Il giornalista spagnolo Ignacio Ramonet affermò oggi in questa capitale che l'umanità sarà grata con Fidel Castro perché il suo amore verso di lei lo spinse a fare di tutto per migliorarla.
 
Il suo decesso è devastante per persone come me, per il popolo cubano e per migliaia e migliaia nel mondo, assicurò l'intellettuale in dichiarazioni al programma radio- televisivo Mesa Redonda, prima di partire verso il suo paese.  
 
È un leader molto internazionale, e questo si osserva nelle sue idee, per esempio quella di inviare i medici cubani nel mondo, ha detto.  
 
Per me, disse, Fidel fu una guida ed un riferimento permanente. È una specie di genio politico, un gran stratega, un maestro, con lui imparai a pensare. La mia formazione politica ed intellettuale gliela devo, aggiunse.  
 
Lo scrittore di Cento Ore con Fidel sottolineò, inoltre, la sensibilità ecologista del leader storico della Rivoluzione.  
 
“Ricordo il suo discorso nel primo Vertice della Terra a Rio de Janeiro (1992) dove anticipò quello che è il principale problema di oggi cioè il cambiamento climatico, che mette in pericolo l’umanità”, precisò .  
 
Gli Stati Uniti non ottennero il loro obiettivo di cambiare il sistema politico di Cuba e sconfiggere Fidel Castro e non solo questo, dovette ammettere dopo più di 50 anni che si erano sbagliati e che dovevano stabilire relazioni di uguaglianza, ha concluso.