Discorsi

Discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica di Cuba Fidel Castro Ruz, durante la cerimonia per la Giornata Internazionale dei Lavoratori, Piazza della Rivoluzione, 1º Maggio 2006

Data: 

01/05/2006

Cari compatrioti;

distinti invitati,

Inizierò questo discorso da dove ho concluso il precedente appena alcune ore fa, il 29 aprile, alle 22.35: la questione di Bush e del terrorismo.

“Gli Stati Uniti hanno ammesso per la prima volta che Posada Carriles è entrato illegalmente a Miami a bordo del Santrina”.

Dopo 13 mesi di silenzio, di fronte alle nostre insistenti domande, lo scorso 22 aprile, il quotidiano di Miami Nuevo Herald pubblicava  dei documenti dell’FBI, presentati dalla Procura della Repubblica al Tribunale Federale incaricato di giudicare i terroristi Santiago Álvarez ed Osvaldo Mitat, nei quali, per la prima volta, le autorità statunitensi riconoscevano che l’assassino Luis Posada Carriles era entrato illegalmente negli Stati Uniti a fine marzo 2005 a bordo dell’imbarcazione “Santrina”, proprietà di Santiago Álvarez Magriñá.

Molte volte abbiamo denunciato ciò e abbiamo invitato insistentemente il Presidente degli Stati Uniti a dire quanto sapeva a riguardo.

Proprio come era stato annunciato dal quotidiano Por Esto!, di Quintana Roo, e da Cuba, in marzo ed in aprile del 2005.

Sebbene si fosse trasformato in qualcosa d’insolito e quasi di dominio pubblico, Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale, incaricato di proteggere gli Stati Uniti dal terrorismo, non l’arrestò fino al 17 maggio dell’anno scorso, dopo che il terrorista concesse un conferenza stampa a determinati mezzi statunitensi.  Nel frattempo, Washington negò sempre di conoscere dove si trovava.

Gilberto Abascal, testimone chiave della procura nel caso di Santiago Álvarez Fernández Magriñá ed Osvaldo Mitat, informò le autorità della propria partecipazione all’operazione illegale per portare di nascosto Posada da Isla Mujeres, Messico, a Miami, a bordo del peschereccio Santrina.

Un documento firmato dal procuratore generale Alexander Acosta e dal sostituto procuratore Randy Kummel, segnala che Abascal, informatore dell’FBI, riferì il fatto.  La dichiarazione riguardante Posada appare nella lettera del 27 febbraio 2006, inviata dalla procura,in risposta ad una richiesta dell’avvocato Arturo Hernández, legale di Fernández Magriñá.

“Anche lui –Abascal-- si recò in Messico con Santiago Álvarez Fernández Magriñá, a bordo dell’imbarcazione –Santrina-- di questi, durante la favorevole avventura di contrabbando umano, che risultò nell’entrata illegale di Luis Posada negli Stati Uniti”, indicò il testo della lettera.

Il Nuevo Herald  ammise che: “è la prima volta che un documento governativo conferma che un informatore dell’FBI entrò in contatto con Posada durante il suo trasferimento nel territorio statunitense.” Il governo cubano sin da aprile dell’anno scorso sostiene questa versione, confermata da un servizio del quotidiano messicano Por Esto! ed ulteriormente comprovata con assoluta precisione dalle autorità cubane; un fatto che Posada sempre ha negato, assicurando di essere entrato negli Stati Uniti in automobile attraverso la frontiera con il Texas, proseguendo poi in autobus fino a Miami, e che il governo degli Stati Uniti ha sempre conosciuto, dal primo giorno, grazie agli agenti che viaggiavano nella stessa imbarcazione.

Abascal, Álvarez e Mitat figuravano nell’equipaggio del “Santrina”, insieme al timoniere José Pujol e a Rubén López Castro. L’imbarcazione si diresse all’Isola Mujeres ed il 14 marzo 2005 s’incagliò in una zona corallina; contattate le autorità messicane, fu autorizzata a salpare per Miami, dove giunse quattro giorni dopo. 

Valutando la pubblicazione dei documenti dell’FBI, il noto avvocato José Pertierra, rappresentante legale del Governo del Venezuela nell’estradizione del terrorista di origine cubana, nazionalizzato venezuelano, dichiarò al sito web CUBADEBATE:

“Affermando che Posada Carriles entrò negli Stati Uniti a bordo del Santrina con Santiago Álvarez Fernández Magriñá, la stessa procura statunitense mette in dubbio la credibilità di Posada, d’Álvarez, dei suoi complici e perfino della stessa Casa Bianca.

“Entrando illegalmente negli Stati Uniti, Posada ed i suoi complici hanno mentito per proteggere l’equipaggio del “Santrina”. ‘Aiutare un terrorista ad entrare illegalmente negli Stati Uniti è un reato molto serio che è punito con parecchi anni di carcere. Mentire per coprire un reato è anch’esso un reato federale”, aggiunse l’esperto legale.

“’Ora veniamo a sapere che una delle persone che ha aiutato Posada ad entrare illegalmente nel paese lavorava per l’FBI. È evidente che la Casa Bianca ha sempre saputo come Posada è entrato nel paese, con chi è entrato e dove viveva” assicurò Pertierra, il quale aggiunse: “questa è una macchia per tutti.’

“’Se lo sapeva l’FBI – argomentò Pertierra -, lo sapeva anche il Dipartimento di Sicurezza.” Perché non l’hanno arrestato in marzo?  Perché non accusarono Álvarez e Mitat per avere aiutato un terrorista ad entrare illegalmente nel paese?’

“Un mese prima della pubblicazione dell’Herald, lo scorso 22 marzo, il Servizio Immigrazione e Controllo Doganale degli Stati Uniti inviò una lettera a Posada Carriles per argomentare le ragioni per le quali il criminale, indagato come semplice “immigrante illegale”, rimanesse in carcere. Nella missiva, il Servizio Immigrazione e Controllo Doganale degli Stati Uniti comunicava a Posada che: ‘…non sarà messo in libertà dal Servizio Immigrazione e Controllo Doganale degli Stati Uniti, perché, come si specifica in seguito, lei continua ad essere un pericolo per la comunità ed un rischio per il trasporto aereo.’

“In un altro passaggio della lettera si segnala: ‘Il suo passato di partecipazione in attività delittuose, di legami con persone coinvolte in attività delittuose e di partecipazione ad azione violente, indicano che lei ignora assolutamente la sicurezza pubblica in generale e che è propenso a partecipare ad attività proibite dalle disposizioni della Legge sulla Nazionalità e L’Immigrazione (INA,  la sigla in inglese)  § 212 a), che rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti’. 

“Inoltre, ha mostrato un’attitudine sprezzante riguardo alle ripercussioni che le sue azioni hanno avuto per la sicurezza ed il benessere delle persone ed i loro beni. Le informazioni provenienti da fonti attendibili e le sue stesse dichiarazioni, la legano alla pianificazione e coordinazione di una serie di attentati, collocando bombe in hotel e ristoranti, accaduti a Cuba nel 1997.  Oltre a ciò, il 20 aprile 2004, è stato dichiarato a Panama colpevole di commettere delitti contro la Sicurezza Nazionale e falsificare documenti pubblici, e per questo condannato, rispettivamente, a sette ed un anno di reclusione. Sebbene in precedenza, la Presidentessa di Panama le concesse l’indulto per quei delitti, l’indulto foraneo, in sé stesso, non ha alcun effetto sulla la legge d’immigrazione degli Stati Uniti. Un’analisi della sua detenzione e del suo passato delittuoso, mostra che, nel processo ed assoluzione per le accuse formulate in Venezuela, la sua assoluzione fu annullata in appello e che, mentre era in attesa di un nuovo processo d’accusa, Lei fece diversi tentativi di fuga ed infine riuscì a fuggire di prigione. In base al suo lungo passato di azioni delittuose e atti di violenza, che provocarono la morte di civili innocenti, liberarla dalla detenzione sarebbe un pericolo per la comunità e la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.”

Al termine della lettera, il Servizio Immigrazione e Controllo Doganale degli Stati Uniti ricorda al terrorista: “La sua abilità nell’assumere false identità, il suo disprezzo per le leggi d’immigrazione degli Stati Uniti, i suoi precedenti di fuga e l’esistenza di una richiesta d’estradizione internazionale ancora pendente, dimostrano che c’è un considerevole rischio di una sua fuga se venisse liberato dalla detenzione.”

Nonostante i fatti espressi dal Servizio Immigrazione e Controllo Doganale degli Stati Uniti nella sua lettera, Posada Carriles continua ad avere dei privilegi e non è assolutamente trattato come un criminale. Mentre in questi giorni migliaia di immigranti illegali sono perseguitati, incarcerati e rimpatriati, nel mezzo della più grande mobilitazione politica dei latini degli ultimi decenni, il terrorista Posada Carriles riceve il beneficio di un’udienza di quasi 6 ore per inoltrare le pratiche di naturalizzazione negli Stati Uniti.

Un articolo di mercoledì scorso del quotidiano messicano Por Esto!, lo stesso che informò l’incidente del Santrina” a Isla Mujeres, accusa senza mezzi termini le autorità messicane di conoscere ed appoggiare l’operazione di trasferimento di Posada Carriles dal Messico verso gli Stati Uniti.

Secondo l’articolo intitolato “Hanno protetto il terrorista”, il giornalista Renán Castro, ha affermato: “Ciò che il quotidiano Por esto! aveva denunciato dal marzo 2005, per mezzo di una denuncia giornalistica, adesso lo riconoscono le autorità statunitensi nei tribunali, la stessa che ha messo in dubbio la credibilità della Casa Bianca” —qualora le fosse rimasta alcuna.

“Posada Carriles”, prosegue l’articolo, “entrato in Messico, passando per Honduras, Guatemala e Belize, arrivò a Cancun ed Isola Mujeres, dopo avere attraversato il territorio di Quintana Roo, appoggiato dal governo federale messicano.

“Funzionari del governo federale facilitarono ai membri della Fondazione Nazionale Cubano Americana (FCNA) la copertura, per garantire la sicurezza del terrorista internazionale durante la settimana in cui rimase nascosto a Isola Mujeres, mentre aspettava l’arrivo dell’imbarcazione che lo trasferì a Miami, Florida. 

“Il quotidiano Por Esto!, il 14 marzo 2005, avvertì delle manovre dei membri del FNCA, quando l’imbarcazione cubano-americana Santrina s’incagliò nella zona corallina conosciuta come “El Farito” e che era arrivata al litorale di Quintana Roo al comando del suo proprietario Santiago Álvarez Fernández Magriñá.

“Il Santrina, appartenente ad un’esistente Fondazione di Protezione Ecologica Marina “Caribe Viva and Research, Inc.“, diretta dal terrorista Ernesto Abreu, quest’ultimo elemento chiave per portare a termine l’operazione di protezione e trasferimento di Posada Carriles dall’Honduras fino a Miami, attraverso il territorio messicano, per mezzo della quale cercarono di nascondere l’operazione sotto copertura per facilitare l’ingresso del criminale internazionale a Miami, Florida.

“Allora il quotidiano Por Esto! evidenziò con materiale grafico e dichiarazioni di testimoni presenti ai fatti, la presenza dei terroristi José Pujol, Ernesto Abreu, così come di Santiago Álvarez Fernández Magriñá, dopo che furono salvati dalle autorità navali messicane e trasportati a Isola Mujeres per l’abituale ispezione all’imbarcazione.

“’Arrivarono in tre e salparono in quattro’, intitolarono questi giornali la relativa informazione, in aprile del 2005, quando il governo cubano aveva lanciato un allarme internazionale  sulla presenza di Posada Carriles in territorio messicano ed il comandante Fidel Castro Ruz esigeva dei chiarimenti dal governo federale riguardo all’operazione segreta che si era sviluppata qui per garantire la fuga del terrorista internazionale ed il suo successivo ingresso negli Stati Uniti.

In quei momenti l’indagine giornalistica svelò che le autorità federali avevano protetto l’uscita dell’imbarcazione che aveva trasferito a Miami, Florida, Posada Carriles, il quale abbordò l’imbarcazione nel molo dell’Amministrazione Portuaria Integrale (API) il 15 marzo 2005, insieme con i tre cubano-americani che erano salpati da quel porto statunitense seguendo la rotta Miami-Bahamas-Isola Mujeres. 

