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Posada Carriles: insolito verdetto, afferma antiterrorista cubano

Come insolito ha qualificato Antonio Guerrero, uno dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri negli Stati Uniti, il verdetto di assoluzione per il criminale internazionale Luis Posada Carriles.  Ha detto che ne El Paso, in Texas, si portò a termine solo un giudizio teatrale contro Posada Carriles per mentire alle autorità di Immigrazione.  

Tuttavia, precisò in un messaggio che circolò la vigilia tra centinaia di amici nel mondo, “noi Cinque conosciamo molto bene quello che è un giudizio di fronte ad una giuria di 12 persone in questo paese”.  

Guerrero, sentenziato nuovamente a 21 anni, 10 mesi e 5 anni di libertà condizionata il 13 ottobre 2009 nella Corte del Distretto Meridionale della Florida, mette in dubbio che cosa faranno con tutto quello che si dimostrò lì, a El Paso.

Gli argomenti presentati nella vista evidenziarono la complicità di Posada Carriles negli atti terroristici contro Cuba nel 1997, nei quali perse la vita Fabio di Celmo, giovane turista italiano.  
Ma vari punti interrogativi ora rimangono aperti, ha spiegato domandandosi se il governo statunitense oserebbe appellarsi alla decisione, che non è contro un bugiardo ma bensì contro un terrorista.  
Ha discusso in questo senso, se Washington metterà a funzionare tutta la sua forza per appellarsi a tale verdetto, come lo ha fatto nel caso dei Cinque quando respinse il giudizio unanime della Corte di Atlanta in agosto del 2005.  

In quell'occasione l’XI Circuito di Atlanta, in Georgia, revocò la sentenza di Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez e René Gonzalez, ed ordinò un nuovo giudizio fuori da Miami.

Giustamente ne El Paso si è prodotta una rivelazione importante, quando una funzionaria del Dipartimento di Sicurezza confessò che aveva sollecitato nel 2005 alla fiscale Caroline Heck Miller che processasse Posada Carriles per le sue attività criminali, ma lei si negò.

La Heck Miller è stata la stessa fiscale che ha esatto le peggiori punizioni per i Cinque quando sono stati giudicati nel 2001.  
Su questo momento, ricordò Guerrero nel suo messaggio che il processo contro di lui ed i suoi quattro fratelli di causa durò più di sette mesi ed allora sentirono che non era possibile che li trovassero colpevoli di fatti che non commisero mai.

Tuttavia, quella giuria stava lì non per ascoltare né per deliberare niente, quella giuria aveva già un pregiudizio formato da anni vivendo in una città nella quale parlare bene di Cuba è quasi un delitto, ha sottolineato.

Il passato 3 marzo sono stati presentati davanti alla Corte del Distretto Meridionale della Florida un memorandum in appoggio alla mozione per annullare la sentenza di Antonio Guerrero ed una dichiarazione giurata di Gerardo Hernandez, nella quale appoggiano la loro innocenza.  

Hernandez, Guerrero, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez e Renè Gonzalez, compiono una condanna arbitraria ed ingiusta che in complesso somma 99 anni e due ergastoli.  

Sono stati arrestati il 12 settembre 1998, per informare sui piani criminali contro Cuba organizzati da gruppi estremisti con sede in territorio statunitense.

Fonte: 

Prensa Latina

Data: 

12/04/2011