Citas

“Ho fede a questo formidabile risveglio del nostro continente.  Ho fede assoluta al futuro di questo continente.  Ho fede e posso affermare in questa sede che sono sicuro che il futuro dell’America sarà un futuro molto diverso di quello che è  stato finora.  Tutto dipende dalla nostra fede, tutto dipende dal nostro sforzo, tutto dipende da noi stessi."
Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato al Parco Centrale di New York, Stati Uniti, 24 aprile 1959.
“Noi che abbiamo letto la storia d’America, noi che più di una volta ci siamo messi a meditare, da quando abbiamo appreso le prime nozioni politiche, da quando abbiamo appreso i primi concetti di ciò che era questo continente, le sue origini, la sua storia; e ci era difficile comprendere perchè la nostra America era arrivata alla situazione attuale; (…) perché abbiamo vissuto tanto assenti; perché abbiamo vissuto tanto distanti; perché abbiamo vissuto tanto indifferenti, noi, che molte volte ci separava solo un fiume, o una linea immaginaria, o una montagna o un braccio di mare; però nel fondo ed in essenza eravamo la stessa cosa.”   
Riferimento al testo originale: Cerimonia di chiusura del primo Congresso Latinoamericano della Gioventù, 6 agosto 1960

“Cuba fu l’ultimo paese dell’America ad affrancarsi dalla dominazione spagnola, dal giogo coloniale spagnolo, e chiedo scusa a sua signoria, il rappresentante del governo spagnolo. Ed essendo l’ultimo, dové lottare anche più duramente”.

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato alla sede delle Nazioni Unite, Stati Uniti, il 26 settembre 1960

“E di fronte alla realtà oggettiva e storicamente inesorabile della rivoluzione latinoamericana, qual è l'atteggiamento dell'imperialismo yankee? Prepararsi a condurre una guerra coloniale contro i popoli dell'America Latina; creare l'apparato di forza, i pretesti politici e gli strumenti pseudo-legali firmati con i rappresentanti delle oligarchie reazionarie per reprimere con sangue e fuoco la lotta dei popoli latinoamericani”.

Riferimento al testo originale: Discorso del Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz, alla seconda Assemblea Nazionale del Popolo di Cuba, tenutasi in Plaza de la Revolución, il 4 febbraio 1962

“I popoli pensano che l'unica cosa incompatibile con il destino dell'America Latina sia la miseria, lo sfruttamento feudale, l'analfabetismo, i salari da fame, la disoccupazione, la politica di repressione contro le masse operaie, contadine e studentesche, la discriminazione delle donne, dei neri, degli indigeni, dei meticci, l'oppressione delle oligarchie, il saccheggio delle loro ricchezze da parte dei monopoli yankee, il soffocamento morale dei loro intellettuali ed artisti, la rovina dei loro piccoli produttori a causa della concorrenza straniera, il sottosviluppo economico, le città senza strade, senza ospedali, senza case, senza scuole, senza industrie, sottomissione all'imperialismo, rinuncia alla sovranità nazionale e tradimento contro la patria”.

Riferimento al testo originale: Discorso del Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz, alla seconda Assemblea Nazionale del Popolo di Cuba, tenutasi in Plaza de la Revolución, il 4 febbraio 1962

“Nessun popolo in America Latina è debole, perché fa parte di una famiglia di 200 milioni di fratelli e sorelle che soffrono le stesse miserie, nutrono gli stessi sentimenti, hanno lo stesso nemico, tutti sognano lo stesso destino migliore e contano sulla solidarietà di tutti gli uomini e le donne onorevoli del mondo intero".

Riferimento al testo originale: Discorso alla seconda Assemblea Nazionale del Popolo di Cuba, tenutasi in Plaza de la Revolución, il 4 febbraio 1962

“Per quanto grande sia stata l'epopea dell'indipendenza dell'America Latina, per quanto eroica sia stata questa lotta, l'odierna generazione di latinoamericani dovrà affrontare un'epopea più grande e ancora più decisiva per l'umanità”.

Riferimento al testo originale: Discorso alla seconda Assemblea Nazionale del Popolo di Cuba, tenutasi in Plaza de la Revolución, il 4 febbraio 1962