“Non si sarebbe saputo niente, se il Santrina non si fosse incagliato all’alba del 14 marzo 2005, nella zona corallina di “El Farito”, poiché la protezione delle autorità federali messicane per garantire la pulizia dell’operazione era assicurata e così si mantenevano le promesse che aveva contratto l’attuale presidente messicano Vicente Fox Quesada, che stabilì una stretta amicizia con vari membri della Fondazione Nazionale Cubano Americana di Miami, quando realizzò il lavoro di proselitismo che successivamente lo portò, in luglio del 2000, ad essere titolare del potere esecutivo federale.”  Così conclude l’articolo.

Il quotidiano Por Esto! svolse un ruolo eccezionale nella denuncia del modo in cui il mostruoso terrorista Luis Posada Carriles, amico e protetto dei Bush, penetrò nel territorio degli Stati Uniti, il cui Dipartimento di Stato, cinicamente e svergognatamente, accusa il Presidente del Venezuela Hugo Chávez d’affinità con il terrorismo e Cuba di essere un paese terrorista.

Però, conclude forse il caso con questa l’interminabile catena di vergognose menzogne del Presidente degli Stati Uniti sul terrorismo? Impossibile!

Lo stesso 19 aprile, quando abbiamo commemorato il quarantacinquesimo anniversario della Vittoria di Playa Girón (Baia dei Porci), si conosceva la notizia secondo cui a Los Angeles, California, era stato arrestato un uomo chiamato Robert Ferro, che aveva in casa sua la scandalosa cifra di 1 571 armi da fuoco ed alcune bombe a mano, nascoste in scompartimenti segreti e stanze.    

Una volta arrestato, Ferro ha dichiarato di essere membro dell’organizzazione anticubana Alpha 66, che conta 100 affiliati in California e a Miami pronti e preparati per realizzare azioni contro il governo il governo di Cuba.

Il quotidiano Los Angeles Times, uno dei più importanti organi di stampa degli Stati Uniti, ha pubblicato il 28 aprile, 72 ore fa, un lungo articolo che, tra altri paragrafi, dice:

“Un uomo di Upland, accusato di vendita illegale di armi dalla propria casa, ha dichiarato giovedì, in una dichiarazione fatta in prigione, che alcune delle armi gli sono state segretamente fornite dal governo nordamericano con l’intenzione d’abbattere Fidel Castro. 

“La polizia sostiene che Robert Ferro deteneva 1 571 armi da fuoco ed alcune bombe a mano nascoste in scompartimenti e stanze secrete all’interno della propria casa. È stato arrestato la settimana scorsa dopo che una perquisizione domiciliare, legata ad un altro caso, ha scoperto la presenza delle armi.

“In una dichiarazione fatta giovedì, Ferro, 61 anni, ha riferito che alcune delle armi, inclusi fucili d’assalto, Uzi ed armi munite di silenziatore, gli furono fornite dal governo degli Stati Uniti.  Dice che le armi dovevano essere utilizzate in un tentativo d’abbattere Castro che doveva coincidere con le operazioni navali che stava effettuando l’esercito statunitense nel Mare dei Caraibi.

“’Ovviamente ciò non succederà’, ha detto Ferro. ‘Le armi che possedevo sono molto sofisticate. Erano per una battaglia. Stavo solo copiando ciò che ha fatto il Presidente Bush in Iraq: portare la libertà nel paese’.

“’Sono nato a Cuba. Voglio liberarli. Amo la libertà. Amo gli Stati Uniti e desidero lo stesso per il mio paese’.

“Ufficiali statunitensi riconoscono che 6.500 marines su diverse navi e la portaerei George Washington della Virginia, stanno effettuando esercitazioni in acque internazionali nei Caraibi. Sebbene gli esercitazioni si effettuano a 12 miglia dalle acque territoriali cubane, gli ufficiali dicono che saranno principalmente a centinaia di miglia dall’isola.”  Questo “allenamento” che stanno facendo nei dintorni con la pretesa d’intimidire Cuba, il Venezuela e il resto dell’America Latina; sì, parlo di quelle innocenti quadre che stanno passeggiando per i Carabi; una delle più moderne portaerei con decine di sofisticati aerei, navi da guerra di ogni tipo; un sottomarino nucleare che, da quanto dicono, può lanciare non so quanti missili e dispone della tecnologia per intercettare comunicazioni, ecc.

Era da un po’ che non usavano tali sciocchezze.

Prosegue il suddetto organo stampa statunitense:  “Ferro è stato arrestato la settimana scorsa da ufficiali di Los Angeles Impact, una agenzia multidisciplinare del sud della California, mentre indagava i rapporti tra questi e Frank Beltrán, 36 anni, un latitante arrestato a fine marzo mentre viveva nella casa di Rancho Cucamonga, proprietà di Ferro.”  Loro non sapevano dov’erano capitati, né avevano avuto il tempo di scoprire che Ferro aveva 1 571 armi da guerra nascoste. 

“Stavano cercando Beltrán perché sospetto di avere sparato alla mano di un poliziotto di Glendora, intervenuto a seguito di una telefonata per lite domestica tra Beltrán e sua moglie.

“Qualche settimana dopo, Beltrán, dopo averla inseguita sulla sua automobile, ha sparato otto volte alla moglie in un incrocio di San Dimas, ha dichiarato un’ufficiale dell’ufficio dello sceriffo di Los Angeles. La moglie rimane ricoverata in ospedale –com’era da immaginare-- e le autorità non hanno ancora trovato l’arma.”  Stavano cercando l’arma e hanno trovato l’arsenale; a volte non hanno tanta fortuna e soffrono alcuni incidenti.  Hugo Chávez direbbe che è stata la Provvidenza ad aiutarli (Risate).

“Ferro, che dice di essere membro di Alpha 66, un gruppo favorevole alla caduta del regime di Castro, ha riferito che altri 50 cittadini statunitensi erano preparati per seguirlo a Cuba, contando sull’appoggio che avrebbero ricevuto all’interno di Cuba.

“La portavoce dell’FBI, Laura Einmiller, ha detto che il suo ufficio stava indagando sulla possibilità che altri simpatizzanti anticastristi, legati a Ferro, nascondessero armi nelle loro case.

“’I motivi del signor Ferro e tutti gli aspetti riferiti dal signor Ferro –siano o no atti di violenza pianificati– sono oggetto d’indagine’ ha aggiunto. ‘Tuttavia nessun altro è stato arrestato in questa indagine’”.

“Nel 1990, Ferro fu condannato a due anni di prigione per il possesso di cinque libbre di esplosivo C-4.”

“Gli inquirenti, nel 1990, dissero che Ferro era un membro di Alpha 66 che addestrava dei messicani nella sua fattoria di polli a Pomona, con l’intenzione di abbattere Castro.”

“Ferro era un militare di carriera che entrò nelle forze speciali, realizzando operazioni segrete, comprese la ricerca e la liberazione di scomparsi in Vietnam.

“’Sto facendo lo stesso che fa il Presidente Bush in Iraq, questo è tutto. Non so perché mi molestate per questo.’“

Fin qui le note di quanto pubblicato nell’articolo di Los Angeles Times

Sebbene dei portavoce militari hanno cercato di separare il piano di Ferro dalle manovre nei Caraibi, il governo statunitense è rimasto totalmente in silenzio sulla consegna delle armi a questo terrorista che nel 1992 è stato condannato a due anni di prigione per possesso illegale d’esplosivi, dopo essere stato accusato di dirigere un campo d’addestramento paramilitare di Alpha 66 nella fattoria Pomona, dove erano addestrati dei cittadini messicani per realizzare operazioni contro Cuba. In quell’occasione gli furono sequestrate 5 libbra di esplosivo C-4.

Nella sua storia anticubana, Robert Ferro ha lavorato per la CIA, è stato ufficiale delle Forze Speciali nordamericane ed è stato membro di Alpha 66.

Anche se il principale capo di Alpha ha negato i legami tra la sua organizzazione terrorista ed il signor Ferro, il giudice Oswald Paraga, incaricato del caso, gli ha negato la libertà su cauzione considerando che “ha accesso ad armi ed esplosivi attraverso Alpha 66”. Da parte sua, l’avvocato difensore, Wayne M. Rozenberg ha ammesso che non gli sembrava strana la risposta negativa del gruppo, poiché si tratta di una formazione paramilitare che opera in forma clandestina.

Alpha 66 ha una lunga storia di attività paramilitari e di pianificazione di azioni terroristiche contro Cuba. Creata nel 1961, Alpha partecipò a diverse delle cosiddette “operazioni autonome”… Così le chiamava la CIA; per tale motivo creò e addestrò il gruppo di Orlando Bosh e Posada Carriles.  Erano autonome e le informazioni di guerra venivano pubblicate a Miami.  E quella fu l’epoca in cui si fecero le cose peggiori.  Organizzarono l’operazione Condor; inviarono il secondo capo della CIA a Santo Domingo, quando Bush senior era capo della suddetta istituzione; uno dei più orribili crimini commessi fu l’esplosione dell’aereo di Cubana de Aviación a Barbados.  Proprio a Santo Domingo il secondo capo della CIA s’incontrò con una banda di criminali provenienti da Cuba, dagli Stati Uniti e da altri paesi per iniziare quell’obbrobriosa crociata criminale, chiamata Operazione Condor, denunciata qui non molto tempo fa, proprio dopo l’entrata di Posada Carriles negli Stati Uniti e i tentativi di proteggerlo del governo di questo paese.  Quegli orribili fatti sono stati descritti da Estella Calloni, giornalista argentina, presente in questa Piazza –il che ci onora--, dove regnano la verità, lo spirito rivoluzionario e l’onore (Applausi).

E’ lunga la catena di crimeni commessi: ministri degli Esteri come Letelier Letelier, assassinato nella stessa Washington; militari d’onore come Pratts, oppositore al colpo di stato in Cile; generali come Juan José Torres, che significavano i militari boliviani; personalità come il dirigente della Democrazia Cristiana Bernardo Leighton scampato in Italia ad un tentativo d’assassinio organizzato nell’ambito dell’operazione Condor; non c’erano né mari né frontiere che potessero mettere un limite ai loro atti criminali, che adesso i popoli iniziano a conoscere ed a ricordare sempre più, poiché queste cose non sono state ancora completamente  denunciate e nemmeno scritte.

Ciò che è importante, e collega direttamente la famiglia Bush ad Orlando Bosh, Posada Carriles e all’esplosione dell’aereo che costò 73 vite, è che lì, a Santo Domingo, fu pianificato il sabotaggio e che proprio lì si trovava Posada Carriles, perché Orlando Bosch, l’altro mostruoso criminale, liberato da Bush padre, e che passeggiava per le vie di Miami, si trovava allora in Cile, organizzando crimini con la DINA di Pinochet. Non è facile dimenticare le denunce che uomini tanto eminenti dell’America Latina hanno fatto nel Palazzo delle Convenzioni cubano durante l’Incontro Internazionale “Contro il terrorismo, per la verità e la giustizia”.

Guardate quante cose viene organizzando questo perverso impero da quasi mezzo secolo.

Dicevo che Alpha 66 partecipò in diverse delle chiamate “operazioni autonome”, orientate dalla CIA dalla sua stazione di Miami JM/WAVE.  Tra le azioni criminali del gruppo s’incontrano attacchi pirata e sequestri di pescherecci; infiltrazioni armate nel nostro paese; minacce di morte a persone legate a Cuba in Messico, Stati Uniti, Ecuador, Brasile, Canada, Porto Rico e numerosi tentativi d’assassinio nei mie confronti. Documenti investigativi della polizia di Miami hanno segnalato, da diversi anni, che il gruppo è “una delle più pericolose ed attive organizzazioni” della Miami terrorista.

Non dimenticate il signore di cui vi parlavo, Santiago Alvarez Fernández Magriñá, questi è proprio il tizio –voi lo avete visto alla televisione— che per via telefonica ha ordinato a un infiltrato a Cuba, da lui inviato all’isola con esplosivi e armi da fuoco, di collocare bombe a Tropicana.  L’infiltrato era già arrestato e il signore Fernández Magriñá, lo stesso che dopo è stato arrestato per non so quanti reati negli Stati Uniti –sì, il signor Magriñá, amichetto dei Busch –era il capo di questo gruppo e gli dava ordini attraverso il telefonino.

