Fidel
Soldado de las Ideas
Per onorare e ringraziare il loro coraggio e la loro dedizione, domenica 12 luglio, al Parco Dora, è stata organizzata una festa alla quale hanno partecipato più di 300 persone tra personale sanitario cubano e italiano, volontari e pazienti dimessi con le loro famiglie, tutte riunite per salutare medici e infermieri provenienti dall'isola caraibica che si apprestavano a tornare a casa.
Tra le vene di una città escono i giovani martiani. Al cadere della notte le luci delle auto inghiottono la strada; di tanto in tanto una fermata per respirare l’aria di un paese. Ora non si tratta d’essere o non essere, ma dove sarà la cosa; la domanda li perseguita come un tafano di città in città; alcuni vengono con le scarpe a due toni e i soli pantaloni eleganti, la guayabera bianca; altri lasciano alla famiglia un brevissimo messaggio d’arrivederci o un addio appeso alla finestra come la luce tremolante di una candela.
Qui c’è il popolo delle mille battaglie, della storia ardente, instancabile difensore della giusta verità.
È qui e non è malconcio, nè arreso o stanco. Cicatrici sì, le avrà sempre, perchè per conquistare i diritti si deve mettere il petto di fronte alle pallottole e la pelle ne risente e anche l’anima, ma se si sopravvive come abbiamo fatto noi, non c’è potere sula terra che spenga questo fulgore infinito dell’andare degno per la vita quando uno sa d’essere libero.
Un gesto semplice che ha incontrato l’apprezzamento del popolo cubano abituato a scorgere anche nella semplicità quei valori che l’occidente capitalistico non è neppure in grado di concepire.
Il 1961 produsse un violento giro d’inflessione nella vita culturale cubana. Partendo dalle Parole agli Intellettuali pronunciate da Fidel il 30 giugno del 1961 nella Biblioteca Nazionale, le cose presero una rotta differente o meglio si definirono posizioni ideologiche presenti in vari ambienti d’intellettuali e artisti.
Il y a trente ans, à l'initiative de Fidel Castro et de Luiz Inacio Lula da Silva, et à la suite de la convocation du Parti des travailleurs brésiliens, dans un contexte défavorable pour la gauche dans le monde, alors que beaucoup pensaient que le socialisme entrait dans une crise sans issue et cédait face à l'avancée du néolibéralisme et de la droite, se tenait à São Paulo, du 2 au 4 juillet 1990, la réunion des partis et des mouvements politiques d'Amérique latine et des Caraïbes, q
E’ stata una vera e propria prodezza, in mezzo al disgustoso embargo e al periodo speciale ereditato dagli errori altrui, per dirla in modo educato. E l’abbiamo fatto da soli, lottando, resistendo, proprio quando alcuni erano già convinti che il crollo della Rivoluzione cubana sarebbe avvenuto in pochi giorni. Invece la Rivoluzione cubana superò ogni ostacolo, si sviluppò, anche se alcuni sciocchi non lo capiscono e quegli imbecilli che sono al nostro settentrione ancora di meno, perché diventano ogni giorno più stupidi a causa dell’odio e delle delusioni, amareggiati, perché non hanno potuto abbattere questo popolo; si dedicano a comprare quanti poveri diavoli, mercenari trovano, che dichiarano nefandezze e difendono anche l’embargo. Se ne parlerà al momento opportuno.
Il sacro altare della Patria che onora tanti grandi simboli come Martí, Fidel, Céspedes, Mariana, i martiri del 26 di Luglio, dell’insorgenza e delle lodevoli missioni internazionaliste, ha appena dato un nuovo rilievo alla sua importanza con intense giornate di restauro e conservazione realizzate nei suoi monumenti funerari, nel cimitero patrimoniale Santa Ifigenia.
L'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba (Anaic) si è sommata alla proposta di considerare il Contingente Internazionale di Medici “Henry Reeve” per il Premio Nobel della Pace.
L'associazione belga Cubanismo.be ha lanciato una campagna on-line per promuovere la consegna del Premio Nobel della Pace alle brigate mediche cubane, presenti nella lotta contro la COVID-19 in diversi continenti.
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