Dibattono in Vietnam il caso dei Cinque cubani prigionieri negli USA
Giornalisti, diplomatici ed amici solidali hanno dibattuto oggi ad Hanoi il caso dei Cinque lottatori cubani contro il terrorismo prigionieri negli Stati Uniti, in una tavola rotonda organizzata dall'Associazione di Amicizia Vietnam-Cuba (AAVC).
Un documentario che raccoglie i particolari della causa dei Cinque cubani, ha preceduto il dialogo tra i partecipanti, con lo scopo di evidenziare l'ingiustizia della condanna dettata contro quei lottatori antiterroristi da una corte della Florida. Fernando Gonzalez, Renè Gonzalez, Gerardo Hernandez, Ramon Labañino ed Antonio Guerrero sono stati arrestati nel 1998 e condannati tre anni dopo a Miami a delle pene che sorpassano, congiunte, quattro ergastoli, per aver messo in allerta il loro paese sui piani dei gruppi terroristici con sede a Miami, in Florida.
Aprendo lo scambio, Nguyen Duy Cuong, vicepresidente dell'AAVC, ha fatto un appello alla solidarietà con questi cubani ed ha esatto al governo degli Stati Uniti la loro immediata liberazione.
Di seguito, l'addetto economico commerciale di Cuba ad Hanoi, Paulo Fernandez, ha approfondito nel carattere politico delle smisurate sentenze dettate contro questi cubani, i cui difensori hanno presentato un’abbondante evidenza sui loro scopi in difesa dell'isola caraibica, al di fuori dalle questioni relative alla sicurezza nazionale statunitense, ha sottolineato.
Rappresentanti del Comitato Centrale del Partito Comunista del Vietnam, corrispondenti dei giornali Lao Dong, Tin Tuc, l'agenzia VNA ed altri mezzi di comunicazioni nazionali, oltre ai membri dell'AAVC ed ai funzionari della missione statale di Cuba hanno partecipato alla riunione, effettuata nella sede dell'Unione delle Organizzazioni di Amicizia di questa nazione indocinese.