Ricorderete quella frase, le ultime istruzioni che gli diede. Quando indagava se l’infiltrato stava o meno attuando il piano e quello gli rispondeva che la situazione era difficile e gli domandò riguardo alla sua missione, un mostruoso atto terrorista contro il cabaret Tropicana, Fernández Magriñá gli disse: “Tira le due lattine attraverso una delle finestre del Tropicana e lì non rimane niente. Lui ammise di avere detto questo e tuttavia era a Miami, facendo ciò che voleva, protetto dal governo degli Stati Uniti. Pare che abbiano avuto dei problemi, e a loro non gli è rimasto altro che arrestarlo ed accusarlo per alcuni delle decine di crimini da lui commessi.

Posada Carriles era anche lui a Miami, dove accadevano tutte queste cose, e nella stessa superorganizzazione destinata a proteggere gli Stati Uniti dal terrorismo, dove c’è Negroponte, coinvolto nella guerra sporca contro il Nicaragua, lo stesso che dirige da più di trent’anni questi servizi, non sapevano niente; il Dipartimento di Stato dichiarò in numerose occasioni di non sapere dove si trovava Posada Carriles; la Casa Bianca diceva di non sapere e tutti gli altri pure.

Guardate che morale, che etica hanno loro, a che punto sono giunti in questioni così elementari come le regole etiche; dopo lo catturano, lo proteggono e non lo mandano in Venezuela, che giustamente lo reclama, poiché Cuba aveva rinunciato a reclamarlo, per non dare pretesto al governo statunitense di specularci. In Venezuela non esiste la pena capitale, lì, neppure quelli che organizzarono il golpe felino dell’11 aprile 2002 sono in carcere, né lo sono stati, e non l’hanno mandato in Venezuela in virtù della Convenzione Internazionale sulla tortura. Guardate voi stessi che tipo di pretesti per proteggere il terrorista.

L’hanno portato via da Panama perché il governo degli Stati Uniti conosceva ed era responsabile dei piani assassini che sarebbero avvenuti durante quella riunione dei capi di Governo e di Stato partecipanti a un vertice iberoamericano, tra cui io, un servitore, che aveva programmato un atto con gli studenti, e proprio lì pensavano di lanciare 40 chilogrammi di TNT. Il governo degli Stati Uniti ed il signor Bush non si sono ancora accorti di niente di tutto ciò, né dei piani per far volare il Tropicana, dove sicuramente in quei giorni ci sarebbero stati numerosi cittadini nordamericani, poiché allora lasciavano venire e ritornare alcuni cittadini d’origine cubana o anche statunitensi di nascita o che avevano la cittadinanza. No, non se n’è accorto!

Qui ho parlato di questo signor Díaz Rodríguez, capo di Alpha 66, addestrato a Santo Domingo.

Il 20 maggio 2003, il presidente statunitense George W.Bush, invitava alla Casa Bianca undici membri dell’estrema destra cubano-americana del sud della Florida.  Tra loro c’erano Ernesto Díaz Rodríguez –lo stesso che succedette Sargent come capo di Alpha 66, organizzazione a cui appartengono senza dubbio le millecinqucento armi o che almeno le controlla, e che era nella Casa Bianca-, il suo socio Eusebio de Jesús Peñaveral Mazorra, arrestato il 12 dicembre 1995 in California quando, in possesso di un arsenale, si preparava a realizzare un attacco terrorista a Cuba, ed un altro noto terrorista, Àngel Francisco D’Fana Serrano.  Infatti, mai i governi degli Stati Uniti sono stati esclusi da tutti i piani terroristi e di assassini.

Ho menzionato due eccezioni in questo lungo periodo, che sono state: Ford, che dopo le indagini della Commissione Church riguardante i piani d’attentato contro la mia persona, pare si sia vergognato di questi, decretò una risoluzione proibendo azioni di questo tipo, e l’altro, che era indiscutibilmente incapace d’ordinare assassini di questo tipo, è stato Carter, da noi ben conosciuto –ci visitò e partecipò a quella grande partita di baseball tra la squadra di Baltimora e la nazionale cubana; visitò l’Università dell’Avana, e lì parlò e discusse– che non ha lo stesso nostro pensiero, infatti, non siamo nemmeno minimamente vicini alla sua ideologia, però si può affermare che è un nordamericano decente.

Dopo sono arrivati al governo degli Stati Uniti gli stessi che avevano organizzato l’Operazione Condor, l’attentato all’aereo a Barbados ed una serie di crimini internazionali; erano gli stessi e sono gli stessi che adesso governano negli Stati Uniti, e anche peggio poiché molti di loro erano dei vecchi falchi e questi invece sono apprendisti falchi che vogliono superare gli altri.

Vedremo se ci riusciranno, se il popolo statunitense lo permetterà, se sarà disposto a sopportare ancora crimini come il genocidio e la serie interminabile di torture che stanno commettendo oggi nel mondo, in qualsiasi paese del mondo, violando sovranità, violando frontiere ed ordinando d’uccidere, perché questo signor Bush ha detto non molto tempo fa, durante una sessione congiunta del Congresso, che molti dei nemici degli Stati Uniti già non disturberanno più perché sono prigionieri o morti; l’ha detto con vanità, l’ha detto con prepotenza e ciò che ha detto significava: ho ordinato d’uccidere tutti quelli che volevo uccidere.

Così l’ha fatto. Bush ha annullato la disposizione di Ford e, appoggiato dal presidente dell’Associazione degli Stati Uniti, che era alla Camera, ha annullato la proibizione di commettere quei crimini e reati. Nemmeno i peggiori imperatori di Roma sono stati capaci di proclamare diritti di questo tipo, come quello d’uccidere, d’assassinare in qualsiasi modo, con l’impiego dei mezzi più sofisticati, qualsiasi patriota nel mondo, qualsiasi rivoluzionario, qualsiasi dirigente politico si opponga al volgare dominio dell’impero.

Nessuno ha il diritto di emettere un ordine come questo, anche trattandosi di terroristi, dov’è il diritto, dove sono le leggi, dove sono i tribunali? Sebbene alcuni giudici dell’impero siano anch’essi ripugnanti, come colui che condannò i nostri cinque eroi e che poi la maggioranza di un tribunale con un minimo di libertà e di onore dovette correggere; mi riferisco alla famosa Corte d’Atlanta che dichiarò quel giudizio non valido. Ma dopo, invece di metterli in libertà, è successo qualcosa senza precedenti, hanno utilizzato un ricorso contro la decisione del tribunale, trasformando in ostaggi, anche dal punto di vista legale statunitense, i cinque eroi, due dei quali vi hanno oggi parlato. E sono ancora lì, prigionieri, mentre Posada Carriles discute sul suo diritto alla cittadinanza statunitense per naturalizzazione, forse per i crimini che ha commesso, forse per la sua immoralità, simile a quella dell’illustre personaggio che presiede il potere esecutivo di quel paese.

Il presidente statunitense indirizzò, il 2 giugno 2005, una lettera di ringraziamento all’organizzazione terroristica anticubana Alpha 66 per il suo “appoggio”, nella quale diceva che “apprezzava conoscere” le idee del gruppo paramilitare, secondo quanto affermato da uno dei suoi principali dirigenti.

Le attività di Alpha 66 in California sono ben note. In gennaio del 1982 l’agenzia stampa UPI informò che un gruppo di cubani e nicaraguesi riceveva addestramento militare in un remoto accampamento desertico nel sud della California, gestito da Alpha 66, però l’FBI e le autorità della città californiana di San Bernardino non consideravano queste attività illegali, poiché secondo loro non violavano nessuna legge locale o statale.

Nel 1995, un capo di Alpha 66 disse in privato che la rappresentanza di questo gruppo in California aveva incrementato il proprio sostegno alle azioni di tipo violento e che contava con ex membri d’origine cubana della Guardia Nazionale statunitense, i quali avevano a disposizione alcune armi pesanti come mitragliatrici e bazooka, iscritte in California.

Nel novembre del 1999, si è saputo dalla California che René Cruz ed Eusebio Peñalver (entrambi strettamente legati a Posada Carriles), insieme ai terroristi Roberto Martín Pérez, Àngel D’Fana ed Ernesto Díaz, attuale capo di Alpha 66, erano coinvolti in un piano per attentare contro la vita del presidente Hugo Chávez, con l’appoggio di un gruppo di facoltosi venezuelani, che fu opportunamente denunciato da Cuba.

Il suddetto piano sarebbe stato eseguito nel mese di dicembre da un comando costituito da cubani e venezuelani, che sarebbero arrivati in Venezuela da un paese terzo.

INFORMAZIONE ECONOMICA SELEZIONATA.

L’economia cubana ha superato nel primo semestre del 2006 l’11,8% raggiunto nel 2005 ed il suo ritmo attuale supera il 12,5% (Applausi).  Io so che a volte le percentuali sono pesanti e ci si abusa, alcuni si domandano:  Perché è così alta la percentuale di crescita se non si vede?  Se si costruiscono capannoni per la produzione di uova e l’allevamento di pollame, si cresce pur senza distribuire le uova –anche se le uova si stanno ormai distribuendo—capite?  Se si costruiscono dei sili d’immagazzinaggio di alta tecnologia per conservare il grano, si sta investendo; se si comprano decine di locomotive e si riparano migliaia di vagoni ferroviari, o si acquistano decine di migliaia di camion e motori, e si ricostruisce tutto, o si lotta per un grandioso piano di costruzione di abitazioni dopo che l’uragano ha abbattuto più di 50 mila e ha danneggiato tante altre a cui bisogna mettere il tetto, pur senza vedere le case finite e senza passare dai luoghi del disastro, si cresce.  Quando l’autobus si trova nell’Atlantico non sta ancora prestando servizio e quando arriva, ne fai il collaudo e comincia a risolvere le necessità urgenti del paese, non sta caricando ancora i suoi passeggeri abituali; quando cominci a utilizzarlo devi veramente analizzare anzitutto ogni linea che sarà impiegata; sebbene questi mezzi non si utilizzino solo per il trasporto di linea, il paese ha la necessità ed il dovere di razionalizzare al massimo possibile ogni percorso, nonché il loro comportamento, i loro costi, eccetera.

Perciò quando si parla di crescere, non si sta guardando solo al presente; si possono però vedere alcune cosette, lo sapete e lo sappiamo tutti, e sono cosette in numero crescente e con cifre mai viste prima; non per sfoggio, non per la semplice volontà di far vivere meglio la popolazione, che è il nostro più grande desiderio, e viva meglio in tutti i sensi, ma che lo faccia senza egoismi; che sia capace d’aiutare altri popoli, perché l’umanità è una sola. Di questo ho parlato poco tempo fa, il 29.

Vi avverto a riguardo perché tutti noi, voi e noi, dobbiamo imparare molte cose; voi, sebbene abbiate una grande preparazione perché c’è oltre mezzo milione di cittadini di questo paese che stanno studiando nei livelli superiori, e anche noi, che non abbiamo avuto tale privilegio, alcuni un po’ di più, altri un poco meno, alcuni di noi sono stati dei privilegiati.  Tutti abbiamo l’obbligo di meditare molto e di imparare continuamente, partendo dalle lezioni della storia e imparando fino all’ultimo respiro.  Nessuno si laurea al quinto o sesto corso della carriera, sono sempre di meno coloro che si laureano nella nostra patria al quinto o sesto corso della laurea, non basta avere una specialità o un master o un dottorato in scienze; colui che riesca a conseguirlo dovrà comunque continuare a studiare, e non ci riusciranno tutti perché ci sono molte attività da realizzare nella società. Non saranno tutti, ma saranno sempre di più e nessuno di loro smetterà mai di studiare.

Il ritmo attuale di crescita della nostra economia supera già il 12,5%.

Tale risultato si basa sul rapido sviluppo dei servizi ad alto valore aggiunto prestati dal paese.

Le costruzioni sono cresciute del 15,8%, il trasporto del 4,8%, le comunicazioni del 12,9% ed il commercio del 30,8% sotto l’influsso della vendita di elettrodomestici realizzata nel periodo.

L’industria si è mantenuta su livelli simili a quelli dello stesso periodo del 2005, crescendo nei seguenti 7 rami: costruzione macchinari non elettrici, 11,4%; elettrotecnica ed elettronica, 50,5%; prodotti metallici, 15,8%; confezioni, 14%; materiale da costruzione, 13%; pesca, 11% e chimica 7,9%.

