Il clamore internazionale sarà la chiave affinché il caso dei Cinque sia riconsiderato
L'avvocato Josè Pertierra reiterò ieri sera la denuncia che mantengono esperti e comitati per la liberazione dei Cinque dalla recente scarcerazione dell'antiterrorista cubano Renè Gonzalez che è stato obbligato a rimanere nel sud della Florida, territorio strapieno dai rappresentanti dell'estrema destra anticubana, nonostante il suo desiderio di ritornare all'isola.
Lo specialista in diritto internazionale ha affermato che qualunque attuazione contro Renè ricadrà sulla coscienza di coloro che hanno imposto la sua ritenzione negli Stati Uniti.
Durante la sua conferenza nel Club degli Amici dell'UNESCO a Madrid, Pertierra condannò la scalata di sabotaggi che sono costati la vita a due mila 478 cubani, tra loro i passeggeri e l’equipaggio del volo di Cubana di Aviazione che nel 1976 è caduto alle Barbados come conseguenza dell'attentato terrorista ordito da Luis Posada Carriles da territorio venezuelano.
Il governo bolivariano del Venezuela incaricò Josè Pertierra per il processo di estradizione di Posada Carriles, residente a Miami ed anche responsabile della collocazione di bombe in centri turistici de L'Avana durante la decade degli anni 90.
Davanti all'impunità con cui si perpetrarono tali atti i Cinque cubani hanno compiuto la missione di apportare informazioni sui piani terroristi contro Cuba progettati dagli Stati Uniti. Le prove documentali sono sttae consegnate dalle autorità dell'isola all’FBI, esecutore dell'operazione che ha scatenato il processo piagato di irregolarità e di sentenze abusive, indotte dal clima di tensione di gruppi estremisti radicati nella Florida.
L'avvocato Josè Pertierra ha affermato che il caso dei Cinque e quello di Luis Posada Carriles -ancora in libertà - colpisce la nazione degli Stati Uniti per l'ingiustizia del suo governo e della doppia morale della sua politica di stato sul terrorismo.
“Denunciare questi fatti e reclamare la coscienza sociale è l'aiuto che necessitiamo affinché rimangano in libertà”, ha argomentato Josè Pertierra davanti ad un numeroso gruppo di attivisti spagnoli a beneficio dei Cinque, di rappresentanti dei collettivi di solidarietà con Cuba e di integranti di forum sociali.