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Ángel Castro ricupera la proprietà de la sua fattoria che si trovava, da luglio 1933, nelle mani del procuratore Fidel Pino Santos. Fidel si occupa delle pratiche e dei pagamenti. Il trasferimento è registrato da Mario Norma Hechavarría, notaio pubblico e avvocato originario di Santiago de Cuba.
Cronologia
Muore il senatore Eduardo Chibás, giorni dopo essersi sparato nel ventre alla fine del suo programma radiale. Fondatore nel 1947 del Partito del Popolo Cubano ("Ortodossi",) al quale aderisce politicamente Fidel Castro.
- Il giornale Alerta pubblica il suo articolo, intitolato “Prío ridurre il ruolo delle nostre forze armate”.
- Il giornale Alerta pubblica il suo articolo di denuncia, intitolato “Io accuso al Presidente Prío di mandare in rovina il paese”
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Il giornale Alerta pubblica il suo articolo, intitolato “Rapporto di Fidel Castro trasmesso alla Corte dei conti”
- Comincia un pellegrinaggio clandestino dopo il Colpo di Stato del generale Fulgencio Batista e l’instaurazione di una dettatura repressiva, reazionaria e pro-statunitense. Esce con Myrta, il suo piccolo figlio e con suo fratello Raúl dal suo appartamento nella via 23 del Vedado N. 511, verso la casa di sua sorella Lidia. Quando arriva la notte si rifugiano nella Casa Ospiti di San Lázaro N. 1218.
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Si rifugia a casa di Eva Jiménez, una militante ortodossa che abita in un appartamento interno situato in Calle 42 No. 1507, entre 15 y 17.
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Scrive l’articolo intitolato “Rivoluzione no, granfiata!”, per risposta immediata al colpo di stato militare capeggiato in atto dal Generale Fulgencio Batista, che è stato in seguito pubblicato sul giornale clandestino El Acusador.
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Si reca nel Cimitero di Colón (Colombo) con altri militanti ortodossi per visitare la tomba di Eduardo Chivás. Lì distribuiscono volantini con l’articolo di Fidel “Rivoluzione no, granfiata!”, che sono stati stampati in ciclostile grazie al lavoro di Raúl Castro, Ñico Jiménez ed Eva Jiménez. Molte machine di pattuglia arrivano all’improvviso nel posto.
- Presenta una denuncia al Tribunale di Urgenza contro il colpo di stato cappeggiato da Batista. Rende pubblico il documento dove dichiara: “Se lui non viene giudicato et punito per quella serie di crimini flagranti e confessati di tradimento e sedizione, come potrebbe allora lo stesso Tribunale giudicare in seguito qualsiasi cittadino per sedizione o ribellione contro questo regime illegale risultante del tradimento impune? ".
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