Citas

"(...) quando in un popolo combattono uomini e donne, quel popolo è invincibile."

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato dal Comandante in Capo Fidel Castro Ruz al Parco Céspedes, Santiago de Cuba, il 1 gennaio 1959

"Gli uomini che caddero nelle nostre guerre d’indipendenza congiungono oggi i loro sforzi a quelli dei caduti in questa guerra, ed a tutti i nostri morti nelle lotte per la libertà possiamo dirgli che finalmente è arrivato il momento di fare realtà i loro sonni."

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato dal Comandante in Capo Fidel Castro Ruz al Parco Céspedes, Santiago de Cuba, il 1 gennaio 1959

"La Rivoluzione ha davanti degli ostacoli, non può fare le cose alla perfezione, ha i suoi errori; ma la Rivoluzione ha un perenne proposito di superarsi, di rettificare in quelle cose dove ha commesso errori. Ciò che non farà mai la Rivoluzione è patteggiare una negazione dei principi per i quali stiamo lottando."

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato nell'atto del suo insediamento come Primo Ministro, effettuato nel Palazzo Presidenziale, 16 febbraio 1959

"Non solo che sapremo resistere qualsiasi aggressione, ma che sapremo vincere qualsiasi aggressione, e che ancora una volta l’unico dilemma è lo stesso del momento in cui abbiamo avviato la nostra lotta rivoluzionaria: la libertà o la morte".

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato dal Comandante in capo Fidel Castro Ruz durante le esequie delle vittime dell’esplosione della nave “La Coubre”, cimitero “Colon”, 5 marzo 1960

“Da molto tempo, i cubani lottavano per sistemare la nazione. Però, c’era una forza molto potente che ci impediva di sistemare la nostra nazione. Quella forza era la penetrazione imperialista degli Stati uniti nella nostra patria; quella stessa forza che aveva frustrato la nostra piena indipendenza, quella stessa forza che aveva impedito l’entrata di Calixto García e dei suoi coraggiosi soldati a Santiago de Cuba; quella stessa forza che aveva impedito all’esercito liberatore di fare la rivoluzione agli albori della repubblica; quella stessa forza che aveva determinato, dagli inizi, i destini della nostra patria; quella stessa forza che aveva consentito agli interessi stranieri di impadronirsi delle risorse naturali e delle migliori terre della nostra patria; quella stessa forza che si aveva arrogato il diritto di intervenire negli affari interni della nostra nazione; quella stessa forza che aveva calpestato tutte le rivoluzioni tentate; quella stessa forza che si aveva associato sempre al negativo, al reazionario e all’abusivo nella nostra nazione. Quella stessa forza che aveva impedito alla nostra patria di fare una rivoluzione in precedenza. E quella stessa forza è proprio ciò che cerca di impedirci adesso di sistemare la nostra patria.”

Riferimento al testo originale: DISCORSO PRONUNCIATO DAL COMANDANTE IN CAPO FIDEL CASTRO RUZ ALLA GRANDE ASSEMBLEA POPOLARE DEL POPOLO DI CUBA ALLA PIAZZA CIVICA, 2 SETTEMBRE 1960
“[…] Che cosa ha fatto Cuba per essere condannata?  Che cosa ha fatto il nostro popolo per meritare la Dichiarazione di Costa Ricca?  Il nostro popolo non ha fatto nient’altro che rompere le catene!  Il nostro popolo non ha fatto nient’altro che lottare per un destino miglior, senza danneggiare nessun altro popolo, senza togliere niente a nessun altro popolo.”

Riferimento al testo originale: Riunito con il popolo di Cuba in Assemblea Generale Nazionale viene approvata la Prima Dichiarazione dell’Avana, che condanna la Dichiarazione di San José di Costa Ricca, 2 settembre 1960

“E di fronte alla realtà oggettiva e storicamente inesorabile della rivoluzione latinoamericana, qual è l'atteggiamento dell'imperialismo yankee? Prepararsi a condurre una guerra coloniale contro i popoli dell'America Latina; creare l'apparato di forza, i pretesti politici e gli strumenti pseudo-legali firmati con i rappresentanti delle oligarchie reazionarie per reprimere con sangue e fuoco la lotta dei popoli latinoamericani”.

Riferimento al testo originale: Discorso del Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz, alla seconda Assemblea Nazionale del Popolo di Cuba, tenutasi in Plaza de la Revolución, il 4 febbraio 1962