L’Avanguardia artistica e intellettuale ha molto da apportare all’attualizzazione del modello socialista
L’avanguardia artistica e intellettuale ha molto da apportare all’attualizzazione del modello socialista, uno dei cui componenti è la politica culturale.
Con questa premessa durante una sessione del Consiglio Nazionale dell’Organizzazione che si è svolto ieri, giovedì 27, è stata convocato l’Ottavo Congresso dell’Unione degli Scrittori e degli Artisti di Cuba, processo che entrerà in marcia dalla base nel secondo semestre dell’anno in corso e che terminerà nel 2014.
Commentando l’incidenza del Congresso nel contesto dell’implementazione delle Linee approvate nell’Congresso del Partito, il membro del Burò Politico, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha detto che la cultura non smetterà mai d’essere una priorità.
“I cambi, ha precisato, non comprendono solo il funzionamento economico e la crescita materiale, ma anche la vita spirituale e i valori culturali che sono, in definitiva, quelli che danno senso alla nostra società”.
Díaz-Canel ha valutato il ruolo della UNEAC negli ultimi cinque anni, dal Settimo Congresso dell’organizzazione ed ha reclamato il dibattito aperto e l’impegno partecipativo dei creatori nell’analisi dei problemi.
“Questo deve contribuire a stabilire una filosofia di lavoro che valuta i criteri dell’ intellettualità artistica e scientifica nell’ora di prendere decisioni politiche e statali”, ha detto.
Presiede la commissione organizzatrice il poeta, scrittore ed etnologo Miguel Barnet, che ha sviluppato un lavoro meritevole alla guida dell’entità, ed è formata da 45 membri, tra scrittori musicisti, pittori, attori e artisti di mezzi audiovisivi che godono di prestigio.
Durante la sessione del Consiglio, alla quale ha partecipato anche Abel Prieto, assessore del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, e nella quale si è reso omaggio postumo al cineasta Alfredo Guevara, al compositore César Portillo de la Luz, al pittore e poeta Adigio Benítez e all’investigatrice della cultura popolare Ada Mirta Cepeda, è intervenuta la dottoressa Graziella Pogolotti per riassumere i principi della fondazione, lo sviluppo e gli spazi conquistati dalla UNEAC dalle sue origini all’attualità.
Con questa premessa durante una sessione del Consiglio Nazionale dell’Organizzazione che si è svolto ieri, giovedì 27, è stata convocato l’Ottavo Congresso dell’Unione degli Scrittori e degli Artisti di Cuba, processo che entrerà in marcia dalla base nel secondo semestre dell’anno in corso e che terminerà nel 2014.
Commentando l’incidenza del Congresso nel contesto dell’implementazione delle Linee approvate nell’Congresso del Partito, il membro del Burò Politico, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha detto che la cultura non smetterà mai d’essere una priorità.
“I cambi, ha precisato, non comprendono solo il funzionamento economico e la crescita materiale, ma anche la vita spirituale e i valori culturali che sono, in definitiva, quelli che danno senso alla nostra società”.
Díaz-Canel ha valutato il ruolo della UNEAC negli ultimi cinque anni, dal Settimo Congresso dell’organizzazione ed ha reclamato il dibattito aperto e l’impegno partecipativo dei creatori nell’analisi dei problemi.
“Questo deve contribuire a stabilire una filosofia di lavoro che valuta i criteri dell’ intellettualità artistica e scientifica nell’ora di prendere decisioni politiche e statali”, ha detto.
Presiede la commissione organizzatrice il poeta, scrittore ed etnologo Miguel Barnet, che ha sviluppato un lavoro meritevole alla guida dell’entità, ed è formata da 45 membri, tra scrittori musicisti, pittori, attori e artisti di mezzi audiovisivi che godono di prestigio.
Durante la sessione del Consiglio, alla quale ha partecipato anche Abel Prieto, assessore del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, e nella quale si è reso omaggio postumo al cineasta Alfredo Guevara, al compositore César Portillo de la Luz, al pittore e poeta Adigio Benítez e all’investigatrice della cultura popolare Ada Mirta Cepeda, è intervenuta la dottoressa Graziella Pogolotti per riassumere i principi della fondazione, lo sviluppo e gli spazi conquistati dalla UNEAC dalle sue origini all’attualità.
Fonte:
Granma Internacional
Data:
29/06/2013