FARC -EP reclama devoluzione dei resti mortali del comandante Reyes
Le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP) hanno reclamato oggi in questa capitale la devoluzione dei resti mortali del comandante Raul Reyes, che ha perso la vita in un bombardamento, un giorno come oggi del 2008.
Ivan Marquez, capo della delegazione delle FARC-EP nelle conversazioni di pace con rappresentanti del governo colombiano -che raggiunge questo venerdì il suo sesto ciclo – ha definito paranoico e degradante l'atteggiamento del governo della Colombia di mantenere ancora sequesrtati i resti di Reyes.
Denunciamo –ha enfatizzato Marquez-la perfidia che rappresenta questo atto inumano e crudele dello Stato, e segnaliamo come responsabile il generale Rodolfo Palomino, della Polizia Nazionale.
Abbiamo sollecitato ufficialmente al governo dell'Ecuador, basati su norme del Diritto Internazionale Umanitario, il rimpatrio dei resti mortali dei nostri combattenti affinché i loro parenti ed amici possano dargli sepoltura nella loro terra nativa, ha spiegato.
Nelle sue parole di omaggio, Marquez ha ricordato che il 1° marzo 2008, violando la legge internazionale e la sovranità di un paese, le forze del governo colombiano hanno bombardato in territorio ecuadoriano, molto vicino alla linea di confine, un accampamento delle FARC-EP.
L'uso sproporzionato della forza-si è dispiaciuto il capo guerrigliero-ha provocato la morte di Reyes, 20 combattenti del suo gruppo, quattro studenti messicani ed un cittadino ecuadoriano.
Le FARC-EP ed il governo colombiano sono immersi in un dialogo di pace, iniziato a L'Avana il 19 novembre scorso, che si struttura con tre giorni di conversazioni ed uno di recesso, e col tema della terra al centro dell'avvicinamento, per mettere fine a decadi di conflitto nel paese sud-americano.
Oltre al tema agrario, l'agenda include la partecipazione politica, la fine del conflitto, il problema del narcotraffico, l'attenzione alle vittime ed i meccanismi di vidimazione e verifica di quanto pattuito nel tavolo di dialogo.