Citas
“Cuba fu l’ultimo paese dell’America ad affrancarsi dalla dominazione spagnola, dal giogo coloniale spagnolo, e chiedo scusa a sua signoria, il rappresentante del governo spagnolo. Ed essendo l’ultimo, dové lottare anche più duramente”.
“E di fronte alla realtà oggettiva e storicamente inesorabile della rivoluzione latinoamericana, qual è l'atteggiamento dell'imperialismo yankee? Prepararsi a condurre una guerra coloniale contro i popoli dell'America Latina; creare l'apparato di forza, i pretesti politici e gli strumenti pseudo-legali firmati con i rappresentanti delle oligarchie reazionarie per reprimere con sangue e fuoco la lotta dei popoli latinoamericani”.
“I popoli pensano che l'unica cosa incompatibile con il destino dell'America Latina sia la miseria, lo sfruttamento feudale, l'analfabetismo, i salari da fame, la disoccupazione, la politica di repressione contro le masse operaie, contadine e studentesche, la discriminazione delle donne, dei neri, degli indigeni, dei meticci, l'oppressione delle oligarchie, il saccheggio delle loro ricchezze da parte dei monopoli yankee, il soffocamento morale dei loro intellettuali ed artisti, la rovina dei loro piccoli produttori a causa della concorrenza straniera, il sottosviluppo economico, le città senza strade, senza ospedali, senza case, senza scuole, senza industrie, sottomissione all'imperialismo, rinuncia alla sovranità nazionale e tradimento contro la patria”.
“Nessun popolo in America Latina è debole, perché fa parte di una famiglia di 200 milioni di fratelli e sorelle che soffrono le stesse miserie, nutrono gli stessi sentimenti, hanno lo stesso nemico, tutti sognano lo stesso destino migliore e contano sulla solidarietà di tutti gli uomini e le donne onorevoli del mondo intero".
“Per quanto grande sia stata l'epopea dell'indipendenza dell'America Latina, per quanto eroica sia stata questa lotta, l'odierna generazione di latinoamericani dovrà affrontare un'epopea più grande e ancora più decisiva per l'umanità”.
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