Citas

"La politica e l’economia mondiale si avviavano in un modo tanto cieco e caotico che fino a pochi decenni fa quasi non si conoscevano i concetti ambiente, diversità biologica, preservazione della natura, desertificazione, effetto serra, cambiamenti climatici. Sotto un sistema di produzione anarchico e caotico, divenuto oggi dominio imperiale, egemonico e unipolare, si sono sprecate enormi risorse, si è danneggiata in modo considerevole la natura e si sono creati modelli di consumo assurdi e insostenibili, veri e propri sogni che sono irraggiungibili per l’immensa maggioranza di coloro che vivono oggi e che dovranno vivere domani nel nostro pianeta".

Riferimento al testo originale: DISCORSO PRONUNCIATO DAL DOTT. FIDEL CASTRO RUZ, PRESIDENTE DEI CONSIGLI DI STATO E DEI MINISTRI DELLA REPUBBLICA DI CUBA NELLA TRIBUNA APERTA DELLA RIVOLUZIONE A SAN JOSÉ DE LAS LAJAS, L’AVANA, IL 27 GENNAIO 2001

I paesi sviluppati e le loro società di consumo, responsabili nell’attualità della distruzione accelerata e quasi incontenibile dell’ambiente, sono stati i grandi beneficiari della conquista e della colonizzazione, della schiavitù, dello sfruttamento spietato e dello sterminio di centinaia di milioni di figli dei popoli che oggi costituiscono il Terzo Mondo.

Riferimento al testo originale: Discorso nella Sessione Plenaria della Conferenza Mondiale contro il Razzismo, la Discriminazione Razziale, la Xenofobia, 1º settemmbre 2001

"La crisi avrà un impatto molto negativo sulla lotta per lo sviluppo sostenibile, la preservazione dell’ambiente e la protezione della natura di fronte alla spietata distruzione a cui è sottoposta, e che cagiona l’avvelenamento delle acque e dell’atmosfera, la distruzione dell’ozonosfera, delle foreste, la desertificazione e la scomparsa di animali e piante. Com’è possibile non rendersi conto di questo?"

Riferimento al testo originale: Intervento del Presidente della Repubblica di Cuba, Fidel Castro Ruz, alla Televisione Cubana, sull’attuale situazione internazionale, sulla crisi economica e mondiale e sulle loro conseguenze per Cuba. 2 novembre 2001

"Appena 30 anni fa, poche persone al mondo menzionavano l’ambiente. I concetti o argomenti riferiti alla distruzione dei boschi, all’erosione e salinità dei suoli, ai cambiamenti climatici, all’ozonosfera in scomparsa, alle enormi masse di ghiaccio che si sciolgono, alle città e nazioni condannate fatalmente a scomparire sotto il livello del mare, all’aria contaminata e alle acque inquinate, ai mari sfruttati in eccesso, sembravano inventi di scienziati catastrofisti e non palpabili realtà".

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato in tribuna aperta della Rivoluzione, in occasione del 49 anniversario degli attacchi alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, a Ciego de Avila, il 26 luglio 2002
Di fronte ai cambiamenti climatici, ai danni all’ambiente cagionati da altri, alle crisi economiche, alle epidemie e ai cicloni aumentano le nostre risorse materiali, scientifiche e tecniche. La protezione dei nostri cittadini occuperà sempre il primo posto nei nostri sforzi. Nient’altro avrà priorità su questo.
Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica di Cuba sull’attuale crisi mondiale, durante l’assunzione alla carica, 6 marzo 2003

"(...) ci sono molte cose che minacciano oggi la vita del pianeta, oltre alle guerre: i cambiamenti di clima, la distruzione dello strato di ozono, il riscaldamento dell’atmosfera, l’avvelenamento dell’atmosfera, dei fiumi e dei mari, che minacciano la vita di tutto il pianeta e ciò per tutti i popoli del mondo è una causa comune, con i latino-americani, con i nordamericani e con gli europei".

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica di Cuba, Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, alla Facoltà di Diritto. Buenos Aires, Argentina, 26 maggio 2003

Dal mio punto di vista non c’è compito più urgente di quello di creare una coscienza universale, di far capire il problema alla massa di miliardi di uomini e di donne di ogni età, compresi i bambini, che abita il pianeta. Le condizioni oggettive e le sofferenze che soffre l’immensa maggioranza di essi creano le condizioni soggettive per portare avanti il compito di renderli consapevoli.

 

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato all’inaugurazione del Segmento ad Alto Livello del VI Periodo di Sessioni della Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite di Lotta Contro la Desertificazione e la Siccità. L’Avana, 1º settembre 2003