La Rivoluzione Cubana “mi è entrata nel cuore” dall’emozione, ha detto oggi qui lo scrittore uruguaiano-cubano Daniel Chavarria, venendo a conoscenza che sarà uno dei due intellettuali a cui si dedicherà la prossima Fiera Internazionale del Libro Cuba-2013.

Il Premio Nazionale per la Letteratura nel 2010 ha ricordato una canzone degli anni 60 del secolo scorso di Carlos Puebla con un ritornello che diceva: “il divertimento è finito, è venuto il comandante ed ha ordinato di fermarsi”, che lo ha commosso fino alle lacrime e gli ha toccato l'anima per la sua semplicità e per la serenità del testo del cantautore cubano

Secondo il romanziere, sono cominciati in questa maniera 42 anni di fedeltà e di affetto, oltre al fatto di sentirsi cubano perchè è molto difficile essere altrimenti se si vive a Cuba ed, in questo caso, quando il 90% della sua opera letteraria corrispondente alle esperienze di un profondo processo di trasformazione di oltre mezzo secolo.

Chavarria ha anche confessato la sua soddisfazione perché la sua nomina di premiato coincide con quella dell'Angola alla prossima festa letteraria, dovuto al fatto che lui ha studiato seriamente il contributo internazionalista cubano per l'indipendenza di quella nazione africana.

Ha detto che una buona parte del mondo, simpatizzante di sinistra con la Rivoluzione Cubana, secondo lui non ha familiarità con tale impresa, da lui considerata come uno nuovo tipo di solidarietà senza precedenti nella storia dell'umanità.

L'autore di “Adios muchachos”, “Priapos”, “Viudas de sangre”, “Una pica en Flandes” ed “El rojo en la pluma del loro”, tra molti altri romanzi popolari ampiamente accettati, ha detto che è uno scrittore cubano nato in Uruguay ed è grato del riconoscimento per la sua eredità letteraria.

Zuleika Romay, presidente dell'Istituto Cubano del Libro, ha sottolineato che Chavarria è un creatore del romanzo poliziesco di significato sociale, di cui il libro “Joy” è un alto esempio, e che lui è un cubano di vocazione.