"Tralasciando molti altri avvenimenti indimenticabili, in nessuna delle occasioni menzionate delle nostre lotte provai tanta intensa emozione, come quando si aprì la porta del piccolo aereo che li portò dagli Stati Uniti, dopo tanti mesi di battaglia senza tregua, e vidi emergere, alle 19:53 del 28 giugno, le figure di Juan Miguel e Elián. Un piccolo bambino ed un semplice padre cubano che molte poche persone conoscevano fino a qualche mese fa; ritornavano trasformati in giganti simboli morali della nostra patria".
Riferimento al testo originale:
Discorso decorando Juan Miguel González con l’Ordine Carlos Manuel de Céspedes, 5 luglio 2000