Fidel
Soldado de las Ideas
Della morte non scriverò una parola. Mi rifiuto di parlare di quello che non è reale.
È tanto relativo questo (denominato) «ultimo addio» quando si tratta di esseri divinamente umani o umanamente divini, con polmoni adatti per far sì che intere generazioni respirino aria pura «per i secoli dei secoli»…
A 30 anni da quando i nostri ultimi internazionalisti tornarono dall’Angola, mi convinco sempre più che, oltre che militare, la vittoria sul Sudafrica e i suoi alleati è stata una vittoria profondamente umana.
Migliaia di testimoni e di protagonisti hanno potuto scrivere libri interi o rimanere per ore a rivivere momenti trascendentali durante azioni e combattimenti nello spazio di quindici anni.
Davanti agli occhi c’è l’altruismo di Quifangondo, Cabinda, Ebo, Sumbe,