"Dal trionfo della Rivoluzione, il nostro paese non ha mai posto ostacoli all’emigrazione legale dei cittadini cubani verso gli Stati Uniti o verso qualunque altro paese. Quando trionfò la Rivoluzione, a Cuba, come nel resto dei Caraibi e dell’America Latina, molte persone, che erano vittime della povertà e del sottosviluppo, aspiravano ad emigrare alla ricerca di lavori più remunerativi e di migliori condizioni di vita materiale che non avrebbero mai potuto trovare nei loro paesi sottoposti a secoli di sfruttamento e saccheggio. Fino al 1959 i visti che si rilasciavano ai cubani erano strettamente limitati. Le porte allora, per ovvie ragioni, si spalancarono. In questo modo si crearono imortanti insediamenti di origine cubana negli Stati Uniti".
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Discorso presso il Tribunale Antimperialista "José Martí", 27 novembre 2001