Bolivia fa storia in elezioni regionali
Il paese boliviano ha albeggiato oggi cosciente che ha fatto storia la domenica completando con disciplina ed alto concorso le elezioni dipartimentali e municipali.
I comizi, chiavi per concedere le nuove competenze al potere legislativo dei nove dipartimenti, hanno rappresentato un altro trionfo per il Movimento Al Socialismo (MAS), come ha segnalato il presidente Evo Morales.
Il mandatario ha risaltato che il MAS ha avanzato nell'accettazione popolare, e la sua leadership si è fortificata di tre dipartimenti nel 2004 a sei questo anno: La Paz, Oruro (sudovest), Cochabamba (centro), Potosí (sud), Chuquisaca (sudorientale) e Pando (nordest).
Ha segnalato anche che a dispetto di perdere nelle regioni autonome di Beni (nordest), Santa Cruz (ovest) e Tarija (sud), in quei territori ha aumentato il numero di consiglieri comunali militanti del partito di Governo.
Nel caso dei comuni delle capitale municipali, il MAS ha raggiunto anche maggioranza nella città di L'Alto, Cochabamba, e per la prima volta si è imposta in quel carico in Cobija, capitale di Pando.
A giudicare da quel successo negli anni anteriori, in quei territori nei quali ha trionfato l'opposizione, gli abitanti dovranno sperare più per la messa in pratica di progetti, dovuto alle differenze delle nuove autorità con l’Esecutivo.
Così è successo dall'assunzione di Morales come presidente, in gennaio del 2006, perché le iniziative lanciate per la sua amministrazione hanno sbattuto con gli interessi settari di vari leader locali.
Nonostante, il dignitario ha chiamato tutti i vincitori, filogovernativi ed oppositori, a lavorare in bene del paese e lasciare da parte le differenze politiche.
La giornata ha registrato pochi incidenti, ed uno dei più notevoli è stato la chiusura arbitraria dell'antistante tarijeña che ha preteso restringere il voto di cittadini residenti nelle popolazioni confinanti di Bermejo e Yacuiba.
L'altro è stato la denuncia dei candidati del MAS in Pando, dove si scoprirono frodi in vari tavoli elettorali e si chiese carcere per le giurie incluse.
Ma in senso generale i comizi regionali sono stati segnati per la tranquillità ed un massiccio concorso alle urne, e si è stabilito inoltre lo status autonomistico concedendo nuove competenze alle assemblee legislative dipartimentali.
Mentre, la selezione di autorità regionali nel Chaco tarijeño ha costituito la gran novità, perché oltre al governatore ed i sindaci, gli abitanti di questa zona hanno scelto i membri della sua appena inaugurata Assemblea Regionale.
L'Assemblea sarà conformata per nove autorità: due membri eletti per voto diretto in ognuno dei tre municipi della regione, ed un altro trio a nome dei tre paesi indigeni originari contadini.
Vari osservatori sono stati d'accordo in sottolineare la disciplina apprezzata la domenica, tra loro rappresentanti dell'Unione Interamericana di Organismi Elettorali (UNIORE) dell'America Latina ed il Consiglio di Specialisti Elettorali dell'America Latina (CELA).
Dopo pubblicarsi gli ultimi risultati del giorno, più vicini alla realtà che i seguaci del pomeriggio, vari raggruppamenti politici hanno cominciato i suoi festeggiamenti in centrice piazze di tutta la nazione.
D’accordo con le autorità, le cifre definitive delle votazioni si conosceranno il prossimo 29 aprile, ed in giorni venturi si effettueranno le elezioni nei posti puntuali dove ha avuto brutta coordinazione.
In sintesi, più di cinque milioni di cittadini hanno avuto l'opportunità di partecipare a questi suffragi che hanno messo in gioco il controllo territoriale, considerato chiave per legittimare il progetto politico intrapreso nel 2006 per l'attuale amministrazione.
I comizi, chiavi per concedere le nuove competenze al potere legislativo dei nove dipartimenti, hanno rappresentato un altro trionfo per il Movimento Al Socialismo (MAS), come ha segnalato il presidente Evo Morales.
Il mandatario ha risaltato che il MAS ha avanzato nell'accettazione popolare, e la sua leadership si è fortificata di tre dipartimenti nel 2004 a sei questo anno: La Paz, Oruro (sudovest), Cochabamba (centro), Potosí (sud), Chuquisaca (sudorientale) e Pando (nordest).
Ha segnalato anche che a dispetto di perdere nelle regioni autonome di Beni (nordest), Santa Cruz (ovest) e Tarija (sud), in quei territori ha aumentato il numero di consiglieri comunali militanti del partito di Governo.
Nel caso dei comuni delle capitale municipali, il MAS ha raggiunto anche maggioranza nella città di L'Alto, Cochabamba, e per la prima volta si è imposta in quel carico in Cobija, capitale di Pando.
A giudicare da quel successo negli anni anteriori, in quei territori nei quali ha trionfato l'opposizione, gli abitanti dovranno sperare più per la messa in pratica di progetti, dovuto alle differenze delle nuove autorità con l’Esecutivo.
Così è successo dall'assunzione di Morales come presidente, in gennaio del 2006, perché le iniziative lanciate per la sua amministrazione hanno sbattuto con gli interessi settari di vari leader locali.
Nonostante, il dignitario ha chiamato tutti i vincitori, filogovernativi ed oppositori, a lavorare in bene del paese e lasciare da parte le differenze politiche.
La giornata ha registrato pochi incidenti, ed uno dei più notevoli è stato la chiusura arbitraria dell'antistante tarijeña che ha preteso restringere il voto di cittadini residenti nelle popolazioni confinanti di Bermejo e Yacuiba.
L'altro è stato la denuncia dei candidati del MAS in Pando, dove si scoprirono frodi in vari tavoli elettorali e si chiese carcere per le giurie incluse.
Ma in senso generale i comizi regionali sono stati segnati per la tranquillità ed un massiccio concorso alle urne, e si è stabilito inoltre lo status autonomistico concedendo nuove competenze alle assemblee legislative dipartimentali.
Mentre, la selezione di autorità regionali nel Chaco tarijeño ha costituito la gran novità, perché oltre al governatore ed i sindaci, gli abitanti di questa zona hanno scelto i membri della sua appena inaugurata Assemblea Regionale.
L'Assemblea sarà conformata per nove autorità: due membri eletti per voto diretto in ognuno dei tre municipi della regione, ed un altro trio a nome dei tre paesi indigeni originari contadini.
Vari osservatori sono stati d'accordo in sottolineare la disciplina apprezzata la domenica, tra loro rappresentanti dell'Unione Interamericana di Organismi Elettorali (UNIORE) dell'America Latina ed il Consiglio di Specialisti Elettorali dell'America Latina (CELA).
Dopo pubblicarsi gli ultimi risultati del giorno, più vicini alla realtà che i seguaci del pomeriggio, vari raggruppamenti politici hanno cominciato i suoi festeggiamenti in centrice piazze di tutta la nazione.
D’accordo con le autorità, le cifre definitive delle votazioni si conosceranno il prossimo 29 aprile, ed in giorni venturi si effettueranno le elezioni nei posti puntuali dove ha avuto brutta coordinazione.
In sintesi, più di cinque milioni di cittadini hanno avuto l'opportunità di partecipare a questi suffragi che hanno messo in gioco il controllo territoriale, considerato chiave per legittimare il progetto politico intrapreso nel 2006 per l'attuale amministrazione.
Fonte:
Prensa Latina
Data:
05/04/2010