Evo Morales chiede all'USA estradizione di Posada Carriles
Il presidente boliviano, Evo Morales, ha chiesto questo giovedì agli Stati Uniti estradare al terrorista Luis Posada Carriles, tale e come lo ha fatto con l'ex ministro boliviano Luis Arce Gómez, giudicato e condannato in la Pace per delitti di lesa umanità. Il sollecito del capo di Stato ha avuto luogo in una conferenza stampa a causa dell'arrivo questo giovedì alla nazione andina di Ace Gómez per compiere una condanna di 30 anni di prigione per suoi crimini, nell'epoca del governo di facto di Luis García Meza (1980-1981).
“Vorrei che quella decisione sia anche per Posada Carriles ed altri terroristici rifugiati in vari parti del mondo”, ha detto Morales al tempo che salutò la decisione della giustizia nordamericana di deportare anche il chiamato re della cocaina.
Posada Carriles è il responsabile confesso dell'esplosione in plenum volo nel 1976 di un aereo civile cubano che provocò la morte di 73 persone, ragione per la quale il Venezuela sollecita la sua estradizione per giudicarlo.
E’stato in territorio di quel paese dove il terrorista pianificò il crimine e scappò dopo di un carcere per evadere un giudizio aperto in suo contro. Attualmente risiede negli Stati Uniti, sotto false manovre legali per confondere all'opinione pubblica.
Anche il mandatario boliviano ha chiesto la deportazione dell'ex presidente Gonzalo Sánchez di Lozada (2002-2003), e membri del suo gabinetto, giudicati in La Pace di una repressione militare in ottobre del 2003.
“Non c'è nessuna ragione legale internazionale per evitare l'estradizione di Sánchez di Lozada”, affermò lo statista.
All'ex presidente, anche rifugiato negli Stati Uniti, e sei dei suoi ex ministri, tre di loro rifugiati in Perù, li sono impugnati la morte di 67 persone e 400 feriti come conseguenza del chiamato Ottobre nero.
Dopo degli eventi, Sánchez di Lozada rinunciò al suo mandato, ha fuggito dalla Bolivia e si è autoesilato in quel paese settentrionale, dove risiede da allora.
Negli Stati Uniti hanno trovato anche rifugio gli ex ministri di Difesa Carlos Sánchez Berzaín, di Hidrocarburi Jorge Berindoague e di Agricultura Guido Áñez.
“Vorrei che quella decisione sia anche per Posada Carriles ed altri terroristici rifugiati in vari parti del mondo”, ha detto Morales al tempo che salutò la decisione della giustizia nordamericana di deportare anche il chiamato re della cocaina.
Posada Carriles è il responsabile confesso dell'esplosione in plenum volo nel 1976 di un aereo civile cubano che provocò la morte di 73 persone, ragione per la quale il Venezuela sollecita la sua estradizione per giudicarlo.
E’stato in territorio di quel paese dove il terrorista pianificò il crimine e scappò dopo di un carcere per evadere un giudizio aperto in suo contro. Attualmente risiede negli Stati Uniti, sotto false manovre legali per confondere all'opinione pubblica.
Anche il mandatario boliviano ha chiesto la deportazione dell'ex presidente Gonzalo Sánchez di Lozada (2002-2003), e membri del suo gabinetto, giudicati in La Pace di una repressione militare in ottobre del 2003.
“Non c'è nessuna ragione legale internazionale per evitare l'estradizione di Sánchez di Lozada”, affermò lo statista.
All'ex presidente, anche rifugiato negli Stati Uniti, e sei dei suoi ex ministri, tre di loro rifugiati in Perù, li sono impugnati la morte di 67 persone e 400 feriti come conseguenza del chiamato Ottobre nero.
Dopo degli eventi, Sánchez di Lozada rinunciò al suo mandato, ha fuggito dalla Bolivia e si è autoesilato in quel paese settentrionale, dove risiede da allora.
Negli Stati Uniti hanno trovato anche rifugio gli ex ministri di Difesa Carlos Sánchez Berzaín, di Hidrocarburi Jorge Berindoague e di Agricultura Guido Áñez.
Fonte:
PL
Data:
11/07/2009