Fino al 30 aprile, si stima una produzione di zucchero grezzo base 96º di un 1 100 000 tonnellate.  Lo sforzo realizzato dalla metà di febbraio ha avuto dei frutti e ci avviciniamo agli obiettivi che ci siamo posti, in un momento in cui lo zucchero ha veramente un buon prezzo sul mercato mondiale.  E’ stato fatto uno sforzo che dev’essere riconosciuto, considerando i distinti fattori che hanno richiesto un impegno enorme per superare il ritardo; uno sforzo per raggiungere dei sorprendenti risultati, considerando che il 14 febbraio, Giorno degli Innamorati, si erano raggiunte meno di 200.000 tonnellate ed oggi siamo già a 1.100.000 tonnellate, quasi l’80% della meta e rimangono ancora alcune settimane di raccolta, sebbene diminuiscano i zuccherifici in funzione e aumentino le piogge e il caldo, fattori che riducono la percentuale di rendimento. Comunque, non saremo lontani dal volume fissato quest’anno decisivo. 

Possiamo affermare che siamo soddisfatti dello sforzo realizzato dagli agricoltori e dagli operai dell’industria zuccheriera (Applausi), che stanno seminando e lavorando intensamente per una maggiore produzione nel 2007, giacché anche il prossimo anno i prezzi saranno alti.

Devo dirvi, compagni e compagne, che lo sforzo di cui vi parlo, significa per il paese un incremento di oltre 200 milioni di dollari rispetto a ciò che si sarebbe ottenuto continuando al ritmo di metà febbraio.

Tra le produzioni in crescita spiccano le seguenti:

Filo di ferro (fino 1 Kv)                                                                    14,1 %

Strutture d’acciaio                                                                          44,9 %

Sapone da lavare                                                                           20,1 %          

Medicinali                                                                                        35,7 %

Carta                                                                                                2 volte

Blocchi di calcestruzzo                                                                   33,6 %

Tegole di asbesto – cemento                                                       69,3 %

Tessuti                                                                                             14,9 %

Abbigliamento                                                                                 58, 1 %

Uova                                                                                                 22,7 %

Tegole metalliche scanalate                                                          9 volte

Pentole a pressione                                                                       9 volte

Fertilizzanti                                                                                      1,3 volte

Pneumatici ricoperti                                                                       50,7 %

Allevamenti di suini                                                                         21,7 %

Latte di mucca                                                                                15,2 %



La produzione equivalente di greggio nazionale e di gas raggiunge circa un 1 244 000 tonnellate nel quadrimestre, quattro volte ciò che si otteneva all’inizio del periodo speciale.

Si lavora intensamente per concludere nel presente anno 36 nuovi pozzi, oltre ad altri pozzi superficiali, durante le soste del montaggio o le interruzioni dei pozzi esploratori. Attualmente si lavora in 11 pozzi esploratori e in 2 di sviluppo, trovandoci nella tappa di valutazione o messa in funzione di 5 di questi nuovi pozzi.

Il consumo di conduttori energetici derivati dal petrolio, compresa l’energia elettrica espressa in combustibile equivalente per la sua generazione, si stima raggiunga i 2 716 000 tonnellate, che rappresentano una riduzione del 3,7 % del consumo reale fino ad aprile 2005, raffigurando una differenza fisica di 105 mila tonnellate, dovuto fondamentalmente alla diminuzione del combustibile per generare elettricità (45 mila tonnellate) e alla diminuzione di kerosene e gas liquido (44 mila tonnellate); si tratta di combustibile per uso domestico per la popolazione.

Diminuisce pure il consumo di diesel di 7 mila tonnellate metriche e di benzina di mille tonnellate metriche fino a marzo, nonostante la crescita economica: più mattoni, più calcestruzzo, più cemento, più cavi di ferro. L’intensità energetica del Prodotto Interno Lordo nel primo trimestre (escludendo la popolazione), si è ridotto considerevolmente, più del 15 %.

L’energia elettrica fatturata nel quadrimestre si stima raggiunga 3,656 miliardi di chilowattora, cifra molto simile a quella raggiunta nello stesso periodo del 2005.  Ma, con quanti impianti elettroenergetici?  Questa è una domanda la cui risposta può rendere la vera misura della quantità, in realtà notevole, di oltre un milione di chilowattora –io direi di più—di risparmio; vale a dire, quanto si consumerebbe senza il risparmio all’ora di massima domanda, la cosiddetta ora picco.

Nel settore residenziale il consumo medio mensile per nucleo si è ridotto da 130 chilowattora a 126,8 chilowattora.  Che ne pensate?  E ci sono ancora molte cose da fare che ridurrebbero abbastanza il consumo elettrico del paese.  Ci sono incrementi da una parte e risparmi dall’altra.  Tutte le fabbriche di cui vi parlo e tutte le produzioni e crescite consumano energia, e consumano soprattutto elettricità.  Il numero di nuovi consumatori è cresciuto fino a circa 43 mila.   Non cresce soltanto l’economia; crescono anche gli utenti.

Per soddisfare il consumo d’energia elettrica del sistema elettroenergetico nazionale, si calcola devono essere generati 4,66 miliardi di chilowattora, con la conseguente crescita di appena 0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.  Fino ad aprile si è incrementata la generazione con gas naturale in ENERGAS del 5%... uno degli impianti, dei più economici ci ha provocato qualche dolore di testa alcuni giorni fa, alcuni venticelli forti hanno ostacolato la fornitura; ciò avviene poche volte e speriamo che le misure applicate abbiano superato la situazione il più rapidamente possibile.  Stanno funzionando ormai? (Yadira gli risponde qualcosa.)

Durante quante è stato fermo il secondo giorno? (Yadira gli risponde: dieci ore.)  Dieci ore.  E il primo giorno? (Gli risponde: tre ore)  Yadira avverti loro di no fare quegli scherzi.  Sono 200 mila chilowatt e producono l’elettricità più sicura ed economica: l’energia del sole costa meno ma non è facilmente raggiungibile.  Nelle scuole abbiamo migliaia di pannelli solari, e nelle sale da video che sono nelle montagne ce ne sono altre migliaia.

La generazione è cresciuta del 5% e i gruppi elettrogeni Diesel hanno generato nei primi mesi del 2006 un 4,5% del totale della generazione, per cui la generazione termica con fuel e grezzo si riduce del 5%.  Vi avverto che si ridurrà ancora quest’anno, e le cifre si possono stimare in centinaia di milioni di dollari di risparmio nell’ambito del consumo degli impianti termoelettrici.

La riduzione delle suddette 45 mila tonnellate di fuel più grezzo nella generazione d’elettricità è determinata dall’incremento nell’efficacia sia nella generazione degli impianti termici sia per riduzione dei materiali, che nel primo trimestre 2005 e 2006, rispettivamente, sono calati da 7,57% a 6,91%, e le perdite complessive di trasmissione e distribuzione che sono diminuite da17,99% a 15,75% nei suddetti periodi. 

Voglio che sappiate che l’impianto che amplifica la nostra voce, deve passare prima dalla trasmissione e dopo dalla rete di distribuzione.  In questo senso la Città dell’Avana è campionessa olimpica; infatti, consuma 17,97% dell’elettricità. Si osserva, con rigore matematico, una chiara tendenza al risparmio energetico.

Si svolge un programma per migliorare le reti elettriche del paese, a cui sono destinati complessivamente 262 milioni di dollari, è come costruire impianti termoelettrici che non consumano combustibile.  Il programma si comincia ad applicare in modo accelerato.  Una volta compiuto questo programma, lo stesso consentirà l’incremento della qualità del servizio e la riduzione delle perdite totali per distribuzione d’elettricità di circa 11%.  Fate attenzione, da 18% a 11%.  Il costo è alto, ma riduce in modo considerevole il consumo, migliora la qualità dell’elettricità che, quando non è quella idonea, danneggia gli elettrodomestici, causando disturbi di ogni tipo alla popolazione.

Continua in modo accelerato l’installazione dei gruppi elettrogeni emergenti e di quelli collegati al sistema elettroenergetico nazionale, di cui si parlerà dopo.

D’altra parte, fino al 28 aprile sono stati consegnati alla popolazione

2 478 300 fornelli elettrici –ho già detto che miglioreremo questi fornelli, ottimizzando ora la manutenzione, sostituendoli subito qualora non ci fosse una soluzione rapida dei difetti, rispettando la garanzia statale; comunque, si stanno già producendo e stanno per essere trasferiti al paese dei fornelli più forti e si stanno adottando ulteriori misure relative al risparmio energetico ed alla qualità dei servizi prestati alla popolazione. Vi sono diversi tipi di pentole ed è importante adeguare la forma e misura degli strumenti, delle pentole ecc. alla fonte d’energia.  La differenza del consumo energetico per questo motivo può essere anche di sei volte.   

Continuiamo con le cifre degli articoli distribuiti: 3.059.926 pentole elettriche per riso, 2.050.381 pentole elettriche multiuso, 2.401.150 pentole a pressione normali –queste risparmiano molto, il 70% dell’energia, sia poste in una cucina elettrica che in una cucina a cherosene o a GLP (gas liquido derivato dal petrolio), ve ne stavo parlando e dovevo segnalarlo, perché le pentole a pressione normali non sono oggetti elettrodomestici, ma hanno lo stesso effetto- , 2.314.284 riscaldatori, 251.676 frigoriferi, 39.187 televisori –rispetto a questi due articoli non voglio promettere nulla, si preparino i trasportatori e coloro che li distribuiscono per far fronte “all’alluvione” ai fini di risparmio energetico, d’incredibile risparmio energetico. La stragrande maggioranza dei frigoriferi esistenti nel paese consuma quattro, cinque volte, anche con guarnigioni nuove, quanto consuma in 24 ore uno di questi nuovi frigoriferi, e alcuni anche di più. È alla fine, quando sapremo veramente, con tutti i dati alla mano, ciò che significa il risparmio e quanto manca. La distribuzione d’ora in avanti sarà Quasi tutto quanto sarà distribuito d’ora in avanti saranno, fondamentalmente, apparecchi con grande capacità di risparmio energetico, di risparmio elettrico.  Ciò moltiplicherà determinate risorse in valuta convertibile, oggi necessarie ad altre cose e per continuare ad investire e migliorare, per quanto possibile, il consumo della popolazione.  Soltanto attraverso gli elettrodomestici, il paese si libererà di ciò che tanto terrorizzava: il cherosene e il mercato nero che attorno suo si sviluppava, che tutti voi, eccetto gli invitati, conoscete bene- e 967.056 ventilatori. Sapete bene quanti se ne fabbricavano in modo artigianale utilizzando il motore della lavatrice sovietica Aurika, arrivate in questo paese a milioni e che sono divoratrici d’elettricità; quasi un milione dei suddetti motori è stato sostituito. Inoltre, fino alla data odierna, sono state consegnate 9.118. 250 lampadine risparmiatrici. Ce ne sono ancora delle lampadine incandescenti, ma non dureranno molto tempo e devono essere sostituite con una luce migliore e più economica; parlo di punti luce, perché possono essere lampadine al neon o d’altro tipo.

A ciò si aggiungono più di 4.400.000 guarnizioni per frigoriferi, circa 650.000 termostati e 7 milioni di guarnizioni per caffettiere consegnate prima. Tutto ciò è arrivato risparmiando e nonostante ciò, quei frigoriferi antidiluviani consumano quanto vi ho detto.

Vi sto parlando d’economia, non della rivoluzione energetica; sebbene, come parte dello sviluppo e delle spese economiche, ci siano alcuni dati che mi è sembrato meglio inserire qui, nella parte riferita al risparmio energetico.

Il programma di investimenti che si svolge nell’industria farmaceutica da tre anni, di 120 milioni di dollari di cui sono stati utilizzati 52 milioni (16 nel 2004, 22 nel 2005 e 14 nel primo trimestre del 2006) ha consentito un incremento delle capacità nelle forme farmaceutiche più impegnative: pastiglie, ampolle, assorbenti sanitari, flaconcini, capsule di cefalosporine, polvere in sospensione, prodotti dentali, liquidi orali e topici, creme, flaconi plastici, tra gli altri, e un importante miglioramento delle buone pratiche di fabbricazione, il che significa maggiore sicurezza ed efficacia del medicamenti.

