L’Associazione Hermanos Saíz ha reso omaggio ai maestri della cultura cubana
Al leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz, è stato assegnato un bollo speciale per il 30º anniversario dell’Associazione Hermanos Saíz, durante una ceremonia realizzata nel Memoriale José Martí, ieri martedì 18.
Il presidente della AHS Rubiel García,nella cerimonia presieduta por Miguel Díaz-Canel, primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha segnalato che l’organizzazione giovanile ha offerto la distinzione a Fidel perchè “è il nostro indiscutibile leader, perché è sempre in prima linea nel combattimento delle idee e continua insieme a noi in questo impegno per un mondo migliore.
Il bollo per il 30º anniversario dell’Associazione che riunisce giovani artisti e intellettuali cubani, è stato consegnato anche a sette personalità dell’avanguardia della cultura, della politica e della società cubana: la Prima ballerina assoluta e direttrice del Balletto Nazionale di Cuba, Alicia Alonso; il poeta Roberto Fernández Retamar, presidente della Casa de las Américas; la saggista Graziella Pogolotti, direttrice della Fondazione Alejo Carpentier (che non ha potuto partecipare alla cerimonia) , il dottor Armando Hart Dávalos, direttore dell’Ufficio del Programa Martiano e presidente della Società Culturale José Martí; Eusebio Leal, storiografo de L’Avana; Eduardo Torres Cuevas, storiografo e direttore della Biblioteca Nazionale José Martí e Roberto Fabelo, uno dei pittori più famosi nell’ambito contemporaneo nell’ Isola e all’estero.
Tutti costoro hanno mantenuto durante la loro feconda traiettoria intellettuale profondi vincoli con la AHS, che ha consegnato loro la massima distinzione dell’associazione: il Premio Maestro di Gioventù.
Ringraziando per il riconoscimento, a nome dei suoi compagni, Torres Cuevas, ha segnalato Fidel come “un gran maestro di tutti noi” ed ha aggiunto che non è possibile analizzare quest’epoca senza studiare i suoi discorsi, perchè ognuno è un discorso pedagogico, un insegnamento, un modo di dire e di aprire cammini che a volte noi avevamo dimenticato”.
“Quando si parla di maestri, noi tutti abbiamo avuto, un grande maestro, un maestro che ci ha insegnato non solo quello che dovevamo insegnare e apprendere, ma l’azione quotidiana, perchè quest’opera della Rivoluzione si materializzasse e perché dalla pratica nascessero le idee che avrebbero approfondito la stessa Rivoluzione. Parlo di Fidel, il maestro di tutti i maestri”, ha indicato.
“È stato vivere una Rivoluzione straordinaria che ci ha dato un’esperienza straordinaria”, ha dichiarato.
“Quello che possiamo fare noi è che questa esperienza resti con noi, questa esperienza che appartiene alla gioventù cubana. Il nostro magistero non è altro che trasmettere quello che abbiamo appreso, quello che abbiamo fatto, dove avevamo ragione e dove sbagliavamo, perché i giovani di oggi possano continuare il cammino che abbiamo intrapreso più di mezzo secolo fa”.
Hanno partecipato all’incontro, ravvivato dall’interpretazione di Zule Guerra e il suo gruppo Havana Blues, anche Abel Prieto, ministro di Cultura, con Susely Morfa, prima segretaria della UJC.