Citas

“I popoli d'America si sono liberati dalla colonizzazione spagnola all'inizio del secolo scorso, ma non si sono liberati dello sfruttamento. I feudatari assunsero l'autorità dei sovrani spagnoli, gli indigeni continuarono in una servitù dolorosa, l'uomo latinoamericano in un modo o nell'altro rimase schiavo e le minime speranze dei popoli soccombettero sotto il potere delle oligarchie e del giogo del capitale straniero”.

Riferimento al testo originale: Discorso del Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz, alla seconda Assemblea Nazionale del Popolo di Cuba, tenutasi in Plaza de la Revolución, il 4 febbraio 1962

“I popoli pensano che l'unica cosa incompatibile con il destino dell'America Latina sia la miseria, lo sfruttamento feudale, l'analfabetismo, i salari da fame, la disoccupazione, la politica di repressione contro le masse operaie, contadine e studentesche, la discriminazione delle donne, dei neri, degli indigeni, dei meticci, l'oppressione delle oligarchie, il saccheggio delle loro ricchezze da parte dei monopoli yankee, il soffocamento morale dei loro intellettuali ed artisti, la rovina dei loro piccoli produttori a causa della concorrenza straniera, il sottosviluppo economico, le città senza strade, senza ospedali, senza case, senza scuole, senza industrie, sottomissione all'imperialismo, rinuncia alla sovranità nazionale e tradimento contro la patria”.

Riferimento al testo originale: Discorso del Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz, alla seconda Assemblea Nazionale del Popolo di Cuba, tenutasi in Plaza de la Revolución, il 4 febbraio 1962

“Se c’è un’eredità universale che l’umanità trasmise a sé stessa è la cultura, la è la scienza, è la tecnica, E noi, i paesi sottosviluppati, noi, i paesi economicamente poveri per questa causa, noi, i paesi che ci siamo bloccati e trovati nel sottosviluppo a causa, soprattutto, dello sfruttamento, noi abbiamo il diritto di reclamare la nostra partecipazione al patrimonio culturale, scientifico e tecnico del mondo”.

Riferimento al testo originale: Discorso in occasione del XI Congresso Medico e VII Stomatologico nazionale, il 26 febbraio 1966
"L’interscambio disuguale e le peggiori relazioni economiche sono imposte dalle potenze capitaliste ad una grande parte dei popoli del mondo. Queste realtà impongono ai nostri popoli rivoluzionari la necessità ed il dovere di lottare uniti per accelerare la fine di circostanze così inumane che rappresentano ciò che Carlo Marx ha definito la preistoria della società umana."
Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato durante la cena offerta in suo onore nel Palazzo del Popolo di Algeri, Algeria. 9 Maggio 1972
“In questi cruciali anni, la potenza capitalista più poderosa e di più risorse di tutti i tempi si è permesso di vivere in modo parassitario alle spalle dei risparmi del resto del mondo, che si è visto costretto non solo a finanziarle deficit fiscali e commerciali senza precedenti, ma anche una corsa agli armamenti unica nella storia.”
Riferimento al testo originale: Discorso all’inaugurazione della VI Riunione Ministeriale del Gruppo dei 77, 20 aprile 1987.
“ E’ necessario annunciare che le società di consumo sono  le principali responsabili della spietata distruzione dell’ambiente. Sono nate dalle antiche metropoli coloniali e dalle politiche imperiali che a sua volta, hanno dato origine al sottosviluppo e la povertà che oggigiorno colpisce la maggior parte dell'umanità".
Riferimento al testo originale: Discorso nella Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo, tenutosi a Rio de Janeiro, Brasile, 12 giugno 1992

"(...) tutto ciò che oggi contribuisce al sottosviluppo ed alla povertà costituisce una flagrante violazione dell'ecologia. Decine di milioni di uomini, donne e bambini muoiono ogni anno nel Terzo Mondo in conseguenza di questo, più che in ognuna delle due guerre mondiali. Lo scambio disuguale, il protezionismo ed il debito estero aggrediscono l'ecologia e propiziano la distruzione dell'ecosistema".

Riferimento al testo originale: DISCORSO PRONUNCIATO A RIO DE JANEIRO DAL COMANDANTE IN CAPO DURANTE LA CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE SU ECOSISTEMA E SVILUPPO, IL 12 GIUGNO 1992