USA e Parlamento Europeo: alla ricerca della morale deviata
L'assistenza medica è negata oggi ai clandestini negli Stati Uniti, paese che si dà arie da un'impeccabile morale insieme al Parlamento Europeo e scarica la sua impotenza in una feroce campagna diffamatoria contro Cuba.
Nella proposta statunitense di riforma di salute si dimostra che nei sonni o debiti di campagna del presidente nordamericano, Barack Obama, gli immigranti non sono importanti, come lo sono stati i suoi voti elettorali del 2008 ed il vitale sedimento nella crescita economica in tutti gli stati dell'Unione.
La riforma, destinata a favorire oltre a 30 milioni di statunitensi, annulla agli immigranti, soprattutto agli illegali, mentre, i grandi empori mediatici deformano tale ingiustizia, e deviano, insieme al Parlamento Europeo, l'attenzione verso Cuba, nazione che offre il suo aiuto in 77 paesi con circa 38 mille specialisti della salute.
Secondo il posto Mercury News uno di ogni sei californiani rimarrà escluso delle assicurazioni per essere illegali, ed a maggiore scala, nessuno dei servizi che offrirà questo polemico piano di Obama sarà disposto per un stimato di 12 milioni di immigranti sprovvisti di documenti residenti nel paese settentrionale. Attivisti di vari gruppi di difesa dei diritti degli immigrati hanno denunciato che gli stranieri con documenti non ricevono un trattamento giusto dovuto alle barriere che impedisce di accedere al sistema pubblico di salute.
Le coalizioni di aiuto ad immigranti patrocinano per la necessità che qualunque persona, indipendentemente del suo status migratorio, possa comprare un'assicurazione medica col suo proprio denaro, qualcosa di impossibile per quelli privati di ottenere sussidi governativi per questo fine che può arrivare a costare fino a 12 mille dollari.
D’accordo col progetto i residenti permanenti di pochi risorse non avranno ancora accesso ad un sistema medico che appoggiano con le sue proprie imposte.
Ciononostante, la discriminazione non è esclusiva dell'amministrazione nordamericana, molto uguale sta il Vecchio Continente, dove sondaggi nelle ultime settimane lanciano inquietanti dati su quel problema.
L'Agenzia dell'Unione Europea di Diritti Fondamentali ha rivelato che un 12 percento degli intervistati ha dichiarato essere stato vittima della violenza razzista nei passati 12 mesi.
Di questo gruppo, il 89 percento non ha accorso, tuttavia, alle autorità perché in anticipo si sentivano senza appoggio.
I tentativi di regolarizzare flussi migratori con gli imbattiti della crisi economica, come fondale il passato anno, e l'opzione di discorsi razzisti, contrastano nell'agenda politica del Parlamento Europeo intorno all'immigrazione.
Nella proposta statunitense di riforma di salute si dimostra che nei sonni o debiti di campagna del presidente nordamericano, Barack Obama, gli immigranti non sono importanti, come lo sono stati i suoi voti elettorali del 2008 ed il vitale sedimento nella crescita economica in tutti gli stati dell'Unione.
La riforma, destinata a favorire oltre a 30 milioni di statunitensi, annulla agli immigranti, soprattutto agli illegali, mentre, i grandi empori mediatici deformano tale ingiustizia, e deviano, insieme al Parlamento Europeo, l'attenzione verso Cuba, nazione che offre il suo aiuto in 77 paesi con circa 38 mille specialisti della salute.
Secondo il posto Mercury News uno di ogni sei californiani rimarrà escluso delle assicurazioni per essere illegali, ed a maggiore scala, nessuno dei servizi che offrirà questo polemico piano di Obama sarà disposto per un stimato di 12 milioni di immigranti sprovvisti di documenti residenti nel paese settentrionale. Attivisti di vari gruppi di difesa dei diritti degli immigrati hanno denunciato che gli stranieri con documenti non ricevono un trattamento giusto dovuto alle barriere che impedisce di accedere al sistema pubblico di salute.
Le coalizioni di aiuto ad immigranti patrocinano per la necessità che qualunque persona, indipendentemente del suo status migratorio, possa comprare un'assicurazione medica col suo proprio denaro, qualcosa di impossibile per quelli privati di ottenere sussidi governativi per questo fine che può arrivare a costare fino a 12 mille dollari.
D’accordo col progetto i residenti permanenti di pochi risorse non avranno ancora accesso ad un sistema medico che appoggiano con le sue proprie imposte.
Ciononostante, la discriminazione non è esclusiva dell'amministrazione nordamericana, molto uguale sta il Vecchio Continente, dove sondaggi nelle ultime settimane lanciano inquietanti dati su quel problema.
L'Agenzia dell'Unione Europea di Diritti Fondamentali ha rivelato che un 12 percento degli intervistati ha dichiarato essere stato vittima della violenza razzista nei passati 12 mesi.
Di questo gruppo, il 89 percento non ha accorso, tuttavia, alle autorità perché in anticipo si sentivano senza appoggio.
I tentativi di regolarizzare flussi migratori con gli imbattiti della crisi economica, come fondale il passato anno, e l'opzione di discorsi razzisti, contrastano nell'agenda politica del Parlamento Europeo intorno all'immigrazione.
Fonte:
Prensa Latina
Data:
18/03/2010