"E’ stato un enorme errore, una colossale ingiustizia e un grande crimine, non importa quali siano stati gli organizzatori e i responsabili di tale azione. Però, in nome della giustizia e sotto il singolare e strano titolo di "Giustizia Infinita", non si può iniziare irresponsabilmente una guerra che in realtà potrebbe diventare una strage infinita di persone anche esse innocenti".
Citas
“l’impiego voluto delle armi per ammazzare persone innocenti, come metodo di lotta è assolutamente condannabile e dev’essere sradicato poiché è un fatto indegno ed inumano, tanto ripugnante quanto il terrorismo storico degli stati oppressori”.
"Il criminale blocco che ci ha promesso di inasprire moltiplica l’onore e la gloria del nostro popolo, contro il quale si sfracelleranno i suoi piani di genocidio. Glielo assicuro".
“Si ascoltano con forza nel sud del nostro continente i tamburi della guerra, come risultato dei piani genocidi del impero yankee .Niente è nuovo! Era previsto!”
"Obama nel suo discorso attribuisce alla Rivoluzione Cubana un carattere antidemocratico e di scarso rispetto delle libertà e dei diritti umani. E’ proprio l’argomento che, quasi senza eccezione, hanno utilizzato le varie amministrazioni statunitensi per giustificare i loro crimini contro la nostra patria. Lo stesso blocco, in sé, è un genocidio. Non voglio che i bambini nordamericani si educhino con questa vergognosa morale.
Nel nostro Paese, la rivoluzione armata non sarebbe stata forse necessaria senza l’intervento militare, l’Emendamento Platt ed il colonialismo economico che questo portò nell’isola".
“Chávez è un vero rivoluzionario, pensatore profondo, sincero, coraggioso ed instancabile lavoratore. Non è arrivato al potere mediante un colpo di Stato. Si è insorto contro la repressione ed il genocidio dei governi neoliberali che hanno consegnato le enormi risorse naturali del loro Paese agli Stati Uniti. Ha sofferto il carcere, ha maturato e ha sviluppato le proprie idee. Non è arrivato al potere mediante le armi, nonostante la sua origine militare”.
"Israele un gendarme del Medio Oriente, che oggi minaccia una parte considerevole della popolazione mondiale ed è capace di agire con l’indipendenza ed il fanatismo che lo caratterizzano".
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