presenteranno e procederanno con la costruzione di rifugi, per rispondere all'urgente necessità di case in questa nazione caraibica, prossima all'inizio delle piogge. 

Ha assicurato Preval che il processo di decentralizzazione è una priorità, di lì la domanda di appoggio nella costruzione di strade, e ha introdotto il concetto di rifondazione che include il possibile trasferimento della capitale devastata verso zone che offrano maggiore sicurezza sismica. 

I governi sud-americani hanno fatto anche un appello a tutti i paesi creditori, specialmente gli organismi multilaterali, per condonare i debiti che ha Haiti, e si sono pronunciati per appoggiare la diversificazione di fonti energetiche e la ricostruzione della sede del governo.

Fonte: 

Prensa Latina

Data: 

10/02/2010