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Mandela, un gigante tra gli uomini

José Ramón Machado Ventura, secondo segretario del Comitato Centrale del Partito e vicepresidente dei  Consigli di Stato e dei Ministri, ha presieduto la cerimonia in onore dell’ex  presidente sudafricano

La Sala Universale del Ministero delle Forze Armate Rivoluzionarie è stata lo scenario ieri, mercoledì 11,  di una gala politico-culturale per ricordare la vita dello scomparso  ex presidente sudafricano Nelson Mandela, divenuto un simbolo mondiale della resistenza e della dedizione ala lotta per la libertà piena dell’uomo e contro l’oppressione razziale.

La Sala Universale del Ministero delle Forze Armate Rivoluzionarie è stata la sede della serata di gala  politico-culturale, in omaggio a Mandela.
La Sala Universale del Ministero delle Forze Armate Rivoluzionarie è stata la sede della serata di gala  politico-culturale, in omaggio a Mandela.

Durante la cerimonia, presieduta da José Ramón Machado Ventura, secondo segretario del Comito Centrale del Partito e vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Salvador Valdés Mesa, membro del Burò Politico e vicepresidente del Consiglio di Stato, ha ricordato la visita realizzata da Mandela a Cuba nel 1991 e le sue parole nella manifestazione centrale per il 26 di Luglio, a Matanzas, nelle quali assicurò che la vittoria  de Cuito Cuanavale aveva marcato l’andamento della lotta per la liberazione de continente africano  dal giogo del apartheid e che, sin dai suoi giorni iniziali, la Rivoluzione Cubana era stata fonte d’ispirazione per tutti i popoli amanti della libertà.

Inoltre ha segnalato la profonda amicizia tra il primo presidente negro del Sudafrica e il nostro leader storico Fidel Castro.

Valdés Mesa ha fatto un riferimento alle parole pronunciate dal Generale d’Esercito Raúl Castro nella cerimonia funebre realizzata martedì 10, nello stadio di Soweto, quando si è riferito Mandela come a un profeta dell’unità, la riconciliazione e la pace, e ad un esempio insuperabile per i popoli dell’America Latina e dei Caraibi, che avanzano verso l’integrazione rispettosa della loro diversità.

Durante la cerimonia, hanno parlato vari ambasciatori d’Africa, America Latina e  Caraibi, Asia ed Europa, che hanno definito  Mandela un gigante tra gli uomini che ha reso realtà il sogno dell’armonia razziale.

Madiba non ha mai odiato nè ha voluto vendicarsi di qualcuno, ma ha seminato amore e perdono per tutta umanità ha sottolineato l’ambasciatore di Djibuti, Ayeid Mousseid Yahya, decano del corpo diplomatico africano accreditato in Cuba.

L’ambasciatore sudafricano, Napthal Manana, ha ringraziato per le manifestazioni di solidarietà delle autorità e del popolo cubano con il Governo di Pretoria, ed ha ratificato che le relazioni tra i due paesi saranno sempre marcate dalla grande amicizia che unisce i nostri leaders.

Erano presenti alla cerimonia i membri del Burò Politico del Partito Esteban Lazo Hernández, presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare e il generale di corpo d’esercito Ramón Espinosa Martín, viceministro delle Forze Armate Rivoluzionarie; i vicepresidenti del Consiglio dei Ministri Ulises Rosales del Toro e Antonio E. Lussón; il membro del Comitato Centrale Jorge Risquet e Marcelino Medina, ministro interino delle Relazioni estere tra i vari dirigenti del Governo cubano.

Inoltre erano presenti funzionari del Minrex, cadetti, giovani sudafricani che studiano nella ELAM ed altri invitati. (Traduzione Granma Int.)

Fonte: 

Granma Internacional

Data: 

12/12/2013