Dal 2004 fino ad oggi sono stati eseguiti investimenti che hanno consentito di ampliare le capacità fino a 10 miliardi di pastiglie al mese e 78 milioni di ampolle all’anno, raddoppiare la capacità di produzione di polvere in sospensione e incrementare la capacità di produzione di flaconcini da 27 a 32 milioni annui.  Adesso sta crescendo a un ritmo maggiore.

Dalla metà del 2005, si è iniziato un piano per aumentare il consumo di uova a 10 unità al mese pro capita in tutto il paese.  Alla chiusura di aprile questo piano ha già raggiunto 148 comuni e alla fine del semestre coprirà i 169 comuni di Cuba.

E’ stato proposto un piano per incrementare la carne di maiale a 80 mila tonnellate nel 2006 –l’anno precedente era stata raggiunta la cifra di 60 mila tonnellate--, è la previsione è stata poi incrementata a 100 mila tonnellate, e a 120 mila nel 2007.  A parte la necessità di aumentarne l’alimentazione, vi sono i rischi legati alle epidemie, come la febbre aviaria, che potrebbe colpire con forza altre produzioni come, per esempio, quella delle uova o della carne avicola. Sono cose che bisogna prevedere invece di aspettare l’arrivo di una di quelle catastrofi che oggi minacciano il mondo in modo sempre più drammatico, dato che le comunicazioni si sono moltiplicate a tutti gli angoli del pianeta. Prima, una malattia poteva tardare ad arrivare quattro o cinque anni e gli anticorpi facevano in tempo a svilupparsi; oggi arrivano i virus e molte volte non ci sono anticorpi, non esiste il tempo storico tradizionale affinché si produca questa resistenza biologica. Per il 2007 è prevista una produzione di carne suina di 120.000 tonnellate, il doppio di quanto prodotto nel 2005.  Anche se ci sono state delle difficoltà a causa dell’arrivo in ritardo del mangime importato, il che non dovrebbe succedere e penso sia il problema minore, poiché ho domandato all’industria alimentare ed altre entità quali sono stati i problemi e mi hanno riferito anche le difficoltà nel trasporto terrestre, già nel primo semestre è stata raggiunta la cifra di quasi 15 mila tonnellate.  Il programma dell’anno esige un ritmo più intenso.

Continua la riparazione dei capannoni per la suddetta produzione, che alla data odierna ha raggiunto la cifra di 255 capannoni riparati.  Non si ridurrà il programma previsto e si farà il possibile per raggiungere le 100 mila tonnellate nel 2006.

L’obiettivo di produrre circa 60 700 tonnellate di riso nel 2006, va avanti senza difficoltà.  Nel primo trimestre sono state prodotte 20 100 tonnellate.  Questa è una produzione che è diminuita nelle grandi aree di semina a causa della siccità, i cicloni e gli alti costi del combustibile, quindi si applica il massimo della razionalità; ci sono produzioni nelle quali non è economico né ragionevole investire e si mantiene tutto quanto sia economico e possibile. Esistono cose molto più economiche e nessun paese può aspirare alla piena autarchia; il meno autarchico del mondo è anche il più ricco, gli Stati Uniti, e una parte importante delle importazioni che realizza le paga con il denaro che stampa –ho già parlato a riguardo e non voglio dilungarmi..

Il programma di produzione di yogurt di soia si svolge secondo le previsioni.  La prima tappa di ampliamento delle capacità fino a raggiungere un milione di litri al giorno è stato compiuto alla fine del 2005. Lo stavamo fornendo a quasi mezzo milione di studenti delle medie che fanno merenda a scuola, ai lavoratori, ai professori di questi centri, eccetera; si stanno già distribuendo alla popolazione del resto del paese, pur in maniera limitata. Stiamo ampliando l’elaborazione di questo prodotto, molto piacevole al gusto e per le sue qualità nutritive, in modo sperimentale a Pinar del Rio, una provincia d’avanguardia non solo in campo energetico.

Di giorno in giorno n’aumentiamo la distribuzione in questa provincia e sono già stati creati alcuni magazzini refrigerati per questo yogurt. Fino a poco tempo fa si stavano distribuendo 6 milioni di litri e oggi sono già 15 milioni al giorno e spero che in alcune settimane a Pinar del Río si raggiunga una distribuzione giornaliera equivalente a 40.000 litri, a parte le scuole.  Non ci saranno limiti, tutto quanto saranno in grado di consumare: 50.000, 60.000 litri o di più, sarà loro distribuiti. Avrà lo stesso prezzo di prima, ma la sovvenzione sarà inferiore; ora è sovvenzionato il 20% del suo costo di produzione e distribuzione. Non era un prodotto razionato, ma non era abbondante; nei prossimi sei mesi aumenteremo la produzione ad un milione e mezzo di litri al giorno e se ce n’è bisogno, ne produrremo ancora di più.

Avete visto che qui c’erano Evo ed Hugo ed abbiamo parlato di comprare soia dalla Bolivia. Un milione e mezzo di litri di yogurt di soia sono circa 60.000 tonnellate di soia, quindi, la promessa non ci danneggia affatto.  E consumeremo ancora di più di quanto compreremo in aggiunta alla Bolivia.

Nel primo trimestre del 2006 sono state prodotte 47 100 tonnellate, ciò supera del 34% la produzione dello stesso periodo dell’anno scorso, con un ritmo di 850 mila litri al giorno.  Questo è un dato più esatto.  Ecco quanto si sta producendo, bisogna considerare anche il contenitore in cui si distribuisce: siccome non si può versare in una bottiglia, si usa un prodotto leggero, di plastica, che bisogna importare e includere nei costi.

Nell’ambito del programma per la produzione di cioccolato al latte (Chocolé) – la prima volta che abbiamo parlato di questo prodotto lo abbiamo chiamato chocolatin e siccome le abitudini sono abitudini, continuo a chiamarlo chocolatin  -sono state prodotte 2.800 tonnellate nel primo trimestre e la produzione si realizza secondo la domanda effettiva, allo scopo di garantire che non manchi il prodotto e che non ci sia produzione in eccesso.

Nel programma di produzione di pasta ci sono stati ritardi nel processo di investimenti.  Nonostante ciò, si cerca che il montaggio delle due linee di produzione della fabbrica di Santiago de Cuba si compia entro il 30 giugno --vedremo se riusciranno a farlo almeno entro il 26 luglio, lo so che stanno lavorando sodo; purtroppo c’è un ritardo di vari mesi che dev’essere superato entro il suddetto periodo--, aumentando così la capacità produttiva della fabbrica da 6 mila a 21 mila tonnellate di pasta.  La nuova linea per la fabbrica Vita Nuova è già stata ricevuta nel paese, e il suo montaggio è previsto entro il 30 giugno; ciò consentirà un aumento della produzione di 10 mila tonnellate, fino a raggiungere le 24 mila tonnellate in quest’importante fabbrica.

Dov’è il Ministro dell’industria Alimentare?  Roca, dove sei?  Credo che l’ultima data sia quella giusta.  Lui (indica Roca) calcola molto bene e risparmia tantissimo, lui domina tecnologicamente tutti gli impianti e perciò provo un grande rispetto nei suoi confronti.  Tu dici che ci riusciranno entro il 30 giugno.  Hai comunque previsto alcuni giorni di riserva?  Aggiungi due o tre settimane di riserva, ma fai il possibile per finire entro il 30 giugno.  Io ci credo, perché lui conosce bene come vanno le cose.  Senti, è perché c’è stato il ritardo?  E’ stato il trasporto (Gli risponde affermativamente).  Non siamo stati noi i responsabili né i compratori?  Chi?  I produttori degli apparecchi.  Sei esonerato di responsabilità.

Se riusciamo ad avere da una parte 21.000 e dall’altra 24.000, vuol dire una capacità di 45.000 tonnellate, che triplica la precedente, di un prodotto di qualità, poiché la qualità di quella pasta dipende dalla qualità del grano e sappiamo qual è il grano che ci manca, altrimenti Bonasso ci aiuterà comprando il grano duro là in Argentina.

Nell’ambito del programma di produzione di fidelini a matassa, il Ministero dello Zucchero sta lavorando nei 13 impianti previsti.  Bisogna ancora definire bene i relativi terreni perché l’idea sarebbe di utilizzare i zuccherifici che sono stati fermati  per differenti produzioni: pasta in generale, fidelini, cioccolatini, prodotti dell’industria alimentare; però non è necessario distribuire le produzioni tra i due ministeri, bensì trasferirne la gestione all’industria alimentare, dato che il MINAZ, oltre allo zucchero, ha l’agricoltura, che significa produrre alimenti, come, per esempio, vegetali di qualità o altre produzioni. Al MINAZ è rimasta molta terra ed è meglio che sia condivisa, ma il concetto di produzione alimentare industriale è un’altra cosa, non sarebbe giusto che la pasta nel suo complesso rimanga nell’industria alimentare ed i fidelini ed i cioccolatini passino al Ministero dello Zucchero (MINAZ). Il MINAZ non è uno specialista in cioccolatini e l’Istituto di ricerca dell’industria alimentare, che ha svolto tante ottime ricerche, non può essere assente se si parla della qualità e dello sviluppo della produzione di cioccolatini e di altri prodotti, che sono di competenza del Ministero dell’Industria Alimentare.

Ormai la produzione zuccheriera non era più un affare, gli attuali prezzi dello zucchero sono congiunturali, perché sono andati perduti tutti gli accordi che proteggevano i prezzi dello zucchero, e oggi c’è il caos nell’industria zuccheriera, così come in tanti altri rami dell’economia mondiale.  Noi approfittiamo della congiuntura favorevole e del fatto che l’alcol accompagnante della gasolina raggiunga prezzi tanto alti quanto lo zucchero.

I cioccolatini di cui ho parlato, richiedono uno zucchero molto fine per cui il suo prezzo è più alto. Così l’industria alimentare avrà bisogno di più zucchero di qualità nel nostro paese, ma in questo momento ci sono pochi mercati dello zucchero a prezzi ragionevoli.

C’è un cambiamento climatico nel nostro paese, con sempre maggiore siccità e i cicloni sono più violenti e più frequenti. Questo ha influito sul riso, si è persa la raccolta molte volte perché i campi si sono inondati e si sono rotte le dighe, e quanta canna da zucchero si perde ogni volta che passa un ciclone attraverso i campi! Le trebbiatrici passano e tagliano i pezzi sparsi che si trovano a terra.

Non ci sono gli schiavi e nemmeno gli analfabeti senza impiego che in passato tagliavano la canna a mano, all’epoca della schiavitù e agli inizi del secolo scorso, quando furono create le grandi piantagioni nordamericane e portati emigranti dai Caraibi che vivevano peggio degli schiavi, senza nessuno che si occupasse della loro salute e guadagnando salari di miseria.  

Secondo il programma di produzione del MINAZ, si lavora nei 13 impianti progettati, quattro degli impianti devono essere terminati in aprile, sette a maggio e due a giugno.

Si lavora nella terminazione di tre impianti per la produzione di cioccolatini. Gli altri quattro sono in diverse fasi costruttive.  Queste sette fabbriche sono poche rispetto a quante ne saranno costruite.  Il cioccolatino sarà d’alta qualità, ma non sarà sovvenzionato. Il chocolatin  invece sì, cocoa con latte; però i cioccolatini extrafini avranno prezzi commerciali.  Sono stati creati dall’Istituto di Ricerca dell’industria alimentare 60 diversi sapori. Incredibile centro di ricerca! E ne creeranno altri, sicuramente.

L’industria per la produzione di pasta alimentare raggiungerà una capacità sufficiente per produrre fino a 70 mila tonnellate nel 2006, assicurando così un volume molto superiore di fornitura.

Nella prima tappa devono essere costruiti 120 sili per l’immagazzinaggio di 240 mila tonnellate di cereali.  Si è terminato il montaggio di 58 sili e i 62 restanti dovranno essere terminati entro maggio e giugno.

Per la seconda tappa sono in progetto 130 sili, di cui 84 sono in diverse tappe costruttive.  Una volta conclusa questa tappa in agosto e settembre, aumenterà la capacità d’immagazzinaggio di 246 mila tonnellate.  Si lavora ormai nella terza tappa, allo scopo di raggiungere nel 2007 le capacità per altre 500 mila tonnellate metriche, che si aggiungeranno alle capacità odierne.

