Lettori del The New York Times avversi al bloqueo degli USA contro Cuba
Il bloqueo degli Stati Uniti contro Cuba è un fiasco fossilizzato dell'epoca della Guerra Fredda, ha affermato oggi un lettore in una lettera inviata al quotidiano The New York Times.
I criteri che appaiono nelle sezione “Lettere” dell'influente giornale, coincidono col rifiuto crescente a questa politica unilaterale di Washington contro l'isola caraibica, che è rimasta inalterata durante 11 amministrazioni tanto democratiche come repubblicane.
Gli Stati Uniti stanno perdendo opportunità e credibilità a causa di mantenere il bloqueo a dispetto della condanna universale, ha sottolineato la missiva che è favorevole ad un avvicinamento dei nessi tra entrambe le nazioni.
Un passo importante per un dialogo serio, ed una dimostrazione di buona fede delle due parti –ha precisato la missiva - sarebbe liberare i tre cubani (Gerardo Hernandez, Ramon Labañino ed Antonio Guerrero) imprigionati nelle carceri federali da 16 anni.
A sua volta che anche sia liberato l'impiegato dell'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale Alan Gross (imprigionato in Cuba dal 2009, condannato dai tribunali cubani per delitti contro la sicurezza dello Stato).
Una volta che saranno liberi, i loro rispettivi governi potranno parlare di commercio, educazione, sanità ed i diritti umani. Tutti c'avvantaggeremo, ha scritto la lettrice, che si firma Linda Backiel, avvocata di Porto Rico.
Un'altra lettera proviene da un ex membro del personale del Congresso.
Ha indicato che ha avuto il privilegio di viaggiare a Cuba in una missione di investigazione in giugno.
Il nostro gruppo ha visitato i cubani nelle loro case e posti di lavoro ed ha visto in prima persona come le riforme economiche stanno migliorando le vite di molte donne cubane e le loro famiglie, ha detto Jirair Ratevosian, che ha appartenuto alla squadra della rappresentante democratica Barbara Lee.
Come gli statunitensi, i cubani si sforzano per avere una vita degna (...). tuttavia, la nostra politica arcaica ed inefficace verso il nostro vicino resiste contro queste aspirazioni, ha concluso.
Inoltre, un messaggio riferisce che la strada verso la normalizzazione delle relazioni, una cosa che dobbiamo fare per avere successo, è avvicinarci ai cubani con molto più rispetto che nel passato.
Per il lettore, chiamato Manuel R. Gomez, ha enfatizzato che Cuba ha una mentalità di assedio comprensibile, dopo decadi nelle quali il paese più poderoso del mondo ha tentato di intimorire ed imporre un cambiamento di regime.
Come ha commentato, è ora che abbandoniamo questi atteggiamenti che risalgono a prima del 1959.
Il bloqueo economico, commerciale e finanziario contro Cuba ha ricevuto il rifiuto della comunità mondiale nella votazione nell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 28 ottobre.
Nel plenario del massimo organismo multilaterale 188 dei 193 paesi che l'integrano hanno appoggiato la risoluzione sulla necessità di mettere fine alla misura di asfissia contro l’isola caraibica.
I criteri che appaiono nelle sezione “Lettere” dell'influente giornale, coincidono col rifiuto crescente a questa politica unilaterale di Washington contro l'isola caraibica, che è rimasta inalterata durante 11 amministrazioni tanto democratiche come repubblicane.
Gli Stati Uniti stanno perdendo opportunità e credibilità a causa di mantenere il bloqueo a dispetto della condanna universale, ha sottolineato la missiva che è favorevole ad un avvicinamento dei nessi tra entrambe le nazioni.
Un passo importante per un dialogo serio, ed una dimostrazione di buona fede delle due parti –ha precisato la missiva - sarebbe liberare i tre cubani (Gerardo Hernandez, Ramon Labañino ed Antonio Guerrero) imprigionati nelle carceri federali da 16 anni.
A sua volta che anche sia liberato l'impiegato dell'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale Alan Gross (imprigionato in Cuba dal 2009, condannato dai tribunali cubani per delitti contro la sicurezza dello Stato).
Una volta che saranno liberi, i loro rispettivi governi potranno parlare di commercio, educazione, sanità ed i diritti umani. Tutti c'avvantaggeremo, ha scritto la lettrice, che si firma Linda Backiel, avvocata di Porto Rico.
Un'altra lettera proviene da un ex membro del personale del Congresso.
Ha indicato che ha avuto il privilegio di viaggiare a Cuba in una missione di investigazione in giugno.
Il nostro gruppo ha visitato i cubani nelle loro case e posti di lavoro ed ha visto in prima persona come le riforme economiche stanno migliorando le vite di molte donne cubane e le loro famiglie, ha detto Jirair Ratevosian, che ha appartenuto alla squadra della rappresentante democratica Barbara Lee.
Come gli statunitensi, i cubani si sforzano per avere una vita degna (...). tuttavia, la nostra politica arcaica ed inefficace verso il nostro vicino resiste contro queste aspirazioni, ha concluso.
Inoltre, un messaggio riferisce che la strada verso la normalizzazione delle relazioni, una cosa che dobbiamo fare per avere successo, è avvicinarci ai cubani con molto più rispetto che nel passato.
Per il lettore, chiamato Manuel R. Gomez, ha enfatizzato che Cuba ha una mentalità di assedio comprensibile, dopo decadi nelle quali il paese più poderoso del mondo ha tentato di intimorire ed imporre un cambiamento di regime.
Come ha commentato, è ora che abbandoniamo questi atteggiamenti che risalgono a prima del 1959.
Il bloqueo economico, commerciale e finanziario contro Cuba ha ricevuto il rifiuto della comunità mondiale nella votazione nell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 28 ottobre.
Nel plenario del massimo organismo multilaterale 188 dei 193 paesi che l'integrano hanno appoggiato la risoluzione sulla necessità di mettere fine alla misura di asfissia contro l’isola caraibica.
Fonte:
Prensa Latina
Data:
01/11/2014