Citas

“Esistono le condizioni per che Obama impieghi, il suo talento in una politica costruttiva che meta fine a quella che ha fracassato per mezzo secolo. Dall’altra parte, il nostro paese ha resistito e sta disponibile a resistere quanto sia necessario, non colpa ad Obama delle atrocità fatte negli altri governi degli Stati Uniti. Non questiona nemmeno la su sincerità e i suoi desideri di cambiare la politica e l’immagine degli Stati Uniti. Capisce che ha fatto una battaglia molto difficile per essere scelto, n’ostante i pregiudizi centenari”.

Riferimento al testo originale: Del blocco non si è detto una parola, 13 Aprile 2009

"Il nostro paese possiede una lunga esperienza nella protezione del popolo in caso di disastri, epidemie e calamità o altre simili situazioni di carattere naturale, accidentale o intenzionale. E' altrettanto provata la nostra invariabile politica di cooperazione con altri popoli. "

Riferimento al testo originale: Riflessioni: "I SEGNALI INEQUIVOCABILI", 16 Maggio 2009

“I popoli che abitano il pianeta, ovunque, corrono rischi economici, ambientali e bellici, come risultato della politica degli Stati Uniti, ma in nessun’altra regione della terra si vedono minacciati da problemi tanto gravi quanto i loro vicini, i popoli situati in questo continente a Sud  di questo Paese egemonico”.

Riferimento al testo originale: Riflessioni del compagno Fidel : "Sette pugnalate nel cuore dell’America", 5 agosto 2009

“La presenza d’un impero talmente poderoso, che dispone in tutti i continenti ed oceani di basi militari, portaerei e sommergibili nucleari, navi di guerra moderne ed aerei da combattimento sofisticati che portano ogni tipo di armi, centinaia di migliaia di soldati, il cui governo reclama per loro impunità assoluta,  costituisce la più grande preoccupazione di qualsiasi governo, sia di sinistra, centro o destra, alleato o no degli Stati Uniti”.

Riferimento al testo originale: Riflessioni del compagno Fidel: “Sette pugnalate nel cuore dell’America”, 5 agosto 2009

“Obama non è un’ignorante, conosce così come conosceva Gore, il grave pericolo che minaccia a noi tutti, ma esita e da segni di debolezza di fronte all’oligarchia irresponsabile e cieca di quel Paese. Non agisce come un Lincoln, per risolvere il problema della schiavitù e mantenere l’integrità nazionale nel 1861, o come un Roosevelt, di fronte alla crisi economica e al fascismo”.

Riferimento al testo originale: “Obama non era obbligato ad un atto cinico”, 9 dicembre 2009

“Sarebbe interminabile la lista di contraddizioni tra le idee che la nazione cubana ha difeso con grandi sacrifici durante mezzo secolo e la politica egoista di quel colossale impero.”

Riferimento al testo originale: La riforma sanitaria degli Stati Uniti, 24 marzo 2010

“Negli Stati Uniti il potere politico reale lo possiede la potente oligarchia dei miliardari che governano non solo quel paese, bensì il mondo intero (…)”

Riferimento al testo originale: Riflessioni del compagno Fidel: “Sono pronto per continuare a discutere”, 22 Agosto 2010