Nell’ambito del programma delle colture protette di vegetali in terre del Ministero dello Zucchero, sono stati terminati 462 orti dei 2 800 pianificati, altri 1 647 sono in processo e si deve ancora iniziare la costruzione di 691; speriamo che la raccolta dello zucchero, i cui sforzi ho già segnalato, finisca il più rapidamente possibile. È molto importante la coltivazione di vegetali e soprattutto in questi centri, che sono costosi e producono articoli di grande qualità;  sono sicuro che potrete condire molto meglio i fagioli e gli altri prodotti che consumerete. Ci manca cultura in quest’ambito, sebbene gli orti ci abbiano insegnato molto.  Nel caso dei cosiddetti orti intensivi, sono stati terminati 369 dei 376 pianificati, e sono 112 le serre o case da coltura pianificate e costruite, di cui 108 sono già state seminate.

Nel Ministero dell’Agricoltura è prevista la costruzione di 666 serre, ma fino al 28 aprile sono state costruite soltanto 99.  In giugno saranno concluse le 666 previste.

Prosegue il processo d’investimento nell’industria di materiali di costruzione, iniziatosi nel 2005.  Nel piano per il 2006 sono stati approvati  41 milioni di dollari, il che renderà possibile un incremento del 9% nella produzione di sabbia, del 26% nella produzione di pietra, del 36% nella produzione di mattoni e di un 44% nella produzione di elementi per il pavimento.

Fino ad aprile del 2006 erano state terminate 27 900 abitazioni.  In aggiunta, si prevede la terminazione, durante il presente anno, di altre 82 100 nuove abitazioni per sostituire quelle che sono state completamente distrutte da eventi climatici, e proseguirà la costruzione di nuove abitazioni.

È molto importante che il popolo impari a costruire, che le famiglie imparino a costruire le proprie case, poiché qui tutto il mondo sa usare un’arma, sa costruire, sa raccogliere la canna da zucchero, capite?  È molto importante perché non ci sono operai sufficienti affinché lo Stato costruisca tutte le abitazioni di cui ha bisogno il paese (Esclamazioni di: “Viva Fidel!”)

Fino ad aprile sono state realizzate circa 60.000 interventi di ristrutturazione e manutenzione di abitazioni, un altro fronte, un altro importante compito, che rappresenta un 63% di crescita rispetto a quanto raggiunto nello stesso periodo del 2005.  In aggiunta, durante il resto del presente anno saranno ristrutturate e riparate la maggior parte delle 90 mila abitazioni parzialmente danneggiate dai suddetti eventi climatici. C’erano alcune case danneggiate da altri cicloni e perciò il numero è così grande.

Le condizioni di siccità continuano a dominare nella nostra area geografica. Le piogge cadute durante il periodo novembre/2005 - marzo/2006 raggiungono soltanto i 140 mm, vale a dire, il 54% della media storica in questo periodo.

Le province più colpite sono: Holguín, Città dell’Avana –anche se qui si coltiva poco, vero Sáez?, non hanno terra e quella a disposizione sarà usata--, Guantánamo, provincia Avana e Santiago de Cuba.

Fino al 2004, per affrontare gli effetti della siccità, comparsa negli ultimi anni, è stato necessario realizzare investimenti pari a 183.500.000 pesos e nel 2005 ne sono stati investiti  58.300.000, per un totale di 241.800.000 pesos. Per il presente anno è stato approvato un piano d’investimenti a tale scopo pari a 144.500.000 pesos, dei quali 54.300.000 in valuta.  Attualmente si lavora in un gruppo di importanti opere in diversi territori del paese, tra cui le fabbriche di tubature della Città dell’Avana e di Holguín e l’acquedotto est-ovest, che si costruisce nella zona orientale.

Prosegue il programma di recupero del trasporto iniziatosi l’anno scorso.

Nel trasporto ferroviario si prevedono investimenti di circa 157 500 000 pesos convertibili.  Fino adesso sono stati riparati 124 vagoni per il trasporto di merce pari a 337 100 pesos convertibili, che si aggiungono a quelli riparati l’anno scorso, per un totale di 1 824 vagoni.  Abbiamo impiegato appena un anno per fare tutto ciò.  Lo sforzo speciale è cominciato all’inizio dell’anno scorso.  Tutte le officine ferroviarie che possono riparare vagoni stanno lavorando giorno e notte, e consumano elettricità, non possiamo dimenticare ciò.  Sono in trattative 100 vagoni-silos di cemento, destinati al trasporto di materiali della costruzione.

Sono state riparate 131 lastre per il trasporto di contenitori ed è previsto l’acquisto di altre 150, che insieme all’allestimento dei centri di carica e scarica consentirà una migliore operazione dei medesimi.  Sono state inoltre riparate 78 cisterne per il trasporto di combustibile e saranno acquistati 200 vagoni cargo per il trasporto di materiali sciolti che miglioreranno il trasporto di combustibile.  Tutto ciò sarà completato dall’acquisto in Cina di 100 locomotive per il prezzo di 130 milioni di dollari.  Numerose locomotive di altre provenienze saranno riparate nel 2006.  Si analizzano inoltre alcune possibili offerte russe, poiché molte delle nostre locomotive hanno quell’origine e molte potrebbero funzionare se avessero l’adeguato rifornimento di pezzi di ricambio, che è quindi nota.  Comunque, non sto affermando che le acquisteremo, ho detto soltanto che ci hanno parlato di alcune possibili offerte di locomotive.

Nel settore degli autoveicoli per il trasporto su strada di merce si prevede anche investimenti pari a circa 72 milioni di pesos convertibili, che comprendono l’acquisto di 23 camion per il cemento, 127 trattori stradali per semirimorchi per i cereali, 40 semirimorchi per il trasporto di contenitori e l’acquisto di mille camion da 20 tonnellate ad un costo di 65 milioni di dollari, destinati all’economia interna, per sostituire autoveicoli inefficienti –e per ripulire i porti, che uno dei nostri grandi mal di testa, che ci costringe a lunghe soste delle navi, pagate in valuta per ogni ora di ritardo sul tempo contrattato e così perdiamo decine di milioni di dollari; i 1.000 camion si pagherebbero in un anno e mezzo circa.

Un aspetto importante è l’acquisto di circa 1 400 GPS che saranno installati sui camion per il controllo del parco macchine e che contribuiranno al risparmio di combustibile.

Sono stati contrattati ormai 20 600 nuovi motori per i camion da 3,5 e 6 tonnellate, nonché migliaia di camionette e veicoli leggeri allo scopo di risparmiare e ridurre l’elevato consumo di combustibile.  Anzi sono già stati acquistati.  Ci sono tante cose da fare e si lavora sodo, perché insieme alla rivoluzione nel risparmio d’elettricità, c’è la rivoluzione di risparmio di combustibile.

Uno sforzo simile si realizza in tutte le aree del trasporto –comprende autobus, ce ne sono migliaia già acquistati, di tutti i tipi, per sostituire mezzi assolutamente inefficienti come trasporto scolare, cittadino o intercomunale. Voi sapete che c’è il peso di quelli che hanno una carretta di non si sa che epoca, alla quale hanno messo un motore diesel, che hanno acquistato non si sa dove né come, e impongono un prezzo per il trasporto di cinque, sei volte maggiore, forse di più o a volte poco meno, di quello dei nuovi autobus, soprattutto degli interprovinciali, appena posti in servizio, nel cui caso lo Stato sovvenzionerà il 20% del costo del biglietto.  Dobbiamo farlo, altrimenti ci roviniamo o non ci sarà più questo tipo di trasporto nel paese. Pensiamo di superare le calamità che oggi abbiamo, ma dobbiamo farlo bene, usando il trasporto con estrema razionalità, organizzazione ed efficienza, in tutte le aree; esiste anche il trasporto merci, è necessario trasportare tutto, le medicine, i prodotti alimentari dai centri di distribuzione, gli articoli industriali, eccetera; e la popolazione deve viaggiare; quando è gratis lo usano tutti, è così.

Bisogna fare tutte e due le cose: bisogna rendere economico il trasporto e si deve educare la popolazione. Non ho dubbi riguardo all’appoggio del popolo, così come il popolo non ha il minor dubbio riguardo al fatto che tutto ciò che la Rivoluzione ha fatto, con maggiore o minore successo, lo ha fatto proprio per il popolo, e che tutto ciò che la Rivoluzione sta facendo oggi, con molta più esperienza, è interamente per il popolo e per compiere i nostri doveri internazionalisti. (Applausi ed esclamazioni di: “Evviva!”)        

Gli investimenti realizzati nel trimestre hanno consentito il trasporto di 173.300 tonnellate in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e si stima un incremento notevole alla fine del 2006.

.           Nell’ambito del programma di riparazione e ristrutturazione totale dei poliambulatori, sono stati terminati 19 nel primo trimestre, e così sono state concluse le opere in 167 unità di questo tipo, le quali dispongono di 20 nuovi servizi.  Si lavora attualmente in altri 183 e sono i progetto le riparazioni capitali dei restanti.  Questo programma –l’ho scritto mentre raccoglievo e ordinavo i relativi dati--, per la sua grande incidenza sulla salute del popolo, dovrà essere intensificato al massimo possibile –perché sono 446 centri e bisognerà fare uno sforzo speciale.

In questo primo trimestre è stata costruita una nuova sala di riabilitazione e così è praticamente finito questo programma nei poliambulatori, con la costruzione di 452 sale di questo tipo in tutto il paese.  Si costruiranno inoltre altre 52 negli ospedali rurali, man mano che andrà avanti il processo di ristrutturazione nelle suddette istituzioni di salute.

Mi comunicava Sáez una notizia molto confortante e, cioè, che in questo momento la mortalità infantile all’Avana è di 3,5, giusto? Meno di 4. Non si era mai raggiunta nella nostra capitale questa cifra! È la prova dell’importanza di questi poliambulatorii, di quanto è stato fatto, dei mezzi a disposizione e della crescente qualità del nostro personale medico (Applausi).

In questo primo trimestre è stata costruita una nuova sala di riabilitazione.  Ciò conclude il programma delle 453 sale dell’intera nazione. Se ne costruiranno altre 52 negli ospedali rurali man mano che andrà avanti il processo di ristrutturazione delle suddette strutture.

Nell’ambito del programma di ristrutturazione e ampliamento di 52 ospedali d’eccellenza iniziatosi nel 2004, si lavora per la terminazione entro il 26 luglio di quest’anno di 6 ospedali nella capitale, e come parte di questo programma si realizzano interventi edili in 963 ospedali, di cui 254 sono stati già conclusi.  A ciò bisogna aggiungere l’indicazione d’installare 118 impinati medici di punta, di cui sono già stati installati 59.  Soltanto 6 dei 52 ospedali d’eccellenza sono stati finiti.  Sono opere molto difficili, abbiamo avuto una grande disorganizzazione nella costruzione e siamo stati insufficienti.  Io mi vergogno veramente per la lentezza di molte opere.  Questo settore si deve organizzare con molta serietà, cercando di superare le debolezze che ci sono in molti luoghi.  Senza dubbio, si tratta di un’attività ritardata, rispetto alle quali dovrà aumentare l’esigenza a organismi, costruttori e altri soggetti responsabili dell’esecuzione.

Non sono problemi tanto facili da risolvere, uno di essi è la forza lavoro che non è sufficiente; la produttività è bassa, i lavoratori edili ed i loro capi molte volte si autoingannano.  Tuttavia, abbiamo, delle speranze, si sta lavorando per aumentare i materiali da costruzione, compreso l’equipaggiamento, non è stato tralasciato nulla.      

A volte abbiamo detto ai compagni delle costruzioni: “Se non progredite, dovremo allora contrattare per alcune opere delle imprese costruttrici straniere”. Ciò si concepisce a stento, ma ci sono molte cose che nemmeno si concepivano.

Penso che durante tutto il periodo della Rivoluzione il settore delle costruzioni non è stato soddisfacente, infatti, è una delle aree nelle quali abbiamo avuto più problemi; conosco il tema un po’, perché per molti anni ho prestato speciale attenzione alla costruzione di dighe, strade, scuole, installazioni agricole, canalizzazione  e drenaggio parcellare per la canna da zucchero, terrazze per il riso –potrei parlarne per mezz’ora-- , anni interi dedicando uno sforzo speciale.  Anche Ramiro Valdés lo ricorda,  dovette dividere il Ministero in varie parti.

