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La gioventù cubana con le bandiere dell’unità e l’integrazione

L’eliminazione totale e senza condizioni del blocco genocida imposto dai governi degli Stati Uniti da più di mezzo secolo e altre legittime rivendicazioni di Cuba, avranno spazio e risonanza nel XVIII Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti  Ecuador-2013.

José Ángel Maury, a capo della commissione organizzatrice del comitato di preparazione  cubano di questo grande appuntamento giovanile, ha parlato del Festival come di una trincea di combattimento con Cuba in prima linea di fuoco, nella difesa delle più nobili cause del suo popolo e di tutti i popoli del mondo.

“Dibattiti, seminari, fori di solidarietà, il Tribunale Antimperialista e altri spazi della stessa agenda, in discussione, offriranno opportunità per esporre, denunciare, riflettere e unire voci e cuori attorno ai più giusti reclami”, ha spiegato.

Tra questi c’è la causa dei Cinque Eroi cubani condannati ingiustamente negli USA e la restituzione del territorio che Washington occupa da più di un secolo, con l’illegale base navale di Guantánamo, con la fine della sovversione ideologica, delle aggressioni e delle ostilità dell’impero.

“Per Cuba, il primo paese latinoamericano e del Terzo Mondo che ha organizzato un Festival  come questo nel 1978 e che lo ha ripetuto nel 1997, la riunione del prossimo mese sarà anche tribuna per condannare il terrorismo e domandare giustizia, il termine dell’impunità e il castigo per mostri come Luis posada Carriles”, ha sottolineato.

“In Ecuador, la gioventù cubana alzerà la bandiera dell’unità e dell’integrazione  latinoamericana e caraibica, non solo come un sogno e mandato dei padri fondatori, ma come necessità storica alternativa possibile e maggior contributo dei nostri popoli a questo mondo migliore che l’umanità necessità”, ha detto ancora, aggiungendo che l’amplio programma del Festival permetterà all’Isola di condividere esperienze e apporti in materia di cooperazione nelle sfere come la salute e l’educazione, come esempi concreti di solidarietà e internazionalismo a favore dei giovani e di tutti gli esseri umani.

“La grande festa della gioventù democratica e progressista dal 7 al 13 dicembre, nel mezzo del pianeta, sarà un’eccellente occasione per parlare di Cuba, quella vera, non quella che mostrano la multinazionali della disinformazione e dei suoi giovani”, ha dichiarato ancora  José Ángel Maury.

Fonte: 

Prensa Latina

Data: 

20/11/2013