Citas

"Gli uomini che caddero nelle nostre guerre d’indipendenza congiungono oggi i loro sforzi a quelli dei caduti in questa guerra, ed a tutti i nostri morti nelle lotte per la libertà possiamo dirgli che finalmente è arrivato il momento di fare realtà i loro sonni."

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato dal Comandante in Capo Fidel Castro Ruz al Parco Céspedes, Santiago de Cuba, il 1 gennaio 1959
”E' importante che il popolo sappia fin da oggi e comprenda che la Rivoluzione non potrà essere un compito di un giorno, né di due o tre; che i nostri mali non troveranno soluzione dalla notte alla mattina; che sarà necessario lavorare molto, come la guerra, che non è stata vinta in un giorno, […], la Rivoluzione dovrà essere realizzata passo dopo passo, poco a poco e come unico motto il trionfo.”
Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato dal balcone della Società “El Progreso”, Sancti Spíritus, Las Villas. 6 Gennaio 1959

"(...) quando non ci saranno più nemici davanti a noi, quando la guerra sarà finita, i soli nemici che potrà riscontrare la Rivoluzione, saremo noi stessi".

Riferimento al testo originale: Allocuzione al suo arrivo all’Avana, l’8 gennaio 1959

"E fu proprio il popolo a vincere questa guerra, perché noi non avevamo carri armati, noi non avevamo aerei, noi non avevamo cannoni, noi non avevamo accademie militari, noi non avevamo campi da reclutamento e addestramento, noi non avevamo divisioni, ne reggimenti, né compagnie, né plotoni, neanche squadre".

Riferimento al testo originale: Allocuzione al suo arrivo all’Avana, l’8 gennaio 1959

"Questa è stata, forse, la prima rivoluzione al mondo dove non si è mai assassinato un prigioniere di guerra; dove non si è mai abbandonato un ferito, dove non si è mai torturato un uomo; ecco il modello deciso dall’Esercito Ribelle".

Riferimento al testo originale: Allocuzione al suo arrivo all’Avana, l’8 gennaio 1959

"Al nostro popolo lo potranno far sparire dalla faccia della Terra, ma non potranno è mai vincerlo; perché il nostro popolo con la sua ragione, con il suo eroismo, con la sua dignità, con il suo decoro e con la sua grandezza è un popolo invincibile ed è un popolo che bisogna rispettare."

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato durante l'atto di consegna della quinta stazione di polizia al Ministero dell'Educazione per trasformarla in un Istituto Scolastico. 11 Gennaio 1960.

“Da molto tempo, i cubani lottavano per sistemare la nazione. Però, c’era una forza molto potente che ci impediva di sistemare la nostra nazione. Quella forza era la penetrazione imperialista degli Stati uniti nella nostra patria; quella stessa forza che aveva frustrato la nostra piena indipendenza, quella stessa forza che aveva impedito l’entrata di Calixto García e dei suoi coraggiosi soldati a Santiago de Cuba; quella stessa forza che aveva impedito all’esercito liberatore di fare la rivoluzione agli albori della repubblica; quella stessa forza che aveva determinato, dagli inizi, i destini della nostra patria; quella stessa forza che aveva consentito agli interessi stranieri di impadronirsi delle risorse naturali e delle migliori terre della nostra patria; quella stessa forza che si aveva arrogato il diritto di intervenire negli affari interni della nostra nazione; quella stessa forza che aveva calpestato tutte le rivoluzioni tentate; quella stessa forza che si aveva associato sempre al negativo, al reazionario e all’abusivo nella nostra nazione. Quella stessa forza che aveva impedito alla nostra patria di fare una rivoluzione in precedenza. E quella stessa forza è proprio ciò che cerca di impedirci adesso di sistemare la nostra patria.”

Riferimento al testo originale: DISCORSO PRONUNCIATO DAL COMANDANTE IN CAPO FIDEL CASTRO RUZ ALLA GRANDE ASSEMBLEA POPOLARE DEL POPOLO DI CUBA ALLA PIAZZA CIVICA, 2 SETTEMBRE 1960