Le costruzioni sono state caotiche durante la storia rivoluzionaria e bisogna superarlo, perché non ci rimane altro rimedio.

Nel secondo trimestre, per esempio, disporremo già di 12 modernissime macchine per la perforazione petrolifera, molte in società con la Cina; i lavoratori cinesi e cubani sono lì riuniti e si aiutano a vicenda.  Dovunque guardo, vedo imprese cinesi e di altri paesi che stanno costruendo.

Quando i lavoratori edili non possano veramente fare di più per il numero di opere e dopo avere fatto tutto ciò che è stato pianificato, allora è possibile che ci sia bisogno di imprese estere. Sono convinto che tutto quanto abbiamo fatto è stato destinato ad attività di primissima qualità ed a importantissime necessità del nostro popolo che ha eroicamente vinto e sconfitto l’infame blocco di quasi mezzo secolo (Applausi).

Adesso stanno pensando cosa fare in maggio –sono curioso di saperlo– con il loro famosissimo periodo di transizione, con barchette da guerra, portaerei, sottomarini, bande di assassini, depositi di armi, piani d’assassinio. Vediamo cosa diranno ora, perché voi sapete che siamo in transizione, non lo sapete? È vero. Ma la nostra è una transizione antitetica alla transizione bushaviana o bushista o bushona (Risate ed applausi). Non voglio offendere nessuno, però vedo delle cose così rare, così strane, che fanno venire voglia di riderci e di scherzarci sopra.     

Nella provincia L’Avana sono stati conclusi i lavori di ristrutturazione di 15 licei in campagna, stanno per finire altri sei e si creano le condizioni per la ristrutturazione dei 19 restanti.

Si è conclusa la ristrutturazione di 20 scuole in campagna che sono ormai utilizzate nell’ambito del nuovo programma di formazione dei medici latinoamericani: Speranza Sociale e Missione “Milagro”.

Oggi le scuole elementari e medie del paese dispongono complessivamente di oltre 109 mila televisori, 43 mila apparecchi video e 36 mila computer.  Le suddette cifre cresceranno; e i televisori delle elementari, di 21 pollici, saranno sostituiti con altri di 29 pollici.

Stanno funzionando 126 palazzi di pioneros , 72 centri di esploratori e 16 accampamenti di pioneros.

Nelle scuole medie è assicurato il pranzo o merenda scolastica per tutti i 434 mila allievi.

Più di 110 mila giovani studiano nei corsi di formazione integrale, 18 600 di essi daranno fra poco gli esami di maturità e altri 16 400 compiranno gli studi di livellamento per il terzo anno di liceo.  Oggi più di 90 mila diplomati di questi corsi compiono studi universitari.

E’ aumentata l’iscrizione alle università che raggiunge oggi i 510 mila studenti, seguiti da 122 mila professori.  Le sedi universitarie comunali (SUM) sono 3 150 in tutto il paese, tenendo conto anche di quelle subordinate al Ministero dell’Istruzione Superiore, a quello della Pubblica Istruzione, al Ministero della sanità, all’Istituto Nazionale dello Sport, l’Educazione Fisica e la Ricreazione, e ad altri organismi.

Prosegue la costruzione dell’Università delle Scienze Informatiche, ormai con capacità per 8 mila dei 10 mila studenti previsti.  Si realizza una riparazione capitale nell’Istituto Superiore di Disegno Industriale, si restaura l’Istituto Tecnico Militare “José Martí”, e si realizzano azioni costruttive nell’Istituto Superiore Politecnico “José Antonio Echeverría”, nell’Università Agraria dell’Avana, nella residenza degli Studenti Alamar VI, nella casa degli Studenti e nella Facoltà di Diritto dell’Università dell’Avana, così come nella residenza degli studenti dell’Università d’Oriente.

Per appoggiare i nuovi piani della Rivoluzione più di 28 mila lavoratori sociali svolgono diverse mansioni di grande importanza e riconoscimento sociale: l’attenzione all’adulto maggiore, agli handicappati, ai lavoratori zuccherieri come parte della missione “Alvaro Reinoso”, l’operazione “Milagro” e, insieme agli studenti universitari, partecipano alla battaglia energetica consegnando articoli elettrodomestici, tra altri compiti importanti.

Sono stati inaugurati 300 Joven Club d’Informatica che si aggiungono ai 300 che c’erano ormai, con un’iscrizione complessiva di 110 500 persone.

Ci sono 352 Video Club giovanili con capacità per oltre 21 mila persone e che costituiscono un’opzione culturale molto bene accolta per la loro svariata offerta. A ciò si aggiunge la riparazione capitale di 26 politecnici d’informatica in tutto il paese, dove si formano circa 40 mila tecnici della specialità che insieme agli 8 mila studenti dell’UCI e delle facoltà affini di altre università del paese conformano oltre 50 mila specialisti in questo promissorio ramo.

Il segnale televisivo delle reti educative arriva a tutte le provincie.  Di esse beneficia l’87,9% della popolazione.

Stanno funzionando 89 emittenti radio comunali, 8 telecentri provinciali e 1 918 sale di televisione, con pannelli solari, in insediamenti isolati.  Il 28 gennaio del presente anno è stato inaugurato la rete Habana con copertura per le due provincie habaneras .  Bisogna eseguire quanto resta dell’investimento per raggiungere il pieno funzionamento.

Prosegue il restauro delle Scuole d’Arte di Cubanacán.

Nelle Scuole di Istruttori d’Arte studiano 15 700 giovani.  Attualmente gli istruttori d’Arte insegnano a più di 700 mila bambini e adolescenti durante l’orario docente e a 130 mila nei laboratori di creazione artistica.

Dal 2 febbraio al 7 marzo si è celebrata la Fiera del Libro in più di 35 città del paese.  Alla stessa hanno partecipato 25 paesi, sono stati venduti oltre 3 300 000 copie e, se teniamo conto dei titoli apportati dal Venezuela come paese invitato, il numero di copie raggiunge la cifra di 4 milioni nelle mani dei lettori.  L’anno prossimo ci saranno molti di più, ormai si sta acquistando la carta perché un’enorme avidità di libri; e abbiamo due modernissimi macchinari stampanti che sono in grado di fare tutte le copie richieste.

In marzo si è svolto il Primo Classico Mondiale di Baseball, competizione in cui, come tutti sanno, abbiamo raggiunto il secondo posto con notevoli risultati sia nell’ambito sportivo che in quello politico.

Gloria ai favolosi – dico favolosi per la loro condotta, il loro comportamento, la loro onestà –integranti di questa squadra che ha riempito di gloria lo sport cubano e quello mondiale! (Applausi.) Proprio adesso abbiamo le Olimpiadi Nazionali Cubane. Ci sono un gran numero di atleti che stanno competendo e questa manifestazione acquisterà sempre più importanza.

Va avanti il processo di investimenti nelle 17 EIDE (Scuole d’Iniziazione Sportiva).  Questo programma comprende la riparazione capitale delle 15 ormai esistenti e la costruzione di due nuove nelle provincie di Guantánamo e Granma.  E’ già stata conclusa la riparazione capitale della EIDE “José Martí” nella capitale e le 14 restanti hanno subito importanti interventi costruttivi che assicurano capacità per circa 12 mila allievi.

Proseguono gli interventi costruttivi nella scuola Nazionale di Ginnastica e quelli della seconda tappa del Centro Nazionale d’Allenamento di Pallavolo.

La Scuola Internazionale di Educazione Fisica e Sport ha funzionato il primo semestre con studenti provenienti da 79 paesi (Esclamazioni).

Si mantiene il pieno impiego.

Vorrei sapere quanti paesi al mondo, in questo momento, possono dire la stessa cosa (Applausi).

Come risposta a una politica economica che assicurerà la soddisfazione degli interessi sociali e delle priorità fondamentali del paese, sono state adottate delle misure nell’ambito monetario-finanziario tendenti al rafforzamento della moneta nazionale.

Alcuni degli effetti pratici delle suddette misure sono: un incremento del 42% del risparmio di pesos cubani (comparando la chiusura marzo 2006 con la chiusura aprile 2005), ciò esprime una maggiore fiducia nella moneta nazionale; l’aumento proporzionale dei depositi di pesos cubani convertibili nel risparmio totale in valuta, che cresce dal 20% al 65,3% del totale alla chiusura dell’anno 2005.  Nel 2005 abbiamo proibito la circolazione del dollaro, non il deposito, qualunque cittadino sa che può depositare una moneta estera nella banca e poi estrarla, è sacro il rispetto alla moneta estera, è intoccabile.  Prima dominavano le monete estere oggi invece il 65,3% sono pesos convertibili; questi sono dati di grande valore economico, domandatelo pure ai Chicago’s Boys, che parlano continuamente di ciò per complicare le cose e renderle incomprensibili affinché nessuno le capisca e poter manipolare l’economia mondiale e sfruttare i popoli meno sviluppati--; e un notevole incremento delle valute depositate nella Banca Centrale.

Ugualmente si è riuscito a diminuire in modo sostanziale la partecipazione del dollaro nel totale delle entrate in valuta in contanti del paese.  Credevano che ci avrebbero annichilito con le misure e le crudeli proibizioni che hanno imposto ai cittadini statunitensi o ai residenti di origine cubana negli Stati Uniti, vietando loro di vedere i familiari per tre anni; credevano di abbatterci e gli abbattuti, dal punto di vista economico, sono loro.

Sebbene dicano che sono cresciuti e che la borsa valori va bene, eccetera, sono in rosso nel loro conto corrente per 800 miliardi di dollari. E Cuba, come sta? Qui la sto descrivendo affinché ascoltino bene, lo capiscano bene e mettano i loro intelligenti specialisti a studiare il caso di Cuba ed a domandarsi perché Cuba ha potuto resistere gli anni che ha resistito e sconfiggere questo criminale blocco, inimmaginabile in un paese sottosviluppato.  Quasi 50 anni, il blocco più lungo della storia. Grazie, impero yankee, perché ci hai fatto crescere, ci hai fatto migliorare nel corso degli anni!  Hai premiato il sangue di tutti i cubani che hanno lottato e sono morti qui ed in altre parti del mondo, con l’umiliante sconfitta del tuo cinico blocco, i tuoi cinici tentativi di distruggerci!

Oggi non hai medici nemmeno per inviarli a New Orleans e noi ne stiamo formando decine di migliaia e ne formeremo in 10 anni 100 mila e con una migliore preparazione generale; non nego quella di molti eminenti medici statunitensi, ma come preparazione basica quella dei nostri medici è superiore, che sono capaci di andare in qualsiasi angolo del mondo, come gli studenti di medicina provenienti dagli altri paesi dell’America Latina (Esclamazioni), perché non s’insegna solo medicina, s’insegna solidarietà, s’insegna umanismo nelle nostre università (Applauso).

Come possono inviare medici in Africa? Possono offrire 20 miliardi di dollari per combattere l’AIDS perché capitale finanziario ne hanno quanto ne vogliono, infatti, lo stampano, ciò che non hanno è il capitale umano, non lo trovano. Proprio perciò noi possiamo, dopo che hanno voluto toglierci tutti i medici, quando ne avevamo 6.000, la metà disoccupati, e se li sono portati via, ce ne lasciarono 3.000 ed il 30% dei professori. Guardate oggi: 122.000 professori universitari; oggi le nostre università, che sono presenti in tutto il paese poiché il talento ed il sapere sono presenti in tutto il paese, dato che i professionisti ad alto livello si trovano in tutta Cuba, conoscono e sono capaci di trasmettere il sapere.

I professori universitari sono otto volte gli studenti universitari che c’erano a Cuba al momento del trionfo rivoluzionario. Guardate che moltiplicazione del capitale umano, la moltiplicazione dei pani e dei pesci trasformata in moltiplicazione del sapere (Applausi).

Nel passato la partecipazione del dollaro superava il 90%, invece adesso si mantiene attorno al 30%, il che ridurre in modo notevole il rischio derivato dalle minacce del Governo degli Stati Uniti.

