Citas

"Lei accusa i rivoluzionari cubani d’essere dei torturatori.  La invito seriamente a presentare uno solo degli oltre mille prigionieri catturati nei combattimenti di Playa Girón che sia stato torturato. Io mi ritrovavo lì, non in un lontano posto di comando. Catturai personalmente, con alcuni aiutanti, numerosi prigionieri;  passai davanti a squadre armate, ancora nascoste nella vegetazione, che si paralizzarono per la presenza sul posto del Capo della Rivoluzione.  Mi dispiace dover menzionare quella che può sembrare un’autoesaltazione, che sinceramente detesto".

Riferimento al testo originale: RIFLESSIONI "IL CANDIDATO REPUBBLICANO" (Prima Parte), 10 febbraio 2008

"Quando sbarcarono da quelle parti gli invasori, vi erano tre strade che percorrevano la palude, centri costruiti ed altri in costruzione per il turismo, e persino un aeroporto nelle vicinanze di Playa Girón, ultima ridotta delle forze nemiche, che i nostri combattenti presero d’assalto la sera del 19 aprile 1961. Ho parlato altre volte di quella storia. Stavamo sul punto di recuperarla in meno di 30 ore.  Manovre diversive da parte della Marina degli Stati Uniti rallentarono il nostro fulminante attacco con carri armati all’alba del 18. (...) Fu una tradizione, fin dal primo vittorioso combattimento del 17 gennaio 1957, curare gli avversari feriti. Risulta nella storia della nostra Rivoluzione".

Riferimento al testo originale: RIFLESSIONI "IL CANDIDATO REPUBBLICANO" (Seconda Parte), 11 febbraio 2008

"McCain ha avuto una rilevante partecipazione nell’’udienza del 21 maggio 2002, riguardante Cuba, della Sottocommissione per il Consumo, il Commercio Estero ed il Turismo, e nella Commissione per la Scienza ed il Trasporto, dove ha ribadito che il nostro Paese è una minaccia per gli Stati Uniti per la sua capacità di produrre arme biologiche; fatto James Carter ha dimostrato ridicolo. Nell’ottobre del 2003 McCain ha presentato una mozione per interrompere il dibattito sulle misure proposte per rendere più flessibili i viaggi a Cuba".

Riferimento al testo originale: Riflessioni: "Il candidato repubblicano" (Terza Parte), 12 febbraio 2008

"Ha pensato qualche volta McCain ai Cinque Eroi antiterrorista cubani che sono stati rinchiusi in prigioni solitarie come quelle che dice di detestare, obbligati a comparire davanti ad una giuria di Little Havana per delitti mai commessi, sanzionati tre di essi ad uno e persino a due ergastoli, e gli altri due a 19 e 15 anni? È a conoscenza che le autorità degli Stati Uniti hanno ricevuto informazioni che hanno potuto impedire la morte per terrorismo di cittadini nordamericani?
 
Conosce le attività di Posada Carriles ed Orlando Bosch, responsabili dell'esplosione di un aereo passeggeri in pieno volo e della morte dei suoi 73 occupanti?
 
Perché non parla di questo ai cadetti di Annapolis?
 
Gli eroi cubani sono ormai prossimi a compiere 10 anni di prigione. Non hanno mai assassinato né torturato nessuno. Non li accusi ora che erano in Vietnam torturando dei piloti nordamericani".

Riferimento al testo originale: Riflessioni: "Il candidato repubblicano" (Terza Parte), 12 febbraio 2008

"(...) negli Stati Uniti ci sono cinque prigionieri cubani, lontani uno dall’altro migliaia di chilometri. Non hanno nessuna zona che potrebbero definire ironicamente “Hanoi Hilton”. Le loro sofferenza e l’ingiustizia di cui sono vittime saranno conosciute dal mondo, non ne dubiti assolutamente".

Riferimento al testo originale: RIFLESSIONI "IL CANDIDATO REPUBBLICANO" (Terza Parte), 14 febbraio 2008

"L’imperialismo ha appena commesso un mostruoso crimine in Ecuador. Bombe di morte sono state lanciate all’alba contro un gruppo d’uomini e donne che, con poche eccezioni, dormivano. (...)
 
Nessuno ha assolutamente il diritto d’uccidere a sangue freddo. Se accettiamo questo procedimento imperiale di guerra e barbarie, le bombe yankee guidate da satelliti possono cadere sopra qualsiasi gruppo d’uomini e donne latinoamericani, nel territorio di qualsiasi paese, ci sia o no una guerra. È un aggravante che ciò sia accaduto con certezza in territorio ecuadoriano".

Riferimento al testo originale: RIFLESSIONI "RAFAEL CORREA", 3 marzo 2008

"La realtà è che Bush ed il suo gruppo sono più invischiati negli errori della politica estera che lo stesso Nixon al momento della sua rinuncia nel 1972.  La sanguinosa guerra in Iraq ed il rifiuto del popolo degli Stati Uniti, il prezzo in vite umane, l’elevatissimo numero di feriti e mutilati nell’avventura bellica, mostrano una situazione piena di contraddizioni:    la deteriorata l'immagine degli Stati Uniti e l'impossibilità di rinunciare alle guerre di conquista per le materie prime, il dollaro ed il prezzo dell'oro, la svalutazione della moneta e l'inflazione, il consumismo e l'incapacità di rifornirsi da soli di beni di consumo, la produzione d’etanolo e la scarsità mondiale d’alimenti, i metodi fascisti e la demagogia democratica, la tortura e le prigioni segrete ed i diritti umani, l'enorme inquinamento ambientale del paese ed il diritto della specie alla sopravvivenza, i benefici della scienza per la salute e l'utilizzo della stessa per eliminare o rendere fortemente invalidi gli esseri umani, il furto di cervelli ed il sottosviluppo dei paesi poveri, il prezzo del petrolio e lo spreco sempre più grande d’energia, le elezioni di novembre ed i latini che in numero crescente muoiono alla frontiera. La lista sarebbe interminabile.(...) È essenzialmente una lotta tra la vita e la morte".

Riferimento al testo originale: Riflessioni "SETE DI SANGUE" (II), 16 marzo 2008