Dedicata a Fidel la presentazione del CD «Santiago: Passione per la libertà»
La presentazione del CD «Santiago: Passione della libertà», realizzato dagli Studi Siboney, della Egrem è stato dedicato come un modesto omaggio al Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz, nel primo anno della sua scomparsa fisica, ed anche in omaggio al 61º anniversario del Sollevamento Armato del 30 Novembre.
Il noto produttore José Luis Pujals responsabile dell’opera, ha segnalato che nonostante le canzoni, le poesie e le altre composizioni che esistono sulla lotta clandestina, questo è il primo disco dedicato esattamente a coloro che nella città diedero un così decisivo appoggio alla causa rivoluzionaria guidata da Fidel.
«Y si llego a besarte», un classico della musica cubana composto dal maestro Luis Casas Romero, inizia il disco che, dato il significato che i due temi hanno rappresentato nei sentimenti d’amore diRaúl e Vilma, include dello stesso autore «El Mambí», opera carica di patriottismo di 105 anni fa.
Pujals ha spiegato che come parte dell’investigazione è stata localizzata la poesia «A mi hermano», scritta dall’indimenticabile Frank País García quando venne a sapere che suo fratello Josué era stato crudelmente assassinato dagli sbirri di Fulgencio Batista.
Frank contattò il cantautore holguinero Orlando Silverio, per scrivere la nmusica di questo imprescindibile tema ed è di Silverio anche la composizione «La Expedición», dedicata alla valorosa traversata dello yacht Granma.
La «Cantata al 30 de Noviembre», realizzata dal maestro Santiago Fals in omaggio al fatto storico e la popolare «Iré a Santiago», basata nei versi di Federico García Lorca, fanno parte del disco .
Brani anonimi come la «Canción de Nana (Per Nilsa), che cantava abitualmente l’eroina Vilma Espín; opere del Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque, il Quintetto Rebelde, Kiki Corona, Alberto Tosca e Roberto Valera, completano il disco gli undici brani ricreati nei generi di bolero, trova, son, guaracha e strumentale.
Lo storiografo Víctor Manuel Pullés, ha riferito nella presentazione realizzata nel Museo della Lotta Clandestina, che il Sigillo Siboney di nuovo ha combinato eccellente musica e storia spirituale, con buoni testi e musicisti magistrali che meritano d’essere ascoltati una e un’altra volta da tutti i cubani e soprattutto dai nostri giovani.