A partire dal 2005, è stata stabilita una centralizzazione razionale delle decisioni relative all’impiego delle valute.  L’autorizzazione per tali operazioni si deve ottenere prima di contrarre gli impegni; ciò rappresenta una maggiore effettività nelle contrattazioni e più sicurezza nell’adempimento degli impegni di pagamento.  Inoltre, ciò ha contribuito alla lotta contro il delitto e la corruzione.

Ha anche reso possibile adempiere rigorosamente gli obblighi derivati dai nuovi impegni finanziari esterni e dai debiti rinegoziati, il che ha consentito accedere a nuovi finanziamenti in condizioni più vantaggiose.

L’Accordo tra la Repubblica Bolivariana del Venezuela e la Repubblica di Cuba, sottoscritto sulla base dei principi dell’ALBA, è stato un passo considerevole nel cammino verso l’unità e la vera integrazione tra i popoli dell’America Latina e dei Carabi.  La creazione di PETROCARIBE e la firma di recenti accordi per la raffinazione di petrolio venezuelano a Cuba è anche uno straordinario progresso e un vero esempio di fratellanza e solidarietà tra i popoli.

Lo scambio commerciale tra il Venezuela e Cuba ha superato nel 2005 i 3,67 miliardi di dollari e soltanto nel primo trimestre del 2006 ha ormai superato l’1,2 miliardi.

E mi avvicino a ciò che tutti voi state desiderando, adesso che il sole è tanto e il tempo a disposizione si è esaurito da molto (Risate).



TRASFORMAZIONI NEL SISTEMA NAZIONALE DI GENERAZIONE ELETTRICA DI CUBA.



E’ ben noto dal nostro popolo che siamo coinvolti in una grande rivoluzione energetica.

E’ stato realizzato un grande sforzo per acquistare l’equipaggiamento tecnologico e non tecnologico che si richiede a tale scopo.

Appena tre mesi e mezzo fa, il 17 gennaio, nella manifestazione realizzatasi a Pinar del Río (Applausi ed esclamazioni), prima provincia con sufficiente potenza di generazione elettrica installata per autorifornirsi, le venne spiegato all’opinione pubblica che fino allora nel paese c’era una capacità installata pari a 253 500 chilowattora.

Allo si fece un appello affinché, sotto la guida del Partito, dei poteri popolari e di tutti gli organismi, le imprese, i centri di lavoro, i lavoratori elettrici, i costruttori, i trasportatori e il popolo mobilitato, senza perdere un minuto, raddoppiassero gli sforzi nelle costruzioni civili e nell’installazione degli impianti e delle reti di distribuzione per poter montare subito i motori generatori che funzionerebbero collegati al Sistema Elettroenergetico nazionale.

Fino ad oggi, Primo Maggio, sono stati installati lungo tutto il paese centinaia di gruppi elettrogeni con capacità per generare 903 mila chilowatt, vale a dire, 3,6 volte superiore a quella installata il 17 gennaio a Pinar del Río (Applausi).

Un altro programma su cui si è lavorato sodo è quello dell’installazione di gruppi elettrogeni d’emergenza in obiettivi  vitali dell’economia e dei servizi del paese per assicurare l’energia elettrica di fronte a qualsiasi situazione d’emergenza, come potrebbe essere un fenomeno meteorologico o qualunque altra catastrofe naturale o provocata che colpisse la nostra patria.

Fino alla data odierna sono arrivati nel paese a tale scopo 3 444 gruppi elettrogeni d’emergenza previsti nel piano, di cui sono stati installati ormai 2 755, ciò equivale a una potenza di 296 228 chilowatt.  In questo risultato è presente lo sforzo delle brigate di montatori e l’appoggio locale ricevuto per poter compiere nel minor tempo possibile piani veramente ambiziosi.  Con i gruppi d’emergenza installati fino ad oggi si garantisce la protezione, tra altri obiettivi, di quanto segue:

203 ospedali

311 poliambulatori

95 cliniche odontoiatriche

161 banche di sangue, ospizi e centri per handicappati fisici e mentali e farmacie principali

592 panetterie

180 centri di produzione, conservazione ed elaborazione di alimenti

200 pompe ed impianti per la potabilizzazione dell’acqua

57 scuole della missione Milagro e del nuovo Programma di Formazione di Medici Latinoamericani

77 centri educativi importanti

104 centri di comunicazione grafica, radiale e televisiva

54 stazioni meteorologiche

33 industrie chimico – farmaceutiche e biotecnologiche

158 alberghi e altre strutture del turismo

Sono stati installati in ospedali di montagna in Pakistan, come parte della cooperazione medica cubana in quel paese di fronte a catastrofici terremoti, 54 gruppi elettrogeni d’emergenza.  Inoltre, sono stati inviati agli ospedali del fraterno popolo di Bolivia, 20 gruppi elettrogeni.

Prosegue l’installazione di migliaia di impianti nel paese a tale scopo.  Nuovi, standarizzati e di minimo consumo.  Dei gruppi elettrogeni d’emergenza installati, 750 sono da 120 kVA in su, con una potenza di 210 mila chilowatt, in modo che nella fase odierna possono anche appoggiare la fornitura elettrica del paese nelle ore di massima domanda, liberando il sistema del consumo elettrico dei suddetti centri.

Per assicurare il funzionamento dei gruppi sincronizzati o collegati al sistema elettroenergetico nazionale e di altri motori è stato necessario un grande e speciale sforzo nella produzione di depositi per combustibili: 2 903 sono stati prodotti in dieci fabbriche dell’industria siderurgico – meccanica, con una capacità da 1,5 m3 a 100 m3.  D’altra parte, può essere definita come prodezza quanto è stato fatto per garantire il trasporto, sia degli impianti che dei depositi di combustibile.

Il 17 gennaio 2006 nella celebrazione di Pinar del Río abbiamo detto: “Per il 1º Maggio avremo raggiunto la capacità di generare un milione di chilowatt, equivalenti a 3,3 termoelettriche come la ‘Antonio Guiteras’”.  La cifra è stata superata (Applausi).  Oggi, 1º Maggio, abbiamo installata una potenza di oltre 1 100 000 di chilowatt con i gruppi elettrogeni sincronizzati al sistema e i gruppi d’emergenza maggiori di 120 KVA.  Una capacità che supera in centomila chilowatt quanto avevamo detto a Pinar del Río installata in meno di otto mesi.  La  termoelettrica “Antonio Guiteras” è stata costruita in sei sette anni, e ogni tanto si ferma, adesso non sta funzionando, è in riserva; abbiamo alcune paralizzate per risparmiare combustibile.  La maggiore di tutte è ferma in questo momento, la stessa che costò non si sa quante centinaia di milioni di dollari, che dovemmo finanziare da quando si ordinò l’acquisto, e che tanti mal di testa ha fatto soffrire al paese.  Ci sono alcune delle grandi che sono ferme o funzionano a mezza capacità di cui abbiamo bisogno ancora perché questo è un programma in sviluppo, ma le useremo soltanto per un po’ di tempo ancora.  Vedremo cosa succederà l’anno prossimo.  Non vi posso raccontare tutto oggi, bisogna lasciare qualcosa per i prossimi giorni.

In quella riunione di gennaio ci avevamo riferito all’importanza dell’uso del gas accompagnante del petrolio durante la sua estrazione, fonte d’inquinamento che, tuttavia, può essere utilizzato come combustibile per la generazione elettrica più economica che può produrre il paese, dopo una semplice purificazione.

Come parte del processo di massimo sfruttamento del gas accompagnante si è completata nella Città dell’Avana la metanizzazione del cosiddetto “gas manufatto” che veniva distribuito alla popolazione, grazie al funzionamento a partire dallo scorso febbraio dell’Impianto di Marianao.  Questa misura ha consentito risparmiare fino ad oggi 8 650 tonnellate di nafta e 158 tonnellate di gas liquido.

Si progredisce rapidamente negli studi, ricerca e test per impiegare al più presto l’energia eolica.  Abbiamo già acquistato i primi 100 apparecchi  --e stanno già per arrivare—e, soprattutto, torri per rilevare la velocità dell’area in tutte le regioni fondamentali del paese; in molte di queste esistono delle prospettive molto favorevoli.  Bisognerà aspettare le informazioni per determinare la velocità con cui le costruiremo. Questo sistema si adatta molto bene all’impiego dell’energia eolica perché i venti sono capricciosi e cambiano. In un sistema come quello che avevamo, con grandi impianti, era assolutamente impossibile incorporare o sincronizzare l’elettricità emanata dall’aria; basterebbero otto ore e sarebbe già molto economico. In alcuni luoghi è garantita per 12 ore, 15 ore, 20 ore ed in altri, da quando si stanno facendo i rilevamenti, la velocità richiesta per produrre l’elettricità sufficiente in pratica non si è fermata. 

Si è sempre parlato della necessità di riabilitare le reti allo scopo di ridurre importanti perdite di distribuzione e i bassi voltaggi che danneggiano gli apparecchi elettrici.  Questi sistemi sono stati ampiamente trattati in diverse tavole rotonde consecutive realizzate durante gennaio scorso.

Cos’è stato fatto negli ultimi mesi?

Sono state realizzate 85 538 azioni di miglioramento con l’ambizioso proposito di chiudere il 2006 con il 60% del Programma totale compiuto.

Fino alla chiusura del 30 aprile si possono rilevare le seguenti azioni:

-         Sostituzione di 12 719 pali in cattivo stato

-         Aumento della capacità con 3 mila trasformatori

-         Sostituzione di 49 384 attacchi per l’alimentazione elettrica delle abitazioni)

-         Installazione di 956 781 breaker invece dei vecchi e obsoleti interruttori, azione massiccia che si esegue per la prima volta nel paese e che coinvolgerà tutte le abitazioni.

-         Fabbricare durante quest’anno 3 100 nuovi trasformatori, e creare le condizioni per arrivare alla cifra di 15 mila entro il presente anno.

-         I suddetti risultati e l’importazione hanno consentito l’installazione di 5 357 nuovi trasformatori nella rete di distribuzione.

E’ stato realizzato uno studio più completo e integrale del potenziale di risparmio energetico nel settore residenziale, visitando ogni casa e, a partire dall’esperienza, si è applicato lo stesso studio al settore statale.

Per quest’azione sono state decisive le missioni dei nostri eccellenti lavoratori sociali con l’appoggio delle Brigate Universitarie di Lavoro Sociale (BUTS), che hanno assunto con grande entusiasmo il compito.  Così lo riconosce il nostro popolo, le cui organizzazioni di masse li hanno accolti con entusiasmo nei quartieri e nelle comunità come attivi protagonisti in questa storica lotta.

E’ ugualmente noto che nel nostro paese sono state applicate importanti misure per eliminare il furto e lo spreco di combustibili nei garage dove si realizza la commercializzazione.

Dal 10 ottobre 2005 un totale di 10 500 lavoratori sociali entrarono in azione nei garage, raffinerie, basi di distribuzione e cisterne di combustibile.  Durante il suddetto periodo le entrate per vendite in contanti di combustibile sono cresciuto ben 2,53 volte come media giornaliera.  Entriamo in una nuova tappa di riorganizzazione del sistema, il che ha significato un’importante vittoria che ci incoraggia nella battaglia che nel modo più deciso abbiamo ingaggiato contro sprechi e vizi, elevando il morale rivoluzionario lì dove la routine e l’egoismo lo abbiano colpito.

Quanto fatto possiamo dire che è appena l’inizio; appena un periodo d’apprendistato.  Alcune cose devono essere rettificate e ciò sarà fatto, ma avanzeremo con la più assoluta decisione per raggiungere i propositi del risparmio energetico, motivati dalla crescente consapevolezza che acquisisce oggi il nostro popolo su questi temi vitali e dai benefici che, ne siamo sicuri, deriveranno da questo lavoro.

Se gli sforzi che oggi realizza Cuba fossero portati avanti da tutti gli altri paesi del mondo accadrebbe quanto segue:

1º Le riserve provate e probabili di idrocarburi durerebbero il doppio.

2º Gli elementi inquinanti che oggi vengono lanciati nell’atmosfera, si dimezzerebbero.

3º L’economia mondiale avrebbe un respiro, giacché un enorme volume di mezzi di trasporto e impianti elettrici devono essere riciclati.

4º Una moratoria di quindici anni senza iniziare la costruzione di nuovi impianti elettronucleari potrebbe essere proclamata.

Niente ci fermerà!

Patria o Morte!

Vinceremo!









 

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