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Emigranti cubani lottano per migliorare i rapporti Cuba-Stati Uniti

Integranti del gruppo Cuban American for Engagement (CAFE), hanno esatto la flessibilità di rapporti fra Washington e L'Avana, e disqualificarono i legislatori d'origine cubana del Congresso degli Stati Uniti.

Membri del gruppo d'emigranti hanno realizzato degli incontri nel Dipartimento di Stato e negli uffici del Congresso, dove si pronunciarono a favore dell'idea di maggiori scambi con Cuba, includendo la fine delle proibizioni di viaggiare a tutti i cittadini americani.

Gli integranti di CAFE hanno riconfermato di fronte alle autorità che questa comunità di emigrati non si sente rappresentata dalle posizioni dei cubano-americani che attualmente sono senatori e congressisti nel Campidoglio a Washington.

"Rifiutiamo esplicitamente qualsiasi facoltà presa da questi legislatori di parlare per la nostra comunità, riferendosi a lei come un complesso", ha aggiunto il comunicato emesso dal gruppo.

Secondo il dossier, negli incontri con funzionari della diplomazia americana e del Congresso, i membri di CAFE hanno ricordato che, secondo recenti
sondaggi, si riscontra un forte rifiuto della maggioranza a qualsiasi restrizione della flessibilità di consentire i viaggi dei familiari e del contatto tra i due popoli assunto dall'amministrazione di Barack Obama.

Durante l'incontro nel Dipartimento di Stato, CAFE ha riaffermato la sua posizione contraria a qualsiasi politica inclusa nella legge Helms-Burton, in cui assicurò di coincidere con i sentimenti della maggior parte dei cubani dell'Isola e nella diaspora, ed ha sostenuto di voler mantenere gli scambi culturali fra le due nazioni.

Gli emigranti cubani hanno avuto anche un incontro con i funzionari della sezione d'Interessi di Cuba negli Stati Uniti.

Il gruppo CAFE è integrato da emigrati cubani che abitano negli stati della Florida, Illinois, Colorado, Massachusetts, New York, Virginia e Kentucky e conta con l'appoggio del Gruppo di Lavoro dell'America Latina (LAWG, secondo la sigla inglese) e dell'Ufficio Latinoamericano di Washington (WOLA).

Fonte: 

Prensa Latina

Data: 

30/04/2012