Citas

“Questa America è troppo sveglia per essere ingannata. Questa America è troppo in guardia per poter essere sottomessa di nuovo. Questi popoli hanno acquisito una consapevolezza troppo grande del loro destino per rassegnarsi di nuovo alla sottomissione e alla misera abiezione in cui abbiamo vissuto per più di un secolo”.

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato dal Comandante in Capo Fidel Castro Ruz nella Plaza Aérea del Silencio, a Caracas, Venezuela, Il 23 gennaio 1959
“Ho fede a questo formidabile risveglio del nostro continente.  Ho fede assoluta al futuro di questo continente.  Ho fede e posso affermare in questa sede che sono sicuro che il futuro dell’America sarà un futuro molto diverso di quello che è  stato finora.  Tutto dipende dalla nostra fede, tutto dipende dal nostro sforzo, tutto dipende da noi stessi."
Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato al Parco Centrale di New York, Stati Uniti, 24 aprile 1959.
“Noi che abbiamo letto la storia d’America, noi che più di una volta ci siamo messi a meditare, da quando abbiamo appreso le prime nozioni politiche, da quando abbiamo appreso i primi concetti di ciò che era questo continente, le sue origini, la sua storia; e ci era difficile comprendere perchè la nostra America era arrivata alla situazione attuale; (…) perché abbiamo vissuto tanto assenti; perché abbiamo vissuto tanto distanti; perché abbiamo vissuto tanto indifferenti, noi, che molte volte ci separava solo un fiume, o una linea immaginaria, o una montagna o un braccio di mare; però nel fondo ed in essenza eravamo la stessa cosa.”   
Riferimento al testo originale: Cerimonia di chiusura del primo Congresso Latinoamericano della Gioventù, 6 agosto 1960

“Cuba fu l’ultimo paese dell’America ad affrancarsi dalla dominazione spagnola, dal giogo coloniale spagnolo, e chiedo scusa a sua signoria, il rappresentante del governo spagnolo. Ed essendo l’ultimo, dové lottare anche più duramente”.

Riferimento al testo originale: Discorso pronunciato alla sede delle Nazioni Unite, Stati Uniti, il 26 settembre 1960

“Nessun popolo in America Latina è debole, perché fa parte di una famiglia di 200 milioni di fratelli e sorelle che soffrono le stesse miserie, nutrono gli stessi sentimenti, hanno lo stesso nemico, tutti sognano lo stesso destino migliore e contano sulla solidarietà di tutti gli uomini e le donne onorevoli del mondo intero".

Riferimento al testo originale: Discorso alla seconda Assemblea Nazionale del Popolo di Cuba, tenutasi in Plaza de la Revolución, il 4 febbraio 1962

“Per quanto grande sia stata l'epopea dell'indipendenza dell'America Latina, per quanto eroica sia stata questa lotta, l'odierna generazione di latinoamericani dovrà affrontare un'epopea più grande e ancora più decisiva per l'umanità”.

Riferimento al testo originale: Discorso alla seconda Assemblea Nazionale del Popolo di Cuba, tenutasi in Plaza de la Revolución, il 4 febbraio 1962

“I popoli d'America si sono liberati dalla colonizzazione spagnola all'inizio del secolo scorso, ma non si sono liberati dello sfruttamento. I feudatari assunsero l'autorità dei sovrani spagnoli, gli indigeni continuarono in una servitù dolorosa, l'uomo latinoamericano in un modo o nell'altro rimase schiavo e le minime speranze dei popoli soccombettero sotto il potere delle oligarchie e del giogo del capitale straniero”.

Riferimento al testo originale: Discorso del Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz, alla seconda Assemblea Nazionale del Popolo di Cuba, tenutasi in Plaza de la Revolución, il 4 